sabato 12 agosto 2023

Michela Murgia

Perché alla fine ha ragione Stephen King, l'orrore è nel quotidiano,
non è nel mostro che viene dallo spazio,
è nella tazzina di caffè che non hai bevuto perché ha squillato il telefono.


Ieri mattina ho letto della morte di Michela Murgia.
Come te lo spiego quello che abbiamo perso?
Sai non è questione di morte, di scrittrice che non ci regalerà più libri o versi da ricordare.
Se ne è andata una donna che ha fatto della sua vita un esempio, e senza nessuno sforzo, senza volerlo.
È colei che per prima forse, mi ha fatto riflettere sul sistema patriarcale così radicato nel mio Paese, da rendere noi donne margini scomodi dell'esistenza maschile.
Con il suo modo di fare ci ha ricordato che è "con la parola che Dio ha creato il mondo".
E che quindi le parole sono importanti. Una scienziata è una scienziata, non è una mamma (o meglio, è anche una mamma, ma in questo caso, che ci frega? Stiamo parlando delle sue scoperte scientifiche!). Hai mai letto "padre scienziato"? Non credo.
O un calciatore è mai stato titolato dai giornali: "il Diego papà, segna 3 reti"? Con quell'orrendo articolo determinativo che lo mette sullo stesso livello di un oggetto?
Rispondo io: no, mai.

In Italia avevamo tanto bisogno di Michela Murgia.
Lei la strada l'ha indicata.
Speriamo di non perderla un'altra volta...
Spero sia in pace.

Buon viaggio Michela Murgia.

Michela Murgia (Cabras, 3 giugno 1972 – Roma, 10 agosto 2023) è stata una scrittrice, drammaturga, blogger, opinionista e critica letteraria italiana, autrice del romanzo Accabadora vincitore dei premi Campiello, Dessì e SuperMondello. Una donna pensante e creatrice di mondi, sogni e pensieri. 
E di opinioni: piaceva a tanti e non piaceva a tantissimi.
Era sempre dalla parte dei più deboli.

Ho incontrato un sacco di persone meravigliose.
Non è vero che il mondo è brutto; dipende da quale mondo ti fai.
(Michela Murgia)

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