martedì 31 dicembre 2024

Ciao 2024

 Caro 2024,

ho riflettuto su quello che è successo in questo ultimo anno e sono giunta alla conclusione che se le cose vanno in un certo modo è semplicemente perché così deve essere.
Ho provato a migliorarmi, a cambiare. Ho sofferto tanto. Ma sono ancora qui. Caparbia e volenterosa. Non mi sono arresa. Non mi arrendo.
La cosa che conta, l'unica veramente importante, è sapere in salute le persone che amo.
Non ho altro da chiedere alla Vita.

Il mondo è ingiusto.
Bambini che muoiono di fame e di freddo, non è umano. 
Gente che si saluta, sperando di rivedersi il giorno dopo e che una bomba non abbia loro distrutto case e vite, non è umano.
No, non è un mondo giusto, mio caro 2024.
Ed io non dovrei lamentarmi per com'è andata. Eppure lo faccio. Perché sono orribilmente umana; e la delusione, il fallimento sono duri da digerire.
Mi sembra che gli altri anche con difficoltà, ottengano ciò che vogliono; ma per me è diverso, non c'è ottenimento.
Penso a chi soffre veramente e cerco di esserti grata per quello che comunque mi hai dato.

Questo è il mio magro bottino; manca qualche volume, ma all'incirca ho letto 30 libri, la metà di quelli che avevo programmato. 
In totale sono circa 5000 pagine di lettura; più delle ipotizzate 10 pagine al giorno.
Mi dispiace non tanto l'aver mancato l'obiettivo dei 60 libri, quanto il non aver letto con costanza. Aver trascurato questa passione è stato come trascurare me stessa; come "andare a dormire senza aver lavato i denti". Una cosa che non potrei mai fare!
Inoltre mi sono resa conto di non aver letto dei libri memorabili. Riguardavo l'elenco e devo riconoscere che di alcuni amici non ricordo più nemmeno la trama. Di altri non posso dire di essere stata stravolta. Certamente sono tutti libri belli, perché per me non esistono brutti libri. Ma nel cuore credo che me ne rimarranno davvero pochi. E probabilmente è giusto anche che accada questo.
I miei libri del 2024, che porterò sempre con me, felice e soddisfatta di averli letti sono questi pochi:
  • Via col vento
  • Il nome della rosa
  • Piccolo Drago e Grande Panda
  • Piccolo libro di entomologia fantastica
Ho dato un'occhiata ai "buoni propositi" e devo dire che come sempre ne ho portati a casa pochissimi. Uno forse è il più sconvolgente di tutti. Ma ne parleremo più in là.
Oggi ti saluto con un sentito "grazie, 2024", perché anche se non sei stato un anno memorabile, sei stato un anno che ha visto crescere un piccolo cambiamento nella mia persona; su questo piccolo seme creo il ricordo di te.
Addio vecchio 2024,
grazie per tutti gli amici che continui a portare tra queste pagine, grazie per l'amore della mia famiglia, grazie per la fede che hai contribuito a cementare nel mio cuore.
Dissolviti con leggerezza e senza soffrire.
Buona ultima notte, buon San Silvestro.

lunedì 30 dicembre 2024

Sull'Amore - Hermann Hesse

 non potrò mai vivere neanche per un giorno
senza che la musica che ho nel cuore sia per me
l'essenziale.

Caro Blog,
ci siamo, stiamo per salutare il 2024. Ho guardato indietro e ho visto una me diversa; sono cambiata. Non tanto, ma quel poco che mi consente di andare avanti senza appesantire la vita di altri. Senza elemosinare amore, da chi amore non vuole darmi.
Sono un po' più calma; meno triste. Il mio mondo si è assestato e non mi dispiace. Sto bene nel mio mondo. Non faccio entrare più nessuno. E stasera mi sono regalata una possibilità. Mi sono iscritta ad un corso. Magari non parteciperò. Ma nel frattempo ho deciso di lasciare aperta questa porta.
Domani non credo di avere tempo per scriverti.
Quindi salutiamo insieme oggi questo 2024 e ho scelto di farlo con un ultimo amico: Hermann Hesse e la sua antologia dedicata all'amore. Sono presenti diversi stili: poesie, saggi, lettere, aforismi. In tutti i modi si può parlare di amore. Un amore che si slega dal senso di possesso. Un amore che coinvolge il nostro spirito e ci mette in contatto con gli altri, con l'altro e con il mondo intero. Un libro che mi è piaciuto molto, che affronta l'amore così come lo vede un adolescente; poi passa a considerare un amore più maturo e infine, il momento più alto, l'amore per l'umanità.

