lunedì 31 gennaio 2022

Teatro - Anton Cechov

 Io la capisco, povera ragazza...
In questa noia disperante, quando invece di uomini vagano solo macchie grigie,
senti solo discorsi volgari,
non sanno altro che mangiare, bere e dormire,
ogni tanto capita lui, diverso dagli altri,
bello, interessante, affascinate, come quando in mezzo alle tenebre sorge la luna chiara...

E alla fine è arrivato l'inevitabile: Anton Čechov, il cantore del crepuscolo, è entrato nella mia vita.
Mi sento molto affine ai suoi personaggi.
Dallo sventurato Konstantin, alla triste Sonja, al frustrato Vojnickij, passando per la disillusa Varja, eccomi come in uno specchio a contemplare il mio triste destino.
Innamorata non corrisposta, brutta ma gentile, consumata da un pensiero ossessivo perché priva di altre occupazioni, vedo la mia vita scivolarmi via. Mi vedo invecchiata, piena di ferite che ormai non hanno più tempo di rimarginarsi. Cosa mi resta da fare se non seguire l'esempio di Konstantin? Sarebbe dignitoso. Invece no, mi arrendo al tormento rassegnato di Sonja.

Io forse, sono infelice non meno di te, ma vedi, non mi dispero. Sopporto, e sopporterò finché la mia vita non finirà per conto suo...

Non credo di esserne capace, ma sono ancora qui. Ho visto trascorrere un infinito gennaio. La Pandemia è finalmente, dicono, agli sgoccioli. E si può iniziare a fare programmi. Per quanto mi riguarda significa semplicemente indossare una nuova maschera. Nessuno deve sospettare, nessuno deve vedere oltre.

L'incontro con Anton Čechov è il modo migliore per concludere questo primo mese dell'anno. 
Lo scrittore dell'essenziale, mi ha portato sulla scena del suo teatro e mi ha reso partecipe della sofferenza dell'umanità, di una sofferenza senza tempo, quella dell'anima.
Lo so, sembra una cosa da ricchi oziosi e viziati.
Ma è l'anima che ci eleva ad essere superiori alle bestie.
Non si può vivere solo cercando cibo e un tetto per ripararci.
E so che se questi mancano, anche il modo di osservare la vita cambia.
Ma il contatto diretto coi personaggi, senza le descrizioni che tanto amo, mi ha provocato una sorta di blackout interiore.
Un cortocircuito.
L'esistenza è elevarsi. Io invece sto annaspando nel fango.
Per questo di fronte al mare, i miei occhi bruciano a causa delle lacrime che spontanee sgorgano dal cuore.

L'amore senza speranza esiste solo nei romanzi! Sciocchezze. Solo, bisogna usare la frusta con se stessi! Non stare sempre ad aspettare...sì aspettare il bel tempo sul mare! 
Quando un amore si annida nel cuore bisogna snidarlo. Via! Con la frusta!

Maša, oh Maša, vorrei avere la tua forza.
Invece come la povera Sonja, preferisco non sapere e continuare a sperare.
Anche se detto tra noi, la parte della speranza l'ho superata da tempo. Ho preso proprio un bel palo.
Non riesco a liberarmi del desiderio di trascorrere un po' di tempo con lui.
Di essere qualcosa per lui. Anche solo un piccolo momento di spensieratezza, di leggerezza.
E invece...NO! Sono solo un fastidio.
Dai che prima o poi la smetto.
Ma dico io, caro Bloggy pensaci tu!
Diventiamo importanti insieme, tu ti trasformi in un lavoro per me ed io invece di perdere tempo mi concentro seriamente e non rompo più le scatole al prossimo!
Pensaci ok? Potresti fare con me, quel che le api fanno coi fiori, Fiorello con Amadeus, Amadeus Wolfgang Mozart con la musica...

Buonanotte

domenica 30 gennaio 2022

L'Occhio del Lupo - Daniel Pennac

 Non un passo senza di te, pidocchio!
Non un passo.

Secondo giorno della Merla: freddo ma col sole. 
Non so dirti come sarà questo inverno. Aspettiamo la Candelora.
Caro Bloggy,
avverto un vuoto interiore che nessuno può colmare.
E allora affido i nostri sogni ad uno dei miei scrittori preferiti: Daniel Pennac.
Durante un'intervista gli fu chiesto quale fosse il libro che amava di più, tra quelli che aveva scritto.
E lui indicò questa dolce favola che racconta dell'amicizia tra un Lupo imprigionato in uno Zoo e un bimbo africano.
Come tutte le storie, anche questa ci trasporta in luoghi lontani e senza tempo. A loro modo incantati. Luoghi in cui i protagonisti non sono solo umani, ma ci sono anche gli animali, la terra e la Natura tutta.
Per capire l'altro dobbiamo conoscere la sua storia. Siamo fatti di frammenti di numerose storie che si intrecciano le une con le altre. Ogni vita sfiora altre mille vite. Non sappiamo mai veramente chi ci ascolta, annusa. Chi cammina dopo di noi, sulle nostre stesse strade. Chi contemporaneamente al nostro, riposa il proprio sguardo tra le stelle.
Se un lupo guardasse nei miei occhi cosa leggerebbe? Una profonda solitudine, un abisso oscuro? Mi fa paura questa domanda.
Ma il libro è molto tenero e te lo voglio affidare.

Caro Bloggy,
chi sono per condannare una persona ad avere ogni giorno a che fare con me?
Sono molto sciocca vero?
Domani è lunedì, una nuova settimana inizia. Cercherò di comportarmi bene.

Buonanotte

sabato 29 gennaio 2022

La Città Incantata

 Caro Bloggy,
che giornata! Il mio umore ha subito così tante variazioni che inizio a pensare di essere malata. O di dover vedere uno specialista.
Non ti so descrivere i miei sintomi, ma è come se fossi sempre sul rischio di scoppiare. Mi sale un'ansia senza pari; ho bisogno di piangere o di scappare.
Oggi, per esempio, mi sono calmata per miracolo. Sono uscita alle 13.20, pensa che orario, ho camminato fino al mare e ho respirato la sua energia. C'eravamo solo io e qualche gabbiano. Freddo e vento fortissimo. Mi sono sentita meglio. 
Sai quando dicono: "la stupida passeggiata per la mia stupida sanità mentale"? Pensa a me.

