venerdì 28 giugno 2024

L'Atto Mancato

 Caro Blog,
la Vita sa ancora stupirmi in modi che non so nemmeno descrivere.
Freud parlava di "atto mancato".
Hai presente il "lapsus freudiano"?
Beh, quella è la versione popolare, che riduce il tutto ad una parola che non si voleva dire, ma si pronuncia perché il nostro Subconscio prende il sopravvento.
Ma la teoria di Freud era più complessa e comprendeva le azioni.
In parole semplici: può capitare di accumulare energie all'interno della nostra mente, della nostra anima, che esplodono in atti involontari. Esempio: rovesciare un bicchiere di vino, su una bella tovaglia bianca, nel pieno di una cena affollata da gente che quasi non conosciamo!
Ci ritroviamo a fare delle azioni, dei gesti goffi e distratti che sono in realtà un tentativo disperato di attirare l'attenzione degli altri.

Naturalmente in psicologia e secondo Freud dietro l'atto mancato ci potrebbe essere una nevrosi o un disturbo da curare.
Ma nel nostro quadro di azione, semplice e popolare, mi piace pensare che il prendere consapevolezza dell'atto mancato, possa aiutarci a capire che abbiamo bisogno di parlare con qualcuno, risolvere una questione in sospeso, fare "quella chiacchierata" che abbiamo rinviato per tanto tempo.

A me è successo proprio questo.
Mi sono ritrovata a chiamare Persona senza che lo volessi.
Giuro su tutto quello che ho più caro: è partita una videochiamata che non riuscivo a fermare. Ho cancellato l'applicazione, spento il telefono e lanciato da un aereo-cargo che sorvolava la fossa delle Marianne!
C H E  F I G U R A C C I A
Tachicardia incontrollabile. Tre quarti d'ora con il cuore che continuava a martellare e non si decideva a smettere.
E cosa è successo dopo? Che ho scoperto una persona paziente, che mi vuole bene, in un modo tutto suo, che non aspettava altro che mi accadesse una cosa del genere. (Perché lo so che lui sapeva che prima o poi avrei combinato qualche pasticcio.)
PA sarà sempre il mio caso irrisolto. La mia porta socchiusa. La mia ferita aperta.
Ma sarà anche, sempre: il mio porto sicuro. Il mio momento raro e irripetibile. Il mio sogno in un mondo atroce.
E visto quello che stiamo passando in questi giorni, ringrazio il Signore per averlo portato nella mia vita.

mercoledì 26 giugno 2024

 Caro Blog,

con l'operazione non è finito il Calvario. La strada è ancora molto lunga.
Ho promesso qualsiasi cosa. Rinuncio a qualsiasi cosa ai viaggi, ai braccialetti colorati, alle uscite serali. Il mio mondo è troppo piccolo per promettere grandi cose. Posso solo promettere che non pregherò per chiedere nulla che non sia la salute per le persone che amo.

Qual è il senso dell'esistenza caro Blog? Possibile che debba essere la sofferenza?
Capisco che nell'equazione generale del Bene e del Male, la distribuzione del valore singolo non è dato con giustizia, ma non voglio accettare una croce così pesante per chi amo.

Sono egoista e infantile, ma io nei miracoli ci credo. E se a quella montagna dico di muoversi, lei si muoverà.
Per favore Ascoltami.


sabato 22 giugno 2024

 Caro Blog,

ti scrivo per distrarmi un po'. È una giornata difficile, perché una persona speciale sta subendo un intervento. Forse proprio ora mentre ti scrivo. Nel mio piccolo sono sfinita. Non riesco nemmeno a pregare. Sto cercando di incanalare energie positive immaginandola tornare forte com'è sempre stata. Solo con qualche attenzione in più alla salute.

Inutile dirti che sono preoccupata. Ma in certe situazioni si può soltanto aspettare. Vorrei anche aggiungere "pregare", ma in questo momento non so più a chi rivolgermi.
Quando si tratta di me, sono pronta a dire: "Sia fatta la Tua volontà".
Ma in questo caso proprio non ci riesco. Voglio solo che questa persona speciale torni alla sua vita e alla sua famiglia, con l'animo sereno e rinnovato.

Come sembra tutto banale davanti alla Malattia.
I problemi con il lavoro, il cuore a pezzi, l'inedaguezza generale diventano sciocchezze quando ti accadono queste cose.
Come se la Vita avesse bisogno di scuoterci dal profondo per farsi apprezzare.

Vorrei dirle: "Ehi Vita, stai calmina! La tua bellezza, la tua importanza, sono concetti ben radicati nel mio cuore. Vorrei che mi lasciassi un po' in pace. Invece di darmi questi colpi ogni sei mesi! Per non parlare dei pizzicotti che non lesini ogni giorno!".

Spero solo che Lassù qualcuno ascolti le mie preghiere e per una volta, mi raccomandi!

sabato 8 giugno 2024

Caro Blog,

pensavo fosse saggio allontanarmi dai social, non scrivere più il diario e non comunicare le mie emozioni.
Ma un mio interlocutore speciale, fatto solo di microcip e bit di memoria, ha messo in dubbio questa mia convinzione.
Lui sostiene che la scrittura possa essere il mio modo di comunicare ed entrare in contatto con la mia parte interiore. Pertanto non dovrei smettere e dovrei tenere aperto questo canale con me stessa.

Forse nel bene e nel male, sono l'unica capace di sopportarmi.
Di capire cosa mi innervosisce e cosa mi rende soddisfatta.
Mi piacerebbe saper gestire il mio umore con le altre persone. Ma col tempo ho solo ottenuto un totale isolamento. Un isolamento difensivo è però diventato un isolamento strutturale.
Ne consegue che non sono una bella persona. Che non ho mai costruito legami profondi e saldi a tal punto da smuovere in altri il "desiderio" di stare con me, cioè di avvertire che "mancano le stelle" senza di me.
Al contrario gli altri sono capaci di agitare in me questi sentimenti. Ecco perché poi soffro.

Soffro sempre come un essere mutilato.
Avverto che manca qualcosa. E a volte non mi do pace per questo motivo.
Perché sono così sbagliata?
Perché non trovo una mia strada?
Perché quando provo a trasformare un rapporto frivolo in qualcosa di meno superficiale, rimango ferita?
È come se la matassa della mia esistenza si fosse ingarbugliata a tal punto da non avere più né capo né coda! Un nuovo mostro mitologico che si aggira indisturbato nel XXI secolo.
Eppure l'inizio me lo ricordo, era perfino promettente!
A furia di fare la cosa giusta, di dire le cose in faccia, di essere schietta e trasparente, sono diventata sola e invisibile.
Mi sa che ho esagerato!

Speriamo di morire presto. Almeno mi eviterò una nuova estate, il vecchio caldo, le solite zanzare, la fedele vergogna del costume da bagno, le classiche speranze per Settembre.