Una sintesi? Felice è chi sa amare. E non chiede nulla in cambio.
A mio parere è questo il messaggio di quel bambino nato in una grotta. Amare senza essere amati, senza aspettarsi nulla in cambio: è questo il senso dell'amore vero.

Caro Blog,
si conclude un anno cupo. Fatto di illusioni e sogni coltivati, ma che si sono avvizziti, si sono infranti. 
Però ci abbiamo provato.
I nostri propositi sono stati TUTTI traditi. Eppure mi sento una persona migliorata.
Il 2025 è solo un altro anno che arriva, che segue l'ordine numerico dettato dal calendario gregoriano. 
La Terra gira e noi comprendiamo che ha disegnato una intera orbita.
La mia Famiglia resta il sole della mia intera esistenza.
Non permetterò a nessuno di entrare nella mia atmosfera. Un errore che non ripeterò mai più. Lascio Persona nel 2024 e tutti quelli che tentano di affacciarsi nella mia vita come fossi un negozio dove "dare solo un'occhiata".
Ti ringrazio per esserci stato anche in questi 366 giorni. Non ci siamo parlati molto, ma se conto tutti i nostri post, potrei scoprire che ho passato più tempo con te che con quelli che si definiscono miei amici. Mah! Che gente strana.
Sarebbe bello se finalmente arrivasse la pace nel mondo.
L'orizzonte è ancora buio.
Lascio però accesa la speranza.

Buona fine 2024 caro Blog.
Che il 2025 ti sorrida e ti premi per essere così buono e gentile.
A presto
Lu



domenica 29 dicembre 2024

Piccolo Libro di Entomologia Fantastica - Fulvio Ervas

 Conosceva l'idea che madame Lamarr aveva della vita,
la rappresentava come un volo e non come una strada.
L'immagine della strada è illusoria,
tende a suggerire che vi siano sentieri noti, mete precise,
che ci si possa fermare a proprio piacimento al riparo di un albero o che si possa, a un tratto, salire sulle spalle di qualcuno.
Il volo è una miscela di forza e leggerezza, è lo sguardo abbandonato nell'azzurro del cielo,
è uno stato di grazia.

Buonasera caro Blog.
Di una cosa sono convinta: nel 2025 non voglio portarmi nulla del 2024, nemmeno i libri che ho letto.
Ecco perché anche stasera sono qui a presentarti questo amico.
Una lettura molto piacevole. Di quelle che puoi consumare in un lungo, solitario, domenicale pomeriggio.
Sono riuscita a leggerlo grazie alla lezione delle dieci pagine al giorno. Così da arrivare a circa 3650 pagine di lettura per il 2024. Credo di esserci riuscita, anche se dei libri che uso per i miei studi non ti parlo mai.
Quando ho comprato questo libro, ho pensato a Piccolo Guerriero che da grande vuole fare l'entomologo. Pertanto la copertina e il titolo mi avevano già conquistato. La storia è di tutto un altro tipo. Una storia che ti tocca nell'animo, perché parla di morte e di vita. Un ciclo obbligato che spesso ci spaventa, ci intristisce. Ma in queste pagine è così semplice, così chiaro, che l'unica domanda che mi sono fatta alla fine è stata: quali farfalle si potrebbero alzare in volo alla mia morte?
Fulvio Ervas è un prof. di Scienze Naturali e scrittore prolifero. Ha parecchi libri al suo attivo e mi piace leggere che i suoi studi sono stati diretti da un'attrazione nei confronti di tutti gli animali che non fossero l'Uomo.
Nella sua testa c'è un super affollamento di personaggi, che gli danno tregua solo se vengono riversati tra le pagine di un libro, di un racconto.
Forse è questo che fanno gli scrittori: parlano e conoscono persone che gli altri non vedono, e che solo grazie alla loro scrittura diventano visibili.