In serata abbiamo avuto finalmente l'elezione del Presidente della Repubblica e sono felice di poterti annunciare che è stato rieletto il Presidente Sergio Mattarella. Classe 1941, suo secondo mandato con 759 voti, almeno questo, ha salvato il Paese.
Naturalmente, umanamente, mi dispiace per il Presidente che per incompetenza di questo gruppo politico, sacrifica ancora la sua vita.
Ma in questo periodo di forti timori per il futuro, saperlo alla guida del Paese mi rasserena.
Grazie Presidente. Noi non ci meritiamo un galantuomo come Lei. Grazie di cuore.

Il mio stato d'ansia però permane, non credere.
Per estraniarmi sono ricorsa all'aiuto del telefono. Ho visto un film: La città incantata.
Mi ha letteralmente stregato. Ad un certo punto non riuscivo a capire che giorno fosse e dove mi trovassi. Per un paio d'ore ho dimenticato tutto e tutti.
Una sensazione di alienazione stupenda.

Caro Bloggy,
grazie per la tua presenza. A Persona non posso dirlo.
Ci provo a comportarmi bene. Ma mi sento sempre peggio. Vorrei capitare anch'io nella città incantata e lasciarmi scomparire per sempre.
Siamo tutti soli, vero?
Nessuno ci può salvare. Solo noi possiamo salvare noi stessi.
Sono perduta.
Lo Studio Ghibli è una certezza. Non perdi mai tempo con loro.

Ho scritto di essermi dimenticata di tutto il mondo che mi circonda.
E mi sono resa conto di quanto sia schiava del tempo. C'erano dei momenti all'inizio che ho trovato irritanti per la loro lentezza. Poi mi sono accorta che avevo bisogno anch'io di fermarmi. Di liberare la mente. Di non pensare a nulla. In quel momento guardavo una bambina che poteva essere Chihiro o Sen, Alice, Dorothy, non importa. Il punto è che sono diventata una bambina che stava vivendo un'esistenza nuova, delle prove difficili, e stava crescendo, diventando grande. Soffermarsi a guardare il mare, a bere il tè, legarsi i capelli erano atti lenti, giusti. La musica di sottofondo è stata per me protagonista.
Un film bellissimo.
Per tutti quelli che hanno bisogno di fermarsi e ricominciare.

Buonanotte.
Possano gli Spiriti vegliare sui giusti e aiutare chi si sente perduto.

p.s. I tuoi messaggi mi tengono in vita. So che è sbagliato. 
Non mi basti mai.


venerdì 28 gennaio 2022

Il Primo Caffè della Giornata - Toshikazu Kawaguchi

 Reiji capiva adesso quanto sia importante la vita banale che diamo per scontata
e quanta felicità si possa provare ad avere accanto la persona che amiamo.
Le cose che si decidono di dire domani spesso non si dicono mai più.

Una persona che conoscevo non c'è più. La immagino con Nonna e tantissimi altri, ridere e far battute con quella leggerezza e bellezza che la contraddistingueva. Inizio a sospettare che ci sia più bella gente di là, che di qua.


Lo ammetto: potrei essere quel tipo di persona che compra un libro perché sulla copertina è raffigurato, con un delicato disegno, un simpatico gattino. Ma no, non lo sono! Ma l'edizione di Garzanti è stupenda. E i tre libri insieme sembrano una promessa di primavera.
Caro Bloggy,
non ho resistito alla tentazione di tornare nella magica caffetteria dove puoi viaggiare nel tempo e incontrare un fantasma seduto ad uno dei tavolini, che legge un libro e sorseggia caffè.
La scrittura di Toshikazu Kawaguchi è rassicurante. Ti ci affezioni, in un certo senso. Di tanto in tanto, avverti proprio il desiderio di dare un'occhiatina per controllare che tutti stiano bene. Come se finché sei immerso nella lettura, il mondo resta sospeso. E non può accadere nulla di male.
L'ultimo romanzo è quello che preferisco, quello scritto meglio. Registro una specie di crescendo e penso che potrebbe venirne fuori una piacevole serie TV. La versione colorata di Dark. L'hai vista? Una serie assurda. A me non piacque molto. Ma io non sono un tipo dai gusti belli. Quindi non farti fuorviare da me. Se hai tempo, guardatela. Ed è molto curioso che io abbia usato la locuzione "se hai tempo".

I veri sentimenti della gente non sono in bella vista.
Magari l'altro non sta pensando un bel niente, ma tendiamo a immaginare quello che sta provando senza neanche prenderci il disturbo di chiedere.

In quasi tutte le letture riesco a trovare una frase per me. Ecco, questa mi descrive benissimo. Quando si tratta di interazioni con il prossimo ho sempre paura di chiedere, di essere invadente. O di ricevere risposte che mi possano ferire. Ed io sono stanca di essere ferita. Però non è facile così stare con gli altri. Ecco perché resto sempre da sola.
Con Persona sono un disastro. Però ho abbandonato la speranza di relazionarmi con lui, quindi è un'idea di disastro. Mi limito a venerarlo come una divinità. Gli parlo e non mi aspetto che risponda. O interagisca. Cose così insomma.
Però uno dei suoi rimproveri più famosi è: "Fai tutto tu!".
Che in realtà non vuol dire niente, perché lui non si comporta in modo da smentirmi.
Tornando al libro: merita un pomeriggio invernale, magari sorseggiando un buon caffè caldo.

