domenica 3 agosto 2025

Il magico studio fotografico di Hirasaka - Sanaka Hiiragi

 Anche quando mi sembra di essere schiacciata dalla tristezza e dall'ansia.
Grida!
Me l'ha insegnato quel signore.
La speranza.
Rialzati ancora, e ancora.
Fai sentire la tua voce quando il mondo ti sembra ingiusto.
grida, Mitsuru-
chan, grida...
[pag. 153 - Feltrinelli, 2025]


Ciao Agosto, ben arrivato.
Per me significa che l'estate è finita.
Iniziano i cattivi pensieri e le solite preoccupazioni.
Aggiungiamo i cambiamenti naturali di un corpo che non ha più vent'anni, e il quadro definitivo è sotto i miei stanchi occhi.
La novità è che non voglio abbandonarmi a queste considerazioni che mi intristiscono.

E allora, a chi ha voglia di rimanere in mia compagnia, vorrei far conoscere questo libro.

Premessa: non conoscevo la sua autrice. L'avevo acquistato insieme con un altro, approfittando all'offerta Feltrinelli "prendi due libri alla modica cifra di circa 11 euro" (è aumentata anche l'offerta).
L'ho portato con me al mare, anche se avevo tutte le intenzioni di non leggere.
Esatto! Al mare volevo parlare con Mare; ascoltare la sua profondità; perdermi in fantasticherie romantiche e cavalleresche.
Ma quando sei sotto l'ombrellone e non riesci a tenere gli occhi chiusi nemmeno tre secondi, hai bisogno di un amico che stia con te a godere del tempo insieme.
I miei migliori amici sono i libri...e così...

Pagina 11:
Le lancette e il pendolo del vecchio orologio a colonna erano ferme. Hirasaka tese l'orecchio. Lo studio fotografico era così silenzioso che gli sembrò di sentire un ronzio.

Lentamente, molto lentamente, ho iniziato questo romanzo di un centinaio di pagine.
L'ho sorseggiato.
Fino a quando non mi sono più mossa dal lettino, pur di finirlo.
Mi sono commossa fino alle lacrime.

La letteratura giapponese mi aveva abituato a romanzi curiosi, con finali per me "insoliti".
Romanzi in cui si racconta una storia, senza morale, senza aspettative.
Storie che a volte possono somigliare a un giorno qualunque in cui vai a fare la spesa e... non succede proprio niente da raccontare.

Ma questa volta...
Questa volta nel romanzo c'è tutto: un tema importante, personaggi indimenticabili, colpi di scena e finale commovente.
Impossibile non anticipare qualcosa, quindi:


*** ATTENZIONE: POSSIBILE, INEVITABILE ANTICIPAZIONE ***

La storia che ci troviamo a leggere sembra essere una semplice narrazione lineare, che presenta la vita di tre personaggi indipendenti, senza legami tra loro, fatta eccezione per il signor Hirasaka.
In realtà, scopriremo alla fine, è una storia con andamento circolare, che torna esattamente al punto di partenza.
Consegnandoci la storia di quattro personaggi, e non tre.

*** FINE ANTICIPAZIONE ***


Torniamo alla storia.
Il signor Hirasaka ha uno studio fotografico magico e unico.
Qui accoglie, uno per volta, un'ex insegnante di 92 anni di nome Hatsue, un membro della yakuza, Waniguchi, e una ragazzina.
A ognuno di loro consegna delle scatole piene di fotografie: una per ogni giorno vissuto.
Il compito è selezionarne una per ogni anno di vita. Così da poter comporre il film, la lanterna girevole, della propria esistenza.
In alcune situazioni, una sola volta, è concesso di tornare indietro nel tempo e scattare di nuovo la foto preferita.
Si può cioè tornare a "vedere" quel momento per scattare l'ultima foto ricordo.
Non si può interagire con quel passato.
Non si può modificare nulla.

Una storia bellissima. Un'atmosfera incantata e avvolgente.
Un modo di vedere, o immaginare, la Morte che quasi non fa paura.
La scrittura di Sanaka Hiiragi è delicata, e riesce a farti vivere tutto ciò che i personaggi affrontano.
Senti il vento sul tuo volto, i profumi inebrianti di quei momenti passati.
Un libro che mi è piaciuto molto.
Che mi fa pensare a quanto sia importante ogni singolo giorno della nostra vita.
Anche quelli che sembrano inutili o infiniti. Anche quelli hanno una fotografia ricordo.
Bisogna imparare a cogliere la bellezza dell'attimo.
Perché ogni vita non è mai sprecata.

Alla fine a me sembra di comprendere che sia l'Amore il vero motore di ogni cosa.
L'Amore ci unisce alle persone, ad un libro, a un paesaggio.
Il tempo trascorso con amore non è mai perso.
Non possiamo ricordare ogni giorno della nostra vita.
Ma immaginare che qualcuno se ne stia occupando per noi... è una sensazione che mi fa stare bene.
Che mi fa sentire avvolta dalla luce.

Ora lo so: proviene dallo studio fotografico del signor Hirasaka, che dona un'ultima luce ai ricordi, prima di permetterci di "passare oltre".
Il film della mia vita mi spaventa molto meno, ora.
Non so dire quale macchina fotografica sceglierei ma, ripeto: leggere questo libro è stato bellissimo, confortante, poetico. 
 
Per quelle giornate "no", in cui sembra che sia tutto inutile e che la vita non abbia senso...
non ci rendiamo conto di quanto le nostre vite possano influire sul destino delle vite altrui.
Non pensiamo mai a quanto possa essere importante un gesto coraggioso, gentile, educato.
Consapevolmente e no, dovremmo sforzarci di essere migliori nei confronti del mondo.
Non parlo di "prestazioni", di "mangiar sano", o "sorridere".
Penso ad atteggiamenti più semplici: parcheggiare in modo corretto, rispettare i divieti, ringraziare il/la barista che ci ha servito, cedere il posto ad un bambino sui mezzi pubblici.
Piccoli atti di vera libertà sociale.

Invece siamo più imbarazzati quando riceviamo/facciamo un complimento, che di fronte ad un'offesa.
Perché?