martedì 7 gennaio 2025

Due chiacchiere

 Ciao Blog,
sono trascorsi i primi sette giorni del nuovo anno.
Ieri, con l'Epifania, si considerano conclusi i festeggiamenti del Natale.
Dai balconi dei palazzi vicini sono già scomparse le lucine colorate che tanto mi avevano colpito e fatto compagnia. Le mie rimarranno fino a domenica! Poco ma sicuro.

Questi primi giorni non mi sono piaciuti molto. La batteria dell'auto è da sostituire; non sono stata presa per un lavoro; ho dei capelli orribili! 
Ma queste sono quisquilie, la vera batosta è stata subire rimproveri da destra e da manca a proposito del mio stile di vita.
Dopo una lunga riflessione, ho deciso di reagire diversamente da come avrei fatto in passato. E quindi sto cercando di non vedere le ferite che queste parole potrebbero arrecare.
Mi sono anche chiesta: a chi vuole bene questa gente, se critica e non condivide il mio stile di vita e tutti i principi nei quali invece, credo fermamente?
Se uno si mette sempre in posizione di giudicare l'altro, mettendo etichette, etichette su tutto e tutti, l'altro come può essere felice di essere in codesta compagnia?

Devo evitare di pensarci, di farmi intossicare dai pensieri, dalle parole degli altri, anche se dette "per il mio bene". Un esercizio di maturità emotiva che mi impongo per andare avanti.
Ho trovato un equilibrio interiore che gli altri chiaramente non hanno.
La mia vita non la immagino come fotocopia di altre vite.
E soprattutto essere felici è impossibile, considerato quello che succede nel mondo.

È vero però che devo cambiare qualcosa.
Ma non riguarda la socializzazione, sono sicura di questo. Non voglio fare amicizie. Finalmente mi sono liberata di tutte le costrizioni che impone avere una vita sociale e francamente non intendo tornare indietro.
Ma voglio vincere la mia paura di uscire per il mondo.
Una volta superato questo ostacolo, sono sicura, avrò trovato un senso al mio stare al mondo.

Ti lascio con una foto scattata a questo amico. Anche lui era teso e indeciso sul da farsi: volare via a causa del mio passaggio o rimanere, fidandosi di me?
Non ho voluto provocare una sua reazione, perché mi sembrava giusto lasciarlo in pace; pertanto mi sono allontanata per non passargli troppo vicino.
Ciononostante mi ha fatto pensare: anche lui si stava riposando sotto i raggi di un debole sole; anche lui stava aspettando di trovare dentro di sé l'emozione giusta per spiccare il volo; un'emozione che non fosse la paura.

E allora caro Blog, ti lascio con questo augurio per l'anno nuovo: che entrambi si riesca a trovare la spinta giusta per volare in alto, tra le nuvole e i gabbiani, attraverso il cielo azzurro e riposandoci tra le ondine del mare.

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