Secondo me la lezione di questi libri è accettare che la vita passeggi a braccetto con la morte.
La morte arriva senza preavviso e ci troviamo a dover andare avanti da soli.
Pensiamo sempre di non farcela, perché per chi resta la vita fa schifo.
Ma chi è morto non vorrebbe mai vederci sprecare la nostra esistenza.
Il presente non può cambiare, pur tornando indietro nel tempo. Ma il futuro non lo conosce nessuno. È un regalo che dobbiamo scartare con coraggio e speranza.
Io non ho né l'uno né l'altra.
E se non fosse stato per Persona, oggi sarebbe stata un'altra giornata inutile. Ma anche senza caffetteria devo andare avanti.

Se il mondo finisse domani mi dispiacerebbe per i miei Nipotini e la mia famiglia.
Non certo per me stessa.
Anzi, mi sacrificherei volentieri.
Ma chi vorrebbe la mia vita per il mondo? Nessuno.

Ci sono sentimenti che andrebbero espressi a prescindere dal futuro.
Ed io non ho niente da rimpiangere. Ho dichiarato perfino il mio amore a chi dovevo. Ma non è andata bene. A me non va bene niente. Questa è la realtà. E ormai ho accettato anche questo.

Cinquant'anni fa moriva Dino Buzzati.
Ho iniziato il suo Il deserto dei Tartari e non ho molto da dirti per ora.
Oggi ricade anche un altro anniversario: quello della morte di Dostoevskij. E su di lui ho detto troppo e male. Ma non mi stancherò mai di lui.

Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata.

Lui è lo scrittore del mio cuore.

Buonanotte Bloggy.

giovedì 27 gennaio 2022

Giorno della Memoria

L'indifferenza è più colpevole della violenza stessa.
È l'apatia morale di chi si volta dall'altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo.
La memoria vale proprio come vaccino contro l'indifferenza.


Questo è un giorno in cui fermarsi è l'unica cosa giusta da fare.
Fermarsi a ricordare. Fermarsi a scuotere le coscienze, affinché gli orrori che si sono depositati tornino a galla. Non importa se ci sporchiamo l'anima, lì per lì, ma il torbido occorre per non dimenticare.
Quello che è stato fatto a sei milioni di persone è inaccettabile.
Quello che si continua a fare contro milioni di persone è imperdonabile.
Io ho molta paura della morte, e sono viva solo per questo.
Ma non posso fare a meno di chiedermi cosa abbiano provato nel loro ultimo istante di vita tutti quelli che hanno concepito la macchina dello sterminio. Si saranno pentiti? Saranno tornati umani? La banalità del male mi sconvolge ogni giorno, ma oggi di più. Sempre di più. Tutte le volte.

Oggi parlando con Cugy, il discorso è volato a Nonna.
Ho imparato solo ultimamente ad accettarne la scomparsa.
Ma non posso accettare che non ci sia più.
Non ci credo che una donna che ha vissuto, cantato, sorriso come faceva lei, non ci sia più. Che la morte cancelli un'esistenza simile.
Lei occupava uno spazio. Non posso immaginare che ci sia qualcun altro ora ad occuparlo. Altri atomi. Altri individui.
Dov'è Nonna? Dove sono quei sei milioni di persone?
Io ho bisogno di saperlo.

Quando ero bambina proprio non riuscivo ad attaccare le figurine sugli album!
Niente da fare! Mi venivano tutte storte!
Ricordo la cornice che indicava i margini che avrei dovuto far combaciare con la figurina.
Ma quel rettangolo proprio non ne voleva sapere di coincidere con quello disegnato sull'album.
Ecco penso che sia la stessa cosa nel mondo reale.
Il posto che occupiamo noi non può essere occupato da altri.
Ognuno di noi lascia un'impronta nell'universo.
E alcuni riescono a vederla anche dopo la nostra partenza.
Ma al tavolino occupato da me e Cugina non si è potuto sedere nessun'altro.
Un capello, un respiro sarà rimasto come un'ombra per sempre.
Nessun atomo al mondo potrà sedersi al posto di Nonna.
Nessuno potrà cancellare la vita di sei milioni di persone.

Non dimenticate.
Ricordate.
Anche se una morsa stringe il vostro stomaco, non distogliete lo sguardo.
MAI.

Scrive Liliana Segre: "Ci sono molti modi differenti di essere testimoni della Shoah!"
Ancora una volta voglio essere testimone di pace, sentinella della giustizia.
La politica di oggi mi fa ribrezzo. Le persone mi fanno paura. Sono perfino felice di non avere figli. Ma in cuor mio non abbandono mai la speranza di un miracolo, che le cose possano migliorare.
Anche se sembrano peggiorare.
La notte è sempre più buia poco prima dell'alba.
Mi auguro che l'alba arrivi presto.

mercoledì 26 gennaio 2022

Se i Gatti Scomparissero dal Mondo - Kawamura Genki

 Sono fatto di tutti gli innumerevoli, piccoli rimpianti
che hai seminato nel corso della vita. Rappresento il dubbio di come saresti diventato se a ogni bivio avessi deciso di imboccare e percorrere l'altra strada.
Ecco che cos'è il Diavolo.


Caro Bloggy,
dopo ventisei giorni posso dirti di aver fallito i miei buoni propositi del 2022. Non riesco a trovare una cosa bella da ricordare, da raccontare per ogni giorno vissuto.
Mi sento sola e inutile. Riesco a spegnermi soltanto quando leggo. Ma nel momento stesso in cui chiudo il libro, le brutte sensazioni riprendono il sopravvento. L'unica persona che mi è rimasta vicino è Cugina. Per il resto mi vergogno con tutto e con tutti.
Non sono riuscita nemmeno a scrivere l'elenco dei libri da leggere! Immagina che disastro!
Però penso che mi dedicherò ai romanzi lunghi. E per finire il mese in bellezza, mi dedicherò a romanzi brevi.

Dopo L'Idiota, mi sono tuffata in questo dolcissimo racconto di Kawamura Genki. Sembra di entrare in una fiaba surreale alla Ranocchio salva Tokyo. O di galleggiare in un sogno come ne La legge del sognatore. E poi ci sono gli animali, e il pensiero vola alla Gabbianella e al Gatto. Ho un debole per i gatti, so di non essere l'unica. Ma penso che in un certo senso tra me e loro ci sia un rapporto di reciproco rispetto.
Mi sto scoprendo innamorata dello stile pulito degli scrittori giapponesi. Da bambina sono cresciuta con i cartoni animati giapponesi, magari c'è stata una sorta di imprinting. Fatto sta che questo è un romanzo di 159 pagine che non lasci nemmeno un secondo per guardare l'orologio. E che credo rimanga addosso per tutta la vita.

