lunedì 28 luglio 2025

Insonnia

Ecco!
Arriva la notte e vorrei raccontarti di tutto.
Ma… non si fa. Lo so.
Cancello.
Sogni d’oro PA.



Caro Blog,
se potessi parlargli sarei veramente imbarazzante.
Ho il cuore che trabocca d’amore! Devo donare il mio amore, altrimenti affogo! 
C’è un pensiero che mi tortura: perché Lui?
Può essere che la mia mente abbia scelto lui, proprio perché è impossibile?
Così da non dover rischiare di avere una relazione con una persona?
Una specie di meccanismo di difesa, per risparmiarmi l’ennesima delusione di una relazione che finisce?
Perché purtroppo, le mie relazioni sono sempre finite male.

Colpa mia spesso, che ho sempre avuto paura di lasciarmi andare al 100%.
Mancava sempre qualcosa, quel qualcosa che ti fa abbandonare all’altro.
Temo sia la punizione per una mente razionale, arida più che altro. Che non sa vivere le passioni. 


Anche fisicamente.
Odio il mio corpo.
L’ho sempre odiato.
Per me è un ostacolo.
Un impedimento per essere sereni, felici.

Perdonami.

Avevo bisogno di placare il cuore. Di sfogarmi. E ti scrivo cose in balia dei tumulti.
Purtroppo ricado sempre nell’errore di pensare a “come sarebbe stato se”.
Non devo pensarci.
Non devo farmi male.
Il passato non lo posso cambiare più.
A me è andata così.
Amen.

A volte sono serena.
Ma alcune notti è difficile essere forte.
Mi vien voglia di fare i capricci che non ho mai fatto nemmeno da bambina.
Tipo chiudere le mani a pugno, battere i piedi e strillare “lo voglio lo voglio lo voglio”.
Ma è tardi anche per i capricci.
La vita non ha previsto per me un compagno, una famiglia, dei figli, un lavoro.
Soltanto una stupida laurea.
Presa male, tardi e con tantissimi sacrifici.

Sono una delusione su tutta la linea.

A PA avrei voluto raccontare che stanotte siamo in tre: io e i nipotini.
Non dormivamo insieme, solo noi, da una vita.
Volevo dirgli che sono tanto orgogliosa di quei due.
Che sono ormai cresciuti, due veri giovani uomini, puri e bellissimi.
Che il mondo ha una speranza di migliorare grazie a loro.
E che sono una zia fortunata.
E che piacerebbe anche a lui passare del tempo con loro.
Gli avrei voluto dire che mi manca.
Che vorrei abbracciarlo e addormentarmi con lui.
E magari preparargli il caffè, domani mattina, coi capelli tutti spettinati e gli occhi ancora socchiusi.

Ma… non si può.

Averlo potuto almeno scrivere mi fa stare meglio.
Grazie di esserci.

Speriamo che i bimbi si addormentino.