Ho imparato che le farfalle Monarca migrano attraverso un intero continente, tramandando da una generazione all’altra il segreto per non perdere la via. Quattro generazioni di viaggiatrici si alternano, e chi intraprende il viaggio non vedrà mai la Terra Promessa.
Che creature meravigliose.
Nel nostro libro le generazioni che si intrecciano sono tre: la prima è di adulti ormai alla fine del loro viaggio, la seconda è una generazione di genitori distanti, distratti, assenti, la terza è quella dei giovani, della vita che pulsa e ha urgenza di scoprire, sognare, andare avanti.
Daisy, Red, Imre, Ebony, Saul: ragazzini fuori dal comune, vivono in una città fredda e grigia, si animano grazie alla passione per gli insetti.
La loro avventura prende vita nel momento in cui scelgono di andare alla ricerca di una villa nella quale si narra vi sia un grande farfallario.
Emily, Melchiorre, il signor Flood, madame Lamarr e il dottor Greenway sono gli abitanti della mitica villa. Anche loro fuori dal comune con storie vissute da raccontare e condividere.
Un incontro quasi impossibile da immaginare, che cambierà tutti quanti i protagonisti.

Quando la farfalla virò, puntando alle distese del prato,
tutti si alzarono in piedi e presero a seguirla.
Le batterono le mani, accompagnandone il volo sino a quando si perse lontano.

sabato 28 dicembre 2024

Grande Panda e Piccolo Drago - James Norbury

 Questo libro è dedicato a tutti coloro che si perdono.

Caro Blog,
mi prendo una pausa dalla pausa natalizia...
Solo io posso fare una cosa simile.
Confesso il mio attuale stato di acuta tristezza, fino alle lacrime. Solite considerazioni provocate dalla maratona dei film di Natale: io sono un mostro a cui tutto deve andare male.
A casa abbiamo avuto dei piccoli incidenti domestici che hanno coinvolto i miei cari. Ed io avrei preferito toccassero a me, non a loro!
Naturalmente so bene che la vita è fatta di attimi, ma ho sempre la sensazione che scelgano di essere piccoli incidenti e mai piccole gioie.
Ho salutato una persona e in cuor mio ho avvertito una fitta acuta, come se non dovessi più rivederla. E se accadesse ne morirei, realmente. Inutile dirti che guardando la situazione mondiale, la mia tristezza mi fa sentire in colpa. È necessario trovare il giusto equilibrio, sembra più facile a dirsi che a farsi.

Per combattere il Buio che ho dentro, ho scelto di intraprendere la via della Gentilezza; piccoli gesti di cordialità che mi auguro abbiano strappato un sorriso a chi li ha ricevuti.
Era da secoli che mi ripromettevo di farlo e finalmente ho vinto la mia timidezza-codardia e ho spedito "quel bigliettino di auguri" che mi ripromettevo di scrivere da anni, ho offerto un caffè caldo a chi fa un lavoro difficile; cose così, piccole, stupide, silenziose.
Le rivoluzioni sono altre, ci mancherebbe, ma spero di contagiare gli altri con un pizzico di amore gratuito (e anonimo).

A proposito di gesti gentili, ti lascio in compagnia di questo piccolo e prezioso scrigno, edito Rizzoli: Grande Panda e Piccolo Drago. Una storia che mi ha ricordato Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo, letto qualche tempo fa, in un altro (- ennesimo-) momento di tristezza. Ha lo stesso stile: frasi piccoline e tanti splendidi disegni che ci aiutano a sognare un mondo di pace e amicizia.
Sarebbe bello se per una volta, i giornali scrivessero: SCOPPIATA PACE IN quella parte del mondo, o quell'altra.
Sarebbe bello se ci trovassimo in una fiaba e arrivasse il lieto fine. Dobbiamo accontentarci di una "pausa mentale" in compagnia di questi due improbabili amici. Ma tra le pagine di un libro, tutto è possibile.
Il loro è un viaggio molto speciale, lungo un anno, una vita. Osservano insieme il cambiamento delle stagioni e il mutare della Natura davanti ad ogni evento. Pur sapendo che dureranno poco, i fiori sbocciano e rimangono fedeli alla propria essenza. Ognuno di noi è in viaggio, anche chi si è smarrito lo è. Bisogna imparare a notare le piccole cose, anche quando si è sempre impegnati; perché certi momenti potrebbero non tornare più.