Come cambierebbe il mondo? E come cambierebbe la mia vita?
Se io scomparissi dal mondo, intendo.

Almeno una volta ce lo siamo chiesti tutti!
Vedi Bloggy, io non avrei mai potuto scrivere questa bellissima favola.
A volte cerco di immaginare in che modo la mia vita attuale e passata, possa aver avuto qualche legame con vite altrui. Ma per quanto mi sforzi, non riesco a ricordare niente di così estremo da provocare un La vita è meravigliosa.
Se mi dicessero che sono prossima alla morte, penso che avrei terrore della morte, questo sì, almeno all'inizio, ma nulla più.
Mi rassegnerei serenamente al mio destino. La vivrei (buffo dire "vivrei la mia morte") come un momento di liberazione. Chi rimane piangerebbe un pochino e basta. Non ho salvato nessuno, non ho aiutato nessuno. E la mia assenza non farebbe rumore e non lascerebbe vuoti. Quindi... - Hakuna Matata - potrebbe essere la mia risposta.

Suppongo che diverse sarebbero le reazioni degli altri.
Ad esempio, in un primo momento, il nostro protagonista è sconcertato, quando scopre che la morte è vicina.
E il suo sconcerto è destinato ad aumentare, perché si ritroverà a parlare con Cavolo, il suo gatto e...il Diavolo.
Non con quello con le corna e il forcone, per carità!
Il Diavolo, quello con l'aspetto del nostro postino, ma con un carattere completamente diverso.

Sapere che la vita è agli sgoccioli, porta inevitabilmente a riflettere.
Riflettere su come gli altri ci hanno vissuto. Come ci hanno visto. Cosa abbiamo lasciato nei loro cuori, nelle vite di chi rimane.
E poi al contrario, cosa è rimasto nel nostro cuore, degli altri? Cosa ci portiamo?
Avevamo intenso nel modo giusto il mondo che ci circonda?
Cosa è stato veramente utile? Chi ha realmente vissuto con noi.
Si fanno bilanci, si tracciano linee.

A pensarci bene, ogni cosa si trovava in sottile equilibrio tra l'utile e il superfluo.

Ma forse è tardi per questo. Nella tomba non ci possiamo portare niente. Cala il sipario e si spengono le luci. Goodbye baby!
Un'altra lezione da ricordare: Per ottenere qualcosa, bisogna sacrificarne un'altra.
Onestamente credo di essermi persa. Nella vita ho sacrificato il divertimento, gli anni migliori, le uscite per ottenere dei risultati. Ho sacrificato i miei sogni per amore di altri. E non ne sono pentita.
Ma oggi? Mi ritrovo a volere delle cose che non posso ottenere, conquistare. Non dipende da me. Sono impotente. Ecco perché sono triste. Non serve fare sacrifici, è tutto inutile.
Non riesco nemmeno a ipotizzare una lista delle dieci cose da fare prima di morire.
Unica certezza: se il Diavolo fosse venuto da me, non avremmo scritto nemmeno una pagina di questo libro. Ma non posso dirti perché. Non voglio anticiparti nient'altro della trama.

Ultimo pensiero lo dedico come sempre a Persona, mio unico e infinito amore:

Parlavi sempre di tutto, di musica, di romanzi...ogni volta che parlavi, avevo l'impressione che il mondo cambiasse, adoravo, davvero, quando mi parlavi così. Anche se di persona non dicevi mezza parola.


Kawamura Genki è uno scrittore giapponese, nato nel 1979. Ha un viso simpatico. Sembra un ragazzino e nelle foto in cui accenna un sorriso, strappa un sorriso anche a chi lo guarda.
Un appassionato di film. È sceneggiatore e regista. Sembra una persona timida e schiva.
Sospetto che il suo libro abbia qualcosa di autobiografico.
Le persone sono tutte uniche e speciali.
Ma ho sentito una particolare affinità con questo ragazzo del '79.

Dopo la scorpacciata delle tante parole di Dostoevskij, lo stile pulito e veloce di Kawamura Genki mi è sembrato un sorso di acqua fresca.
Poche parole molto profonde.
In modo diverso, con lingue diverse, scrittori di epoche e terre distanti si sono interrogati sul significato della vita.
Credo sia questo che distingue un buon libro da altro: la capacità di far nascere delle domande e delle emozioni, in chi legge.

Ciao Bloggy,

buonanotte.





martedì 25 gennaio 2022

Un giorno di Gennaio

Chiudete a doppia mandata le vostre biblioteche, se volete;
ma non c'è nessun cancello, nessun lucchetto, nessun catenaccio che potete mettere alla libertà della mia mente.


A volte dicono che il destino dell'uomo e della donna sia scritto nelle stelle. E che la vita stessa sia influenzata dagli astri che hanno assistito alla nostra nascita.
Non sono una che ama gli oroscopi.
C'è stato un periodo in cui avvertivo le vibrazioni celesti e allora studiavo le caratteristiche dei segni, cercavo significati e simboli da rilevare e cose simili. Poi ho smesso.
Oggi mi diverte scoprire, che scrittori famosi condividono il giorno del loro compleanno.
Sorvolando sul fatto che tra undici mesi sarà Natale, oggi ricordo, è il compleanno di Virginia Woolf e di Alessandro Baricco.
Naturalmente non è la data del proprio genetliaco che determina la capacità di scrittura, ma ammetterai che è quantomeno incoraggiante! Nasci il 25 gennaio? Devi diventare scrittore! Lo vogliono le stelle!

