Non posso scrivere, come avrei voluto: "È scoppiata la pace!".
Per il momento quella che sembra essere una debole fiammella splende, illumina i visi del palestinesi e degli israeliani. È un inizio?
Non ci credevo. Eppure è successo.
Ci saranno sei settimane senza bombardamenti e verranno liberati degli ostaggi.
Una goccia in un oceano di sofferenze.
Le immagini del rilascio delle tre donne israeliane mi hanno molto impressionato; gli uomini (se tali si possono chiamare) di Hamas erano ovunque e quella folla mi faceva disgusto e paura contemporaneamente.
Mi sono immedesimata in quelle tre donne; ho cercato di sintonizzarmi sui battiti dei loro cuori, di percepire i loro pensieri, le loro speranze. Almeno per loro è la fine di un incubo.
Tutta un'altra emozione invece, quella suscitata dalle immagini di chi cerca di rientrare nelle proprie abitazioni, di tornare nelle terre del sud della Striscia; gioia per poter camminare senza il timore di essere bombardati, gioia per poter tornare a casa. Per qualche ora la Morte sembra non aleggiare sulle loro teste.
Dio mio! Sono sentimenti difficili da descrivere con le parole.
Il 7 ottobre 2023 ha provocato un indicibile orrore e scatenato un'indicibile sanguinosa follia.
Il mondo non può dimenticare, ma deve risollevarsi, deve mostrare la sua grandezza, la sua bellezza.
Io ci credo. So che le mani sporche di sangue sono tante, eppure ho speranza. Perché sono una persona fortunata e sperare è un lusso; quindi ho sia il dovere, sia la responsabilità morale di "tifare" per il Bene.
Spero che la tregua regga; che i palestinesi abbiano un vero organo politico a rappresentarli e non questi mostri; che non debbano seppellire e piangere ancora altri morti; spero che si possa arrivare ad avere due popoli liberi e democratici, con pari diritti per donne e uomini. Spero che tutti gli ostaggi possano finalmente tornare a casa ed essere liberi, tra le braccia dei propri cari. Spero che i palestinesi possano avere case, cibo e la dignità che ogni essere umano merita. Spero in una reale, stabile e duratura risoluzione di pace.
Storicamente sembra un'utopia, ma io spero...
E spero anche per l'Ucraina, Haiti, Sudan e tutti i popoli in guerra.
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(Esopo)