Il fiore di Piccolo Drago muore, perde tutti i fiori: "Ogni cosa viene e va, piccolo. Per questo tutto è così prezioso."
Questa è una lezione che ho appreso in Famiglia. Mi sento sempre fuori posto, dico sempre la cosa sbagliata, non vado mai bene ma...è la mia FAMIGLIA! Ed ogni momento con loro è unico. Non sappiamo quando tutto questo finirà. È un pensiero che mi terrorizza, mi paralizza! E sto imparando a non sprecare il tempo che ci è stato concesso.
Il Natale porta inevitabilmente a porsi delle domande, le cui risposte fanno male. Per questo sto cercando di cambiare ogni giorno. E credo siano stati dei giorni sereni, anche per questo.

Ti lascio con un'ultima lezione da imparare, ricordiamocela: "è difficile essere sempre gentili con gli altri" osservò Piccolo Drago. "È vero" disse Grande Panda. "E la cosa più difficile è essere gentili con sé stessi, ma bisogna provarci."

Grazie James Norbury per questa dose tascabile di gentilezza!

p.s. Avrei dovuto fare più foto natalizie.

mercoledì 25 dicembre 2024

Buon Natale

 

Caro Blog,
buon Natale! La Luce del mondo è finalmente arrivata ad illuminare le nostre vite. Spero di riuscire a dare il meglio di me, anche se in queste ore mi sono resa conto di quanto siano diversi i miei pensieri da quelli degli altri.
Ma non importa. Come ben sai sto lentamente smettendo di condividerli. Ora sono ad un passo dal raggiungimento del mio obiettivo.
Sono stata bravina: il mio voto per la giornata della Viglia è 6+
Ho perfino fatto gli auguri a TuSaiChi. Ho deciso di lasciarlo nel 2024. E credo di aver compiuto il passo giusto.
Non so cosa aspettarmi dal futuro. Ma per il momento vivo nel presente: Gesù Bambino è nato. Il Presepe è finalmente completo e per una volta, mi sento anch'io "completa". Come se non mi mancasse più niente. Sono pronta ad andare avanti caro Blog. Spero tu possa ancora esserci nella mia vita. Sei rimasto l'ultimo legame tra la mia anima e l'esterno. Ho tagliato tutti i ponti e mi sento in pace. Ed è questo che auguro a tutte le persone del mondo: di sentirsi in pace e di vivere in pace.

Buonanotte.

domenica 22 dicembre 2024

IV domenica d'Avvento

 Caro Blog,
ci siamo: Natale è praticamente alle porte.
Babbo Natale è alle prese con il raffreddore di Rodolfo. Ma sono sicura che ne verrà presto fuori.
La novità è che mi sono circondata di addobbi. Naturalmente "non volevo fare niente"; ma alle lucine non resisto e ne ho sistemate tante, per tutta casa.
Inoltre le mie collezioni di maglioni brutti e tazze natalizie si sono arricchite di svariati pezzi che però non ho usato. Già... niente maglione con la renna, niente canzoncine in auto. Nessuna voglia di fare "oh oh oh" (- dovrebbe essere "ho ho ho", ma in italiano ha un altro significato! Pietà di me, non riesco a cedere! -) e nessuna voglia di ammettere che ho fallito tutti i miei obiettivi, anche quest'anno!
Per farmi male, mi mangio un cioccolatino mentre ti scrivo!!!
Ormai sono una Grinch prima versione. Sono invecchiata, sono ingrassata, mi sono inacidita e sono diventata verde e pelosa. Nel 2024 lascerò definitivamente l'amore e la persona che lo rappresenta, ma soprattutto smetterò di preoccuparmi degli altri.
La bella notizia è che Piccolo Principe continua a volermi bene come quando era piccino piccino; e lo stesso vale per Piccolo Guerriero.
Ed è il mio Natale.

Mi spaventa pensare che tra tre giorni sarà tutto finito.
Ma cercherò di non far percepire questa mia paura.

sabato 21 dicembre 2024

Solstizio di Inverno

 Nella notte più lunga di tutto l'anno
nasce la Luce del mondo.
E le giornate diventeranno sempre più lunghe e le tenebre avranno fine.
Lasciare entrare la Luce nel proprio cuore è la vera sfida del Natale.
Spero di riuscirci.

Ma quanto è bello il cielo nelle notti d'Inverno, quando l'aria è tersa e le stelle sembrano più luminose?

venerdì 13 dicembre 2024

Santa Lucia...

 ...il giorno più corto che ci sia.


