“Aprile, con un occhio ride e con l'altro piange.”
Sono nata in un mese meraviglioso. In passato ho già avuto modo di tediarti su quanto mi piaccia la parola in sé -APRILE- non mi ripeterò.
Ma guardando ad alcuni proverbi a lui dedicato, mi rendo conto di quanto questo mese sia intrecciato con il mio DNA. E di quanto importante sia il momento della nostra nascita.
La mia vita è fatta di bellissime giornate di sole e sorrisi; ma tanti sono anche i giorni piovosi e ho versato tante lacrime da riempire un mare.
Oggi trattengo tutto dentro di me. Perché non voglio dare a nessuno la sensazione di avermi ferito. Eppure quante cicatrici, quante lame sono conficcate nel mio povero cuore.
Siamo alle solite. Combatto ogni giorno per essere serena. Per non pensare a tutto quello che mi manca. Per essere forte. Per sorridere. Per essere ironica.
Ma alla sera faccio i conti con quello che ho visto, vissuto, ascoltato.
Vado avanti per una sola ragione: quando le persone che amo non ci saranno più, le seguirò nella tomba. E anche se il buio mi fa tanta paura, è un pensiero che mi restituisce la pace.
Questi bellissimi papavero non vivrà per più di qualche giorno e ha regalato tanta gioia e bellezza; io non sarò mai capace di eguagliare il suo dono. Perché dovrei pretendere di vivere più a lungo? Che diritto ho?
La mia unica consolazione è rendermi conto che anche nei momenti più bui, più brutti, più difficili, non ho mai insultato nessuno.
Nemmeno con frasi e parole delicate ma taglienti.
Le persone che mi circondano invece indossano maschere di cortesia e affetto, che vien giù nelle discussioni. E i risultati sono devastanti per la mia psiche.
Grazie caro Blog per avermi ascoltato e tenuto la mano anche oggi.
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(Esopo)