Cara Nonna,
mentre lascio consumare la candelina che ho acceso per augurarti "buon compleanno",
ti scrivo questa lettera conscia che laddove sei, non potrà arrivare.
Allora dovrò scrivere con sincerità e il mio pensiero dovrà essere forte e intenso.
Non ho mai accettato fino in fondo la tua partenza.
Non ho mai avuto la maturità e l'altruismo giusto, per farlo.
Eppure capisco quanto per te sia stato meglio.
Non soffri più, innanzitutto e sei con chi hai amato, altra ottima motivazione per pensarti felice e in una situazione migliore.
Immaginando una situazione completamente diversa, con te piena di salute e di forze, saresti stata felice di vedere come i tuoi nipoti affrontino le proprie esistenze.
Avresti visto il tuo albero fiorito e pieno di frutti.
Avresti visto le tue ragazze diventare donne in carriera e madri premurose.
Ti sarebbero piaciuti i tuoi bisnipoti. Ti sarebbero piaciute le passeggiate al mare e in campagna.
Saresti stata serena e circondata d'amore.
Ma temo che non ti sarebbe piaciuto vedere me.
Come sono diventata. Quello che ho fatto e quello che non ho fatto, ti avrebbe preoccupato e forse intristito.
Aprile è anche il mio mese. E non posso nascondere che il monte fallimenti inizia a pesare anche sul mio cuore.
Non ho più nessuna voglia di lottare cara Nonna, non ho motivazioni.
Sono qui solo per la Famiglia. Ma avrei voluto raggiungerti da tempo.
Sono costretta a rimanere ancora, e allora continuo a ricordare il tuo giorno.
Il caldo è già nelle nostre città; sembra estate. La Primavera non si è vista che per pochi giorni. Le rondine garriscono nel nostro cielo e lanciano messaggi di gioia e speranza.
Mi auguro che tu sia in Pace.
Con immutato ed eterno amore
Buon Compleanno!
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(Esopo)