sabato 2 novembre 2024

Commemorazione dei defunti


Questa giornata è scivolata lenta e silenziosa.
Ho pensato e pregato per tutte le persone a me care che non ci sono più.
E non ho potuto fare a meno di pensare a tutto quello che accade nel mondo.
Sembra un'apocalisse senza sosta.
Si muore per fenomeni atmosferici estremi (?), si muore sul lavoro, si muore perché un pazzo ha dato l'ordine di usare le armi. Si muore male e in tanti modi, ovunque.

Ci sono giorni in cui la Morte mi fa paura.
Provo ad esorcizzarla. Provo a immaginare un mondo pieno di luce, dopo questo terrestre.
Ma io ne sono degna? Penso di no. E allora cosa ci sarà dopo la vita? Un lungo buio e silenzio. Ne avrò coscienza? O semplicemente la mia anima, il mio corpo si disferanno in tanti atomi, che andranno a formare altri corpi, altri oggetti, altre anime?

Nel mio delirante pensiero, c'è solo una cosa che mi consola: la speranza di rivedere i volti dei nonni, soprattutto Nonna, almeno un ultimo istante.
Quando era in vita mi raccontava che da bambina, in questa notte, riceveva dei doni (un mandarino, dei biscotti). La sua era una famiglia poverissima. Per quei bambini era una festa ricevere anche una carezza.
Inoltre ricordo come un sogno, che mi raccontava che potevamo vedere il passaggio dei defunti, se avessimo messo un catino con dell'acqua, alla luce delle stelle o della luna.
Purtroppo con il passare del tempo certi ricordi si perdono, e con essi anche le tradizioni della propria terra.
L'unica cosa che mi rimane è ricordare i loro visi, la loro voce. Ho conosciuto persone meravigliose quando ero piccolina, e sono sicura che ora siano nella luce.

Un ultimo pensiero al popolo spagnolo e di Valencia. Ma perché i paesi europei non mandano aiuti? Non possono farcela da soli.