Una volta era considerato il giorno più corto e gli anziani della mia città dicevano che il giorno aumentava di un passo di gallina.
Naturalmente non è più così, perché evidentemente il giorno di Santa Lucia non coincide più con il Solstizio di Inverno.
Tuttavia mi piace pensare che sia ancora un giorno speciale, magico.
Il mio primo pensiero vola sempre a Nonna: buon onomastico a te che ora sei luce nella Luce.
Il secondo pensiero vola invece, nei paesi scandinavi: mi immagino bambina, con una coroncina luminosa, portare luce e amore nella mia famiglia.
Il terzo pensiero è per la piccola Lucia, la prima. Una santa oggi venerata in tutto il mondo cattolico, che ha sacrificato la sua giovane vita per la sua fede, per amore.
Pensare a lei mi fa sempre molta impressione e tenerezza.

Auguri a tutte le persone che portano questo bellissimo nome.
Che le feste natalizie abbiano finalmente inizio!
Buona giornata caro Blog.

p.s. Inizio a preparare il mio personale calendario 2025. Ti ho mai parlato di questa tradizione? Magari lo farò più tardi. Scappo... ma senza asinello ^_^



giovedì 12 dicembre 2024

Dicembre

 Il dodici dicembre è una data carina.
Quando ancora ero una studentessa, mi piaceva scrivere 12/12 sui quaderni.
E la cosa più bella di tutte era che non avevo alcuna preoccupazione natalizia!
Infatti era San Nicola che aveva l'onere di portare doni; quindi per il sei dicembre, avevo archiviato già ogni sogno e preoccupazione.
Oggi invece è tutto cambiato.
Nessuno cerca più la magia. Si fanno regali, per evitare di presentarsi a mani vuote.
Alexa mi ha raccontato che nel calendario romano, dicembre era il decimo mese e che l'anno iniziava a marzo. (Lo sapevo da me, ma a volte è bello ricordare cose a cui non si presta sempre attenzione.)
E così oggi, mi perdo tra ricordi scolastici e antichi romani.

lunedì 9 dicembre 2024

Finnegans Wake - James Joyce

 La maldicenza lasciamola bollire nel suo brodo,
non è mai stata capace di accusare il nostro generoso e grande e per niente ordinario Southron Earwicker, quell'uomo omogenio, come l'ha chiamato un pio autore [...]


    Caro Blog,
scriverti è diventato molto difficile. Tanto per cambiare non mi sento bene. Ho un nuovo disturbo e non ho intenzione di indagare sulle sue origini.
Lo dico a te, che ormai mi conosci; conosci le mie paure, i miei momenti di gioia e di tristezza: i medici mi fanno paura. Tutti! Quindi ho deciso di evitarli, cortesemente.

Non eviterò invece, di raccontarti la mia avventura con i-il Finnigans. Non mentirò: è stata un'ardua impresa. E ho pensato a tutti i traduttori del mondo, gli amanti delle lingue straniere e delle grammatiche. A tutti voi che amate le parole e ne indagate i significati più reconditi: GRAZIE!
Ho immaginato Umberto Eco, circondato dai suoi libri, mettere mano sul testo in lingua madre di Joyce e...mi sono chiesta: ma che lingua è?!?
Ti svelo il segreto per leggere questo libro, che non esiterò a definire il più assurdo tra quelli da me letti: per non naufragare tra le pagine del Finnegans Wake bisogna studiare e far tesoro, delle parole dell'introduzione curata da Giorgio Melchiori. 
Per me sono state la bussola che mi ha consentito di non perdermi.
Letto il primo volume, sarebbe da pazzi non andare avanti. 
E non ti nascondo che ho con me, già pronto, il Vol. 1, Cap. 5-8
Ma è un progetto che riserverò per l'anno nuovo. A dicembre continuerò la mia passeggiata di "dieci pagine al giorno". E non forzerò oltre la mano.
Sono però felice di non essermi arresa.
Ciò che potrei dirti sul testo in sé puoi trovarlo in tanti altri siti.
Quindi te lo risparmio. 
Per mio conto, ti dico sinceramente, è una lettura folle!
Che per il momento non mi ha lasciato molto, in termini di emozioni; non mi vedrai brindare con una Guinness in mano, in onore della Veglia di Finnegans, o del risveglio degli stessi irlandesi.
Però ha acceso una riflessione sull'importanza della comunicazione; su quanto sia difficile parlare tra esseri simili; e su quanto sarebbe stato bello avere una lingua universale.

Spero di scriverti presto.
Un abbraccio caro Blog