Caro Blog,
per una giornata come questa avevo pensato di condividere una lettura inerente a quel periodo.
Ma la mia scelta si è rivelata sbagliata.
Oggi preferisco semplicemente chiedere scusa a tutte le persone che hanno perso la vita per mano della follia nazifascista.
Chiedo scusa agli ebrei, agli omosessuali, ai disabili e a tutte le minoranze perseguitate, orribilmente torturate e barbaramente uccise in quegli anni terribili.
Provo un sincero disagio e una vergogna ancestrale quando rivedo documentari, leggo articoli o semplicemente guardo un film che parla di quelle persecuzioni.
Il fischio del capotreno in stazione mi diventa insopportabile.
Temo di sentire le urla di Dio che tutto il resto del mondo ha ignorato in quegli anni.
Spesso mi sorprendo a chiedermi: "Ed io come mi sarei comportata? Avrei avuto paura? Sarei intervenuta? Avrei girato la testa dall'altra parte?".
Sono vigliaccamente felice di scoprire che non ne conoscerò mai la risposta.
Per non dimenticare...
Affinché non accada più...
Bugie, ancora bugie.
I campi di concentramento ci sono ancora oggi, nel silenzio genera dei potenti e dell'opinione pubblice.
Dopo aver sbandierato un po' di colori in piazza, dopo qualche giorno di post sui social e slogan urlati nei cortei, si torna a litigare per una partita di calcio, su chi debba prendere i bambini da scuola e su dove trascorrere la domenica se a casa "di tua madre o dei miei".
Dio abbia pietà delle nostre anime.
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell'abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.
In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all'articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto è accaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell'Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.