domenica 14 maggio 2023

La Gioia di Scrivere - Wistawa Szymborska

L’anima la si ha ogni tanto.
Nessuno la ha di continuo
e per sempre.

Giorno dopo giorno,
anno dopo anno
possono passare senza di lei.

A volte
nidifica un po’ più a lungo
sole in estasi e paure dell’infanzia.
A volte solo nello stupore
dell’essere vecchi.

Di rado ci da una mano
in occupazioni faticose,
come spostare mobili,
portare valige
o percorrere le strade con scarpe strette.

Quando si compilano moduli
e si trita la carne
di regola ha il suo giorno libero.

Su mille nostre conversazioni
partecipa a una,
e anche questo non necessariamente,
poiché preferisce il silenzio.

Quando il corpo comincia a dolerci e dolerci,
smonta di turno alla chetichella.

È schifiltosa:
non le piace vederci nella folla,
il nostro lottare per un vantaggio qualunque
e lo strepito degli affari la disgustano.

Gioia e tristezza
non sono per lei due sentimenti diversi.
E’ presente accanto a noi
solo quando essi sono uniti.

Possiamo contare su di lei
quando non siamo sicuri di niente
e curiosi di tutto.

Tra gli oggetti materiali
le piacciono gli orologi a pendolo
e gli specchi, che lavorano con zelo
anche quando nessuno guarda.

Non dice da dove viene
e quando sparirà di nuovo,
ma aspetta chiaramente simili domande.

Si direbbe che
così come lei a noi,
anche noi
siamo necessari a lei per qualcosa.


Ciao Blog,
oggi festa della Mamma. Oggi cerco di essere serena e una persona migliore.
Da dove partire? Forse da un bel libro di poesia. La poetessa polacca e premio nobel della letteratura nel 1996, Wistawa Szymborska è il capitano ideale cui affidarsi nel tetro mare della vita.
Questo volume Adelphi comprende l’intera produzione poetica, inclusa la più recente raccolta Qui, apparsa in Polonia nel 2009. Ci sono poesie meravigliose e direi, per tutti i giorni. Riesce a trasformare in poesia la quotidianità del mondo reale. E la cosa che più ammiro è che scrive come se si rivolgesse ad un solo lettore, proprio a "te" lettore. Non uno qualsiasi, non uno tra tanti; ma quell'unico e solo.
Difficile citare tutto quello che mi è piaciuto. Te lo consiglio per i momenti duri. Per quei giorni in cui sbatti la testa contro il muro e pensi di non farcela. Una bibbia contro il logorio della vita moderna, contro l'esaurimento nervoso.

La copertina scelta da Adelphi mi ha fatto pensare ad Alice che cade nella tana del Bianconiglio.
E leggere le liriche di questa splendida poetessa equivale a fare un viaggio onirico, a lasciarsi cadere nel mondo del sogno.
Un invito a dare un senso, un significato nuovo alle cose della vita.

Quando si parla di poesia si pensa sempre a qualcosa di alto, inarrivabile e intoccabile.
Ma con questa splendida poetessa, Wistawa Szymborska, lo stupore nasce dallo scoprire che lei parla la nostra lingua; è lo sguardo che la rende unica.
Stravolge tutto.

Devo molto
a quelli che non amo.

Il sollievo con cui accetto
che siano più vicini a un altro.

Vorrei ringraziare questa poetessa per avermi fatto compagnia in questa vita così buia.
Naturalmente non posso farlo. Lei non c'è più. Lei è nella parte bella dell'universo. 

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