Caro Bloggy,
ero in libreria nel pomeriggio e speravo di comprare un bel libro nuovo, ma i titoli presenti di Virginia li avevo già letti e di Alessandro non sapevo cosa scegliere. Ho chiesto consiglio, ma mi è arrivato dopo tre ore. Così ho scoperto che se dai per scontato che uno abbia letto Oceano mare, i successivi da consigliare sono Emmaus e I Barbari.
Consiglierei anche Omero-Iliade e Questa Storia.
Di Virginia invece, devi leggere Una Stanza Tutta Per Sé e Orlando.

Caro Bloggy,
ho letto che per scrivere ci vuole impegno. Bisogna farlo anche se non si è ispirati. Anche se non si sa cosa scrivere. E allora oggi ci riprovo.
Provo a dedicare tempo a questa mia parte inespressa e sconosciuta a tutti.
Sai, sto cercando di trovare una ragione per vivere e per andare a dormire con la sensazione di aver scoperto una scintilla di luce nella mia giornata.
Della giornata di oggi quindi salvo i consigli letterari di Persona e la definizione che mi sono data dell'amore.
Già, stamattina annegavo nella tristezza e mi sono chiesta perché.
Naturalmente mi sono detta che anche se mi amasse, la mia tristezza non andrebbe via. Perché è di altra origine. Ma il suo amore aiuterebbe. Sì certo. Ma non esiste e allora, mi sono detta, "liberati da queste catene".
Ma che sciocchezza! - ho replicato a me stessa - Io sono libera. L'amore stesso ci rende liberi! Liberi di scegliere la stessa persona ogni giorno, ogni volta, ancora ancora e ancora.

Ecco.
Anche se non mi ami, ti amo.
Non c'è misura nell'amore.
E ciò che di esso ammiro è che non si aspetta mai nulla in cambio.
Amore è questo: essere se stessi, dimenticandosene.
Amare senza cercare niente. Ardere senza consumare.

lunedì 24 gennaio 2022

L'idiota - Fedor Dostoevskij

Lo avevano ricoverato per curarlo della sua follia,
ma secondo me non era pazzo,
aveva soltanto terribilmente sofferto:
in ciò consisteva tutta la sua malattia.


Caro Bloggy,
da quanto tempo non ti scrivo. Come stai? Io male, come sempre, ma mutata.
Questa pausa mi è servita. Finalmente sono tornata a leggere con passione e avidamente. Sabato ho fatto le ore piccole per arrivare alle ultime pagine e sono rimasta in silenzio, al buio, lasciando che si spegnessero nella mia mente gli ultimi echi di questa lunga narrazione. Aspettando che le vibrazioni scaturite nel mio cuore, si smorzassero. Consentendo alle emozioni provate di trovare un posto nella mia anima.
In dieci giorni di lettura ho lasciato che l'Idiota entrasse in me, e ripulisse ogni mio pensiero. Che mi svuotasse. Per poi riempirmi con qualcosa di nuovo.
Non so dirti quanto durerà il suo benefico effetto, ma posso dirti che è stato un viaggio coinvolgente e che rafforza il mio amore nei confronti di uno scrittore geniale e unico.

Non userò mai più la parola "idiota" per insultare. E quando distrattamente (perché lo so che capiterà ancora), mi definirò così, una piccola parte della mia anima sorriderà.
Il principe Lev Nikolaevič Myškin è forse, tra i personaggi letterari più belli che io abbia mai incontrato.
Dostoevskij stesso dirà di lui che è una specie di Cristo, l'uomo buono per eccellenza.
E lo è veramente! È così buono che mi ha sconvolto e portato a riconsiderare tutta la mia esistenza. È così buono che in futuro cercherò di ispirarmi a lui nel mio agire.
Negli ultimi anni mi sono costretta a diventare dura, cinica, distaccata e menefreghista.
Non fraintendermi, non intendo tornare indietro, ma come il Principe, tornerò a guardare il prossimo come un essere dotato di una luce interiore.
Hai accolto così tante volte le mie lamentele che non ti sarà difficile ricordare quanto sia delusa dal comportamento delle persone.
Quanto sia stanca e ormai indifferente, alle loro sorti.
L'incontro col Principe mi obbliga a cambiare prospettiva, a guardare il mondo anche con gli occhi degli altri.
Non assicuro che la cosa possa aiutarmi a provare nuovamente empatia per il prossimo, ma sicuramente mi offrirà nuovi spunti di riflessione.

Avevo già Cristo, perché non poteva bastarmi? Perché Gesù è morto come uomo ed è risorto come Dio. Invece il Principe è umano in ogni suo atomo e come tale fallisce, si perde. Ma se è stato capace lui di farlo, allora possiamo provarci tutti.

Si usa dire di una persona buona, che è "scema". Proprio perché in questo tempo sono osannati i furbi, i ladri, i balordi, i cafoni, i volgari.
Invece quello che tutti chiamano "idiota", si dimostra essere il più intelligente di tutti.
Il più acuto osservatore. Il più profondo pensatore. E naturalmente perde.
Non può vincere uno che ama, che mette il prossimo davanti a tutto, che vuole aiutare tutti.
Non può che perdere e perdersi.

Questa è la lezione che mi sento di imparare da questo bellissimo romanzo: sono un essere umano, come tale sono destinato al fallimento, ma non è questo il punto. Il punto è vivere.

Quello che importa è la vita, la vita soltanto - il cammino che si fa per scoprirla, ininterrotto ed eterno, e non la scoperta in sé!

Un ultimo pensiero; quando si parla de L'Idiota si evocano una frase e un quadro.
La frase, l'avrebbe detta il Principe ed è Ippolit a ricordarla: "È vero, principe, che una volta avete detto che ‘la bellezza salverà il mondo’?".
Il quadro invece, è il Cristo deposto di Hans Holbein il giovane.
Sia la frase sia il quadro impongono una riflessione profonda e intima.

