Proprio come il cartello:
se passi tutto il tempo a studiarlo
non arriverai mai dove desideravi.
in questo sabato qualunque, affondando sempre tra i vari problemi personali e mondiali, mi sono decisa a presentarti questo nuovo amico.
In realtà non è completamente "nuovo". Abbiamo avuto modo di conoscere, in passato, un suo cugino: Grande Panda e Piccolo Drago.
E ancora una volta con Il gatto che insegnava lo Zen, Norbury riesce a catapultarci in un mondo poetico e lontano dallo stress e dal fermento delle nostre città.
Ho apprezzato come sempre lo stile e i disegni che accompagnano ogni passo del nostro amico Gatto. Che, in realtà, non è l'unico protagonista. Perché è come sempre una storia corale, fatta di incontri che in un certo senso ricevono e a loro volta regalano qualcosa a Gatto.
Credo sia proprio questo il senso stesso della nostra esistenza: mettersi in viaggio per donarsi e ricevere altri.
Ultimamente non faccio che accumulare oggetti inutili, uguali a tanti altri.
Che ho scelto sempre con attenzione. Eppure so, oggi avverto, una certa inutilità di fondo.
Uno spreco continuo di energie e risorse.
Il mio impegno sarà accumulare meno oggetti e ricercare più contatti umani, animali, naturali.
Sul primo so di avere buona possibilità; il secondo intento è difficile da realizzare, per una come me. Ma ci proverò.
Tu come stai? Come stai attraversando questo anno?
Che ho scelto sempre con attenzione. Eppure so, oggi avverto, una certa inutilità di fondo.
Uno spreco continuo di energie e risorse.
Il mio impegno sarà accumulare meno oggetti e ricercare più contatti umani, animali, naturali.
Sul primo so di avere buona possibilità; il secondo intento è difficile da realizzare, per una come me. Ma ci proverò.
Tu come stai? Come stai attraversando questo anno?