giovedì 25 luglio 2024

Smith&Wesson - Alessandro Baricco

 Non c'è nulla che si possa fare per cambiare le cose
e già si è fortunati se qualcuno ha avuto per noi l'attenzione di mettere una piccola musica,
là dentro; o se capita di avere un amico ad aspettarci in un'ansa del fiume
per riportarci a casa, in una qualche casa.

E infine la pioggia arrivò, portando con sé acqua, aria fresca per una notte e tanti danni.
Abbiamo imparato a chiamarle bome d'acqua ed effettivamente lasciano dietro di sé una scia di feriti, che sembra di essere sopravvissuti ad un attacco aereo.
Cerco di guardare il lato positivo della situazione:
- le strade e le città sono state pulite;
- gli animaletti e le piante potranno dissetarsi;
- gli invasi si riempiranno un pochino;
- il mare e la spiaggia saranno lasciati in pace per qualche ora.
A me non sembra tanto male. Purtroppo l'animale-uomo sa pensare soltanto dal suo punto di vista, lamentandosi con la Natura-megera. Ignorando che per la Natura lui non è niente e l'inasprirsi del suo corso è dovuto al comportamento umano. Moriremo senza far niente e fingendo di non capire cosa sia successo.

Per descrivere il momento e la mia gioia interiore ho scelto questo testo teatrale di Alessandro Baricco. L'ho portato in spiaggia con me, perché sapevo che non avrei avuto la pazienza di immergermi in storie avventurose e lunghe. Con il caldo della settimana scorsa si poteva rimanere solo in ammollo!
Ma sono stata brava!
Ed eccomi qui a raccomandarti la lettura della storia di Smith, genio incompreso, truffatore patentato, di Wesson, pescatore di corpi e profondo conoscitore del Niagara e delle sue cascate e ultima, ma non ultima, di Rachel Green giornalista, coraggiosa pioniera, di ventitré anni.
108 pagine pregne di dialoghi caratterizzati da un rapido scambio di battute ironiche e brillanti, che ti conquistano e ti emozionano nell'arco di un'ora di lettura.
Come dice Smith:

Le parole sono piccole macchine molto esatte,
se uno non le sa usare, tanto vale che non le usi.


E Baricco sa come usarle e lo fa senza sprechi.
Infatti solo utilizzando nomi e cognomi, riesce ad aprire nelle nostre menti, finestre su diversi e colorati mondi.
Gioca con me. Inizio io:
- Smith & Wesson è il nome dell'azienda statunitense di armi da fuoco leggere fondata nel Connecticut, nel 1852.
- Tom e Jerry, i nomi propri dei nostri protagonisti, mi portano in una casetta con la staccionata bianca, dove un gatto sonnecchia sereno mentre un topolino cerca di rubare un po' di cibo dal frigorifero!
- Mentre raccontano le loro storie e le loro invenzioni, mi sembra di vedere un mantello rosso volteggiare tra le acque cristalline delle cascate più famose del mondo.
- La giovane Rachel Green? Abbandonata dalla ricca famiglia, perché vuole vivere seguendo i propri sogni, si accontenta per il momento di servire caffè in un bar di New York, che farà da scenografia a gran parte della sua vita e di quella di altri suoi speciali Friends.
- Scrivo e sento in lontananza le note di un carillon che mi riportano dietro le quinte del teatro Opéra di Parigi.

Un libro che equivale ad un biglietto su un treno meraviglioso che fa viaggiare tra storie sbocciate lungo i binari del tempo.

L'ultima parola la lascio alla signora Higgins, che probabilmente pronuncerà tutte le parole in modo aggraziato e perfetto (perché io scrivo Higgins ma leggo My Fair Lady):

Le avrei dovuto dire che tanti saltano nello stesso modo via dalla loro vita, oltre se stessi, rischiando tutto per sentirsi davvero vivi.
Avrei dovuto dirle che tutti lo fanno chiusi nelle loro paure, chiusi dentro la botte mefitica delle loro paure.
Un posto piccolissimo, molto nero, dove sei solo, e fai fatica a respirare.
Non c'è nulla che si possa fare per cambiare le cose
e già si è fortunati se qualcuno ha avuto per noi l'attenzione di mettere una piccola musica,
là dentro...

A proposito di finestre su altri mondi...
Dopo il temporale, vedere non uno, ma due arcobaleni equivale ad un momento fortunato come pochi. Purtroppo la foto non permette di apprezzare il moment, ma ti assicuro che è stato un momento magico.
Anche perché in quel momento c'era una luce giallognola a illuminare la città e per un attimo mi sono sentita nel regno di Oz, sulla strada di mattoni gialli. La Natura è uno spettacolo continuo. Sa meravigliarci ogni momento, coccolarci e intimorirci. Siamo stati così avidi da trasformarla in un nemico. Ma spero che le generazioni future possano ristabilire la pace tra i popoli e con la stessa Natura. A volte guardo la Luna e penso che un giorno potrebbe sparire dal nostro cielo. Ovviamente non ci sarò più per quel tempo e chissà come si sarà trasformata la specie umana. Sono pensieri che mi fanno sentire minuscola e insignificante. Ma anche fortunata ad esserci qui e ora. Mi impegno per essere grata alla vita. E cerco di restare a galla.

 

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