Difficile in realtà la traduzione dal russo. Mondo e Pace si dicono con la stessa parola.
E questa bellezza cos'è? Quella dei volti delle donne protagoniste? 
Il bene, che inevitabilmente associamo al bello?
Non ha risposto nessuno, non intendo farlo io.
Però mi piace pensare che il Mondo debba salvare la Bellezza e tutelarla. La bellezza del cuore, dello spirito. E che l'uno potrà sopravvivere grazie all'altro. Il mondo ha bisogno della bellezza, la bellezza del mondo.
In tanti ne hanno parlato ed io non sono nessuno per aggiungere sciocchezze.
Invito infine, a contemplare il quadro. Ha ragione Dostoevskij: si può perdere la fede guardando questo Cristo. Come si può pensare che ci sia qualcosa dopo una simile sofferenza? Sofferenza che permane, dolore che aleggia su quel corpo abbandonato dalla vita.
La fede è un mistero insondabile.
Ognuno nel silenzio del proprio cuore lo contempla.

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domenica 9 gennaio 2022

Il castello errante di Howl - film d'animazione

Howl: Ma che baccano, che cosa c'è da schiamazzare? Ah! Ma è terribile, ho il corpo che sembra un sasso!
Sophie: Proprio così. L'animo ha il suo peso.
Howl: Sophie, i tuoi capelli si sono tinti della luce delle stelle! Che splendore!
Sophie: Howl, ti amo tanto, che gioia!


Quando chiamano maestro dell'animazione uno come Hayao Miyazaki sanno di cosa parlano. Magia pura. A partire dal romanzo fantasy della britannica Diana Wynne Jones, scorrono davanti ai nostri occhi delle immagini di pura bellezza e dolcezza.
Una vera nenia per l'anima. Non ho pensato a niente. Guardavo imbambolata. Ridevo e sospiravo. Naturalmente una storia che ha il lieto fine, dove guerra e magia si intrecciano insieme in un unico intreccio. E dove alla fine trionfano la gentilezza e l'amore.

Caro Bloggy,
sto cercando di trovare una cosa bella da ricordare per ogni giorno che vivrò di questo 2022.
E la visione di questo film è sicuramente da inserire nelle cose belle e indimenticabili.
Avevo paura di fallire, sai giornata in famiglia. Ma è andata bene, anzi, ho respirato quell'atmosfera natalizia che non ero riuscita a vivere il 25 dicembre.
Colpa mia, naturalmente.

Mentre ti scrivo avverto una certa serenità mista a rassegnazione.
Penso che se PA sta bene, allora non ho di che rammaricarmi.
Quindi caro Bloggy, basta parlarne. 
Sai come mi sento. E cosa provo. Inutile assillarti.
Domani inizia la nuova ennesima settimana. Spero di riuscire ad alzarmi.
Ho deciso di elaborare una lista libri per il 2022, mi sono fatta guidare da un'idea che ho trovato in rete. Un autore per ogni lettera dell'alfabeto. Inizierò dalla "D" di Dostoevskij.
Mi aspettano 905 pagine. Ma non ti lascio anticipazioni.
Magari non scriverò nei prossimi giorni. Così per non intossicarti.

Buonanotte Bloggy

sabato 8 gennaio 2022

Ogni Giorno ha il suo Male - Antonio Fusco

 Ognuno vive immenso nel proprio microcosmo.
Impegnato su importanti progetti, con tante cose urgenti da fare.
Mentre la vita scorre via senza che ce ne accorgiamo.

Ciao Bloggy,
come vedi sto affrontando il mio dolore leggendo.
Non ho un piano, per il momento. Leggo. (Scusa Eco.)
Però cercherò in rete "le sfide di lettura", così da darmi uno scopo. Perché sono tornata indietro a quattro mesi fa, a quando non riuscivo ad alzarmi da letto. 
Mi sento inutile. Completamente inutile. E senza PA non ha senso per me migliorarmi, desiderare di essere migliore.
Tornando a oggi, questo libro l'ho preso in prestito.
Reggiti forte: è un giallo. Sai che a me non piacciono le indagini. Ma devo dire che questo noir mi è piaciuto.
Ha una scrittura pulita, asettica. Oserei dire essenziale. Non ci sono complicazioni psicologiche. Non ci sono grandi descrizioni di ambienti o paesaggi. Non hai difficoltà ad ambientarti. E sinceramente volevo conoscere il finale. Il finale però mi è sembrato un po' stringato. Nessun colpo di scena finale. Diciamo che è senza lode e senza infamia.
Il protagonista non è male. Sembra proprio un brav'uomo Tommaso Casabona, il nostro timido e riservato commissario. Che tratta umanamente gli uomini della sua squadra, ha a cuore la sua famiglia, e il suo lavoro.
Eppure...manca qualcosa.
Va detto che è il primo romanzo scritto da Fusco. Forse nelle altre indagini riusciremo a capire meglio il carattere del nostro commissario e della sua squadra.

Curiosità: nel 1894 nasceva padre Massimiliano Kolbe. Venerato dalla chiesa cattolica come santo; si offrì volontario per morire al posto di un padre di famiglia mentre erano prigionieri nel campo di sterminio di Auschwitz, durante la seconda guerra mondiale.
Questo episodio della sua storia lo ritroviamo nel libro di oggi.
Le coincidenze per me non esistono. Dovevo leggere questo libro e ricordare il sacrificio di San Massimiliano Maria Kolbe.
Gennaio è il mese della memoria, credo non ci sia altro da aggiungere.

L'odio non è forza creativa. Solo l'amore è forza creativa!


p.s. Caro Bloggy, ultimamente ti scrivo senza cuore.
Scusami; mi sto smarrendo. Sento la mia anima sempre più lontana da me. Come se avessi solo un corpo, capace di accorgersi della variazione di temperatura all'esterno, ma ignorante di quello che accade al suo interno.
Per esempio: mi sono resa conto di non averti raccontato le due cose più belle del libro.

E qui rischiamo L'ANTICIPAZIONE scomoda che potrebbe rovinare la lettura.

La prima riguarda la presenza della musica. Non è come in Murakami. Ma You must believe in spring di Bill Evans e Tony Bennett merita almeno una menzione. Insieme con Riders on the Storm dei The Doors.

