mercoledì 23 febbraio 2022

Don Chisciotte della Mancia Vol. II

 Qui giace il forte gentiluomo che arrivò a tal punto di valore, che la morte non trionfò della sua vita con la sua morte.
Disprezzò l'universo intero, fu lo spaventacchio e il baubau del mondo,
ed ebbe la gran fortuna di viver matto e di morir savio.


E infine sulle sponde del fiume Febbraio si conclude il mio lungo viaggio in compagnia di Ronzinante e del fedele Ciuco.
Ho saltato alcune pagine, lo ammetto, e non è stata una lettura facile per me. Non sono sicura di cosa mi sia rimasto addosso del nobile cavaliere errante. Ma mai mi sarei aspettata di ritrovare Alonso Chisciano, proprio laddove lo avevo incontrato per la prima volta.
Purtroppo nel parlare di questo secondo volume non potrò fare a meno di lasciarmi andare a commenti anticipatori e rivelatori di fatti che non sono certa siano noti a tutti. A me, per lo meno, non lo erano. Quindi mi scuso e per quanto possibile, cercherò di non spifferare ogni dettaglio.

* * * A N T I C I P A Z I O N I * * *

Il nostro amato Miguel de Cervantes si trova, ad un certo punto della vita, ad avere a che fare con qualcuno che, fiutato il successo del Cavaliere dalla Trista Figura, tenta di appropriarsene, ipotizzando cosa possa essergli accaduto di ritorno dal suo peregrinare tra giganti e damigelle in pericolo.
Naturalmente l'accaduto non lo lascia indifferente e mano alla penna, la sola a cui quest'impresa era serbata, ci racconta la fine di Don Chisciotte. La fine in tutti i sensi.
A differenza del Primo Volume, la narrazione mi è sembrata più fluida. E Sancio Panza molto più chiacchierone. Non so come spiegare, ma per alcuni versi non mi sembrava nemmeno lui. Parlava così tanto e bene il nostro amato scudiero? Forse non lo avevo osservato con la giusta attenzione, ma in questa parte della storia si è distinto per momenti di profonda saggezza che mi hanno colpito e me lo hanno reso più simpatico.
Ma ciò che ho apprezzato maggiormente è stato l'espediente del libro.
In altre parole i personaggi del secondo volume conoscono le avventure di Don Chisciotte e di Sancio Panza perché qualcuno le ha pubblicate in un libro.
Un libro che parla di se stesso. Un sogno che sogna se stesso. Alice che vede se stessa attraverso lo specchio, mentre cade nella tana del Bianconiglio. Ermione, Harry e Ron che vedono se stessi che si nascondono durante l'esecuzione di Fierobecco. L'Anello del Potere distrutto dalla pietà di Bilbo nei confronti di Gollum. 

L'ho già detto e mi ripeto: un libro bellissimo.

Ma che ti fa anche impazzire. Ho ritrovato frustrante la frammentazione in tanti capitoli con spiegazione iniziale. Mi ha riportato la sensazione di atroce sfinimento provato nel vedere il film Dogville. (Film bellissimo, fusionale, geniale! E chi lo mette in dubbio! Ma da guardare a casa e non al cinema.)


Il finale è in armonia col pensiero del suo autore.
Don Chisciotte torna "in sé" nel momento della morte. Affinché la sua vita non sia un inganno, egli si desta e comprende che la virtù dei cavalieri erranti non ha più posto nel presente.
Questo credo sia stato uno dei finali più tristi del mondo. De Cervantes lo fa morire così nessuno potrà più rimetterlo in storie strambe. E gli restituisce il senno proprio per evitargli ancora fallimenti e delusioni. Non avrà più modo di correggere le letture del passato. Il dispiacere e l'avvilimento furon cagione della sua malattia e alla fine, lo sconfissero.

Io come Sancio Panza, mi sono ritrovata a urlare:

Non muoia, signor padrone, non muoia. Accetti il mio consiglio, e viva molti anni, perché la maggior pazzia che possa fare un uomo in questa vita è quella di lasciarsi morir così senza un motivo, senza che nessuno lo ammazzi, sfinito dai dispiaceri e dall'avvilimento.

Ma era troppo tardi. Se vuoi dare un'occhiata, ancora una volta la libreria online ci viene in soccorso: Don Chisciotte Vol. 2

* * * F i n e  d e l  r a c c o n t o  e  d e l l e  A N T I C I P A Z I O N I * * *


Caro Bloggy,
questa scelta di leggere libri lunghi si sta dimostrando molto impegnativa.
Sono troppo grande per le novità.
E poi inizio ad avvertire la necessità di avere una persona che mi ascolti senza giudicarmi.
Ho bisogno di parlare, di aprirmi; ho bisogno di conforto, di confronti e di consigli.
Ho bisogno di tutte queste cose, ma non ho nessuno con cui parlare.
Come forse ti avrò già detto ho smesso di credere che Persona mi voglia bene.
Sì magari me ne vuole, come si può volerne a un criceto.
Non come si fa con un amico. E quindi non gli parlo più.
Rispondo in modo burlesco, se capita, perché questo è quello che ci si aspetta da me.

In sintesi:
Argomento qualsiasi
Insulto
Risata
Saluto
fino a chissà quando.
Pensa, sono una persona così orribile che in tre anni, dico tre, non sono riuscita a trovare nessuno disposto a trascorrere due giorni con me in un posto qualsiasi in Italia.
A questo punto vorrei regalare questo breve soggiorno. E avevo pensato a Persona. Perché ho visto che ci sono posti che lui potrebbe frequentare. Ma ho paura che possa offendersi. E poi, io sono solo un criceto per lui. Il mio punto di vista è sinceramente disinteressato. Ma non posso dire di conoscere il suo. 
Che strano mondo viviamo.
Dichiariamo guerre, offendiamo e colpiamo il prossimo senza pensarci nemmeno un momento.
Ma se dobbiamo dire qualcosa di gentile o fare un regalino stiamo a interrogarci sulle potenziali conseguenze e sull'opinione che l'altro potrebbe farsi di noi.
Che strano mondo viviamo.
Che strano mondo costruiamo.


Ore 22.12

Persona mi ha bocciato.
"Vorrei esserne sorpresa" mi viene da dire.
Ma secondo me è una iniziativa carina, un suggerimento papabile. Prima di andare a dormire lo farò: solo 4 pagine al giorno. E il 2 Settembre inizierò questa avventura fantasy. Che spero non mi tratti male come fa sempre il mondo.

Ah Bloggy, questa volta per davvero, non gli dico più niente.
Sono veramente così brutta come persona? Non dico fisicamente, perché effettivamente lo so da me: sono un cesso. Faccio schifo.
Ma pensavo di essere sopportabile come persona. Di essere una di quelle persone con le quali è piacevole fare due chiacchiere e bere un caffè. Mi sbagliavo evidentemente. 
Basta. Ci rinuncio.

Fai sogni belli.

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