di dire quel che ha da dire.
Caro Blog,
ho impiegato una vita per leggere questo libro.
E prima che finisca il mese di Settembre, ho pensato di raccontarti qualcosa.
Purtroppo è trascorso tempo.
Ed io non sono stata bravissima.
Mi ha entusiasmato l'introduzione e lo stile inconfondibile di Calvino mi ha subito travolto.
Quando ha iniziato a parlare di autori che non conosco mi sono persa.
Come sempre ha stuzzicato la mia fantasia e mi ha suggerito testi da leggere, autori da riscoprire.
ho impiegato una vita per leggere questo libro.
E prima che finisca il mese di Settembre, ho pensato di raccontarti qualcosa.
Purtroppo è trascorso tempo.
Ed io non sono stata bravissima.
Mi ha entusiasmato l'introduzione e lo stile inconfondibile di Calvino mi ha subito travolto.
Quando ha iniziato a parlare di autori che non conosco mi sono persa.
Come sempre ha stuzzicato la mia fantasia e mi ha suggerito testi da leggere, autori da riscoprire.
Certamente non potevo perdermi un libro che parla di libri. E tante sono le citazioni che vengono tramandate di Calvino, prese proprio da queste pagine. Che non ti stanchi mai di rileggere.
I classici sono quei libri di cui si sente dire di solito: «Sto rileggendo…» e mai «Sto leggendo…»
Leggere mi aiuta nei momenti di difficoltà.
Ma sento che quella luce interiore si è spenta.
Questi sono giorni pieni di emozioni per tante persone che mi circondano; alcune del presente, altre del passato. Ed io sono felice per loro.
Ma nel contempo sono affranta, distrutta dalla mia inutilità.
Sono spacciata.
Mi sento così anch'io. E mi vergogno di tutto. Di incontrare gente. Di uscire. Di respirare.
"Tutto arriva per chi sa aspettare" dicono.
Ma io che faccio nel frattempo?
Cerco di formarmi e di non rimanere indietro.
Ma mi sembra tutto inutile.
Ormai non desidero più Amore.
Desidero Morte.
Ma sento che quella luce interiore si è spenta.
Questi sono giorni pieni di emozioni per tante persone che mi circondano; alcune del presente, altre del passato. Ed io sono felice per loro.
Ma nel contempo sono affranta, distrutta dalla mia inutilità.
Sono spacciata.
Mi sento così anch'io. E mi vergogno di tutto. Di incontrare gente. Di uscire. Di respirare.
"Tutto arriva per chi sa aspettare" dicono.
Ma io che faccio nel frattempo?
Cerco di formarmi e di non rimanere indietro.
Ma mi sembra tutto inutile.
Ormai non desidero più Amore.
Desidero Morte.
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