Caro Blog,
mancano diciotto giorni alla fine del 2023.
Siamo alle solite, inevitabilmente si formano dei pensieri nella mente.
In realtà è già da un po' che sento i bilanci bussare alla porta della mia coscienza.
Non ho molta voglia di aprire loro, ma so che farlo mi aiuterà a crescere quantomeno in consapevolezza.
Ed eccomi qui a dire che mi sento "cresciuta" emotivamente.
Non perseguito più Persona (lo facevo solo mentalmente, con discorsi immaginari: ho smesso), non gli imputo la responsabilità delle mie pene d'amore e cosa più importante, scrivo meno e quindi rimugino meno sui miei fallimenti.
Anche con gli altri ho un atteggiamento diverso; non mi aspetto più nulla da nessuno. Quindi le loro piccole bugie, le parole sgarbate o la totale mancanza di riconoscimento nei miei confronti, non mi ferisce più.
Ciò che ancora non riesco a sistemare è la stabilità economica.
Ma continuo a nutrire la Dama Speranza e a credere nel Cavalier Destino.
Perché quello che mi è accaduto in questo anno mi ha dimostrato che dobbiamo vivere e impegnarci, ma il risultato finale non dipende da noi.
Che l'impegno serve a non scoraggiarsi e a non perdere la lucidità occorrente per affrontare la Vita.
Ma le cose accadono perché devono accadere.
Negli ultimi anni l'avevo proprio persa Lucidità! Smarrita! Forse era finita sulla Luna; tutto mi sembrava buio e inutile.
Ma in questi mesi ho imparato! Ora so rialzarmi; non mi lamento, vado avanti.
Le Sirene del malcontento, del "ma perché a me?", "perché non muoio?" non hanno più la forte presa di un tempo. Come una novella Ulisse, ancora sento le loro voci, ma la mia forza interiore sta riemergendo come un'onda alta e voluminosa. E lentamente la malia sta svanendo.
Penso che riprenderò a scrivere con più frequenza. Indipendentemente dai libri letti.
La lettura è stata blanda. Concluderò il 2023 con il numero più basso di amici frequentati.
Ma va bene così. Anche questo ha contribuito alla mia crescita interiore.
Il progetto per il prossimo anno si presenta impegnativo.
Ma io devo affrontarlo con serenità e senza paura.
Paura...già lei. Terribile parola!
È stata compagna silenziosa, che mi ha seguito ovunque negli ultimi cinque anni. Mi ha legata, bloccata, incarcerata. Ma io bendata, non capivo chi fosse il mio carceriere!
Ora è giunto il momento di spezzare questa catena, liberarmi da questa prigione.
Buon Dicembre caro Blog.
Buona preparazione al Natale caro Amico silenzioso e sempre accogliente.
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