La seconda riguarda la scrittura e i criteri da rispettare nello svolgimento di una composizione letteraria.
Ho sempre pensato che i giornalisti inglesi con la regola delle 5 W fossero dei geni! Ma mi sbagliavo. Gli inglesi saranno geniali per altro. Ma le 5 W le hanno traslate dal mondo latino. Cicerone per l'esattezza.
Fosco qui, mi fa un regalo: un libro nel libro, la mia passione. Lascia una piccola traccia che ci porterà a Tomaso d'Aquino (colui che rese ateo Umberto Eco, altra coincidenza oggi) e la sua Summa Theologiae.
Il particolar modo ci accompagna ad analizzare la parte I, sezione II, quaestio settima, articolo terzo: Respondeo dicendum quod Tullius, in sua rhetorica, assignat septem circumstantias, quae hoc versu continentur, quis, quid, ubi, quibus auxiliis, cur, quomodo, quando. Considerandum est enim in actibus quis fecit, quibus auxiliis vel instrumentis fecerit, quid fecerit, ubi fecerit, cur fecerit, quomodo fecerit, et quando fecerit.

Che tradotto sarebbe: Cicerone nella sua Retorica enumera sette circostanze, contenute nel verso: quis, quid, ubi, quibus, auxiliis, cur, quomodo, quando.
"Chi, che cosa, dove, con quali mezzi, perché, in che modo, quando".
E difatti dobbiamo considerare, nelle varie azioni, chi le compie, con quali mezzi o strumenti le compie, che cosa ha compiuto, dove, perché e quando lo compie.

Grazie Padre Masseo!

A noi non resta che scrivere...

venerdì 7 gennaio 2022

Le parole sono importanti - Marco Balzano

 Dentro l'uomo c'è la terra,
dentro il niente la mancanza della cosa,
se non c'è nessuno non vi è presenza umana...


Sono pronta per andare a dormire. È la mia unica fonte di soddisfazione. Prima però ti voglio parlare di questo amico. Lo avevo completamente dimenticato. L'ho comprato qualche giorno dopo Natale. E lo avevo letteralmente sepolto tra altri libri sulla mia scrivania.
Oggi l'ho guardato per caso e ho iniziato a leggerlo in modo superficiale. Sai com'è? Devi far scorrere dieci minuti e allora leggi la quarta di copertina, poi le note, i ringraziamenti. E all'improvviso ti ritrovi a volare da una pagina all'altra. La cosa strana è che ho avuto la sensazione di averlo già letto, ma se non vi è traccia qui, be' allora deve essere proprio il rigurgito di un'altra vita.
Marco Bolzano è un professore milanese, quasi mio coetaneo, che come altri suoi colleghi si è cimentato con la scrittura in modo molto brillante. Un libro decisamente accattivante. L'etimologia mi ha sempre affascinato e credo che a tutti incuriosisca scoprire che le parole hanno una vita autonoma, un'evoluzione, un'anima.
Ne sceglie dieci: divertente - confine - felicità - social - memoria - scuola - contento - fiducia - parola - resistenza.
Dieci parole divise in dieci capitoli. Dieci porte che spalancano davanti a noi un mondo meraviglioso e articolato.
Pensare che le parole sono ferme, statiche, passive è un errore grave.
Una lettura super consigliata, e relativamente nuova. Questo libro è stato pubblicato nel 2019. E penso che possa piacere a tutti quelli che amano leggere.

Mi sono sentita rimproverare da Leopardi:

Il suo è un pessimismo agonistico perché, anche di fronte al male, l'uomo deve rigettare il suicidio e mantenere - come il poeta canta in una delle sue ultime poesie - la dignità della ginestra, che resta dritta fino al momento in cui la forza impari della lava piegherà il suo capo innocente.
Non possiamo vivere felici, ma scegliere di non vivere è rassegnarsi al male, è far soffrire chi ci ama.

Immagina la mia sorpresa nel leggere queste parole.
Leopardi aveva ragione.
In tanti hanno disquisito su cosa sia la felicità, e non sarò certo io dal basso della mia condizione, quella che potrà sciogliere la questione.
Eppure se essa è irraggiungibile, rassegnarsi a non rincorrerla è un fallimento peggiore.
Siamo portati a desiderare, siamo destinati ad avvertire la mancanza delle stelle.
Siamo destinati a desiderare ciò che non possiamo avere: la felicità, e nel mio caso, l'amore.

Caro Bloggy,
oggi riesco a raccontare la differenza tra memoria e ricordo. Riesco a capire come una parola abbia senso se disegna una parabola che ci unisce a qualcun altro.
Oggi mi sento sola e chiusa in me stessa.

giovedì 6 gennaio 2022

2021 parte III (ultima)

Io vorrei che gli italiani sapessero che non è vero che i siciliani sono mafiosi.
I siciliani lottano da secoli contro la mafia.
I mafiosi stanno in parlamento, i mafiosi sono ministri, i mafiosi sono banchieri, sono quelli che in questo momento sono al vertice della nazione.

Pippo Fava moriva il 5 gennaio del 1984, ucciso dalla mafia. Ucciso dal sistema che elimina chi cerca di incepparlo. Non bisogna dimenticare queste persone. Quest'anno ricorre il trentesimo anniversario dell'assassinio dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Ecco, vorrei che non dimenticassimo mai nessuno.

A volte mi chiedo: cosa ci facciamo su questo pianeta? Un incontro con gli amici fa scorrere il tempo in modo spensierato. Ma è questo che facciamo? Fare scorrere il tempo?
La mia risposta è sempre una: amore.
Siamo qui per amore e per ricercare amore, per seminare amore.
Anche le stelle tentano di avvicinarsi, di non rimanere sole.
Contraendosi, non si fanno spazio, si allontanano.
Lo spazio infatti aumenta e ciò crea distanza.
Povere stelle.
(Non so da dove mi sia uscita questa!)

Va bene 2021 a noi due.
Ultimo post per te.
Caro Bloggy scusami, sono tre giorni che rincorro questo 2021, ma è diventata una sfida per me. E poi mi distrae. Perché in queste ore non faccio altro che pensare: "Vorrei non averlo mai incontrato, vorrei non aver mai aperto quel profilo, vorrei non provare quello provo per lui!"

80) Poesie d'amore - Nazim Hikmet
Che sta facendo adesso adesso, in questo momento? è a casa? per la strada? al lavoro? in piedi? sdraiata? forse sta alzando il braccio?
amor mio come appare in quel momento il polso bianco e rotondo

81) Tenera è la notte - Francis Scott Fitzgerard
Non ti chiedo di amarmi sempre così ma ti chiedo di ricordartelo. Da qualche parte dentro di me ci sarà sempre la persona che sono stasera.

82) Anch'io ho conosciuto l'amore - Boris Pasternak
è banale la persona amore, hai ragione. Mi inventerò una parolina diversa. Per te il mondo intero, tutto il dizionario sono pronto a ribattezzare.

83) Tutti i nomi - José Saramago
ho sentito come uno choc all'anima

84) Le braci - Sàandor Màrai
la passione non si piega alle leggi della ragione, non si cura minimamente di quello che riceverà in cambio, vuole esprimersi fino in fondo, imporre la sua volontà anche se in cambio non ottiene altro che sentimenti mansueti, amicizia e indulgenza.

85) Ingredienti per una vita di formidabili passioni - Luis Sepulveda
tutta la mia vita, tutto quello che ho fatto, tutto quello che ho scritto e che scriverò, è segnato dal sogno e dal desiderio che mi ha trasmesso quell'uccello pazzo che gira le viti del mondo.

86) Un giorno questo dolore ti sarà utile - Peter Cameron
Volevo solo un posto dove stare da solo.

87) Peanuts
sono stanco di essere un tira e molla!

88) Poesie - Saffo
...sinceramente vorrei essere morta.

89) Haiku
in questo mondo
contempliamo i fiori;
sotto, l'inferno

90) La bella estate - Cesare Pavese
Non bisogna conoscersi per volersi bene

91) Lettere a Milena - Franz Kafka
amore è il fatto che tu sei per me il coltello col quale frugo dentro me stesso

92) Verrà la morte e avrà i tuoi occhi - Cesare Pavese
Per tutti la morte ha uno sguardo
verrà la morte e avrà i tuoi occhi
sarà come smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, come ascoltare un labbro chiuso.
Scenderemo nel gorgo muti.

93) Il racconto dell'isola sconosciuta - José Saramago
Tutte le isole, anche quelle conosciute, sono sconosciute finché non vi si sbarca.

94) Il libro della gentilezza Volume II
Non ho più nulla, a parte i miei 42 anni, che poi non sono mica miei neanche loro.

95) La ICS - Oriana Fiumicino
Io e la nonna siamo sospese su un filo di memoria. Funambole su righe di parole che tracciano la strada di una vita intera.

96) Le piccole virtù - Natalia Ginzburg
Lui non migliora in me, l'irresolutezza, l'incertezza in ogni azione, il senso di colpa. Usa ridere e canzonarmi per ogni mia minima azione.

97) Fiabe lunghe un sorriso - Gianni Rodari
il cimitero delle virgole

98) La mite - F. Dostoevskij
Le persone buone e miti non restano a lungo e pur non aprendosi mai del tutto, è come se non fossero in grado di sottrarsi alla conversazione

99) Il prigioniero del cielo - Carlos Ruiz Zafòn
In questa vita si perdona tutto tranne dire la verità.

100) Lettere 1845 1886 - Emily Dickinson
Lui mi ha formato il cuore. Poco per volta è diventato più grande di me.

101) Rimbaud
Il cielo è bello, bello come un angelo, onda e azzurro sono una sola cosa

102) La vita è una guerra ripetuta ogni giorno - Oriana Fallaci
- Tu non parti!
- Non parto?!
- No. Non parti.

103) L'ultimo ospite - Paola Barbato
Era innamorata di lui sempre come il primo istante

104) L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello - Oliver Sacks

105) Quel che resta del giorno - Ishiguro
adesso mi accorgo che non mi è rimasto molto altro da dare

106) Il grande gigante gentile - Roald Dahl
L'Ora delle Ombre, qualcuno le aveva confidato un giorno, è quel particolare momento a metà della notte quando piccoli e grandi sono profondamente addormentati; è allora che tutti gli esseri oscuri escono all'aperto e tengono il mondo in loro possesso.

107) L'arte di ascoltare e di tacere - Plutarco
il primo passo per vivere bene è saper bene ascoltare.

108) Natura - 
Ogni difficoltà è un'occasione che parte con sé dei cambiamenti, bisogna saperli cogliere.

109) Nemesi - Philip Roth
Non è questione di fare... è questione di esserci.

110) Il tempo di tornare a casa - Matteo Bussola
Ci sono persone che passano la maggior parte della vita ad aspettare. Aspettano l'amore giusto, il momento adatto, il mantenimento di una promessa, la conclusione di una sofferenza, la rimarginazione di una ferita. Attendono che qualcuno finalmente le veda. Poi un giorno, senza preavviso, si alzano in piedi tra la folla e decidono che è ora.

111) Niente - Janne Teller
Non c'è niente che abbia senso, è tanto tempo che lo so. Perciò non vale la pena fare niente, lo vedo solo adesso.

112) Reduce - Giovanni Lindo Ferretti
Perso il senso dell'amore.

113) Cento poesie d'amore a Ladyhawke - Michele Mari
Ci si illude che scriversi sia pur sempre un modo di fare l'amore

114) Le sei storie di Natale

115) Lettere da Babbo Natale - JRR Tolkien
Mie cari ragazzi quest'anno tremo più del solito.

116) Buon Natale - Louisa May Alcott

117) Il bambino, la talpa, la volpe e il cavallo - Charlie Mackesy
L'amore non ti chiede di essere straordinario.

118) Toys

119) Cento pagine d'amore

120) Basta un caffè per essere felici - T. Kawaguchi
una patina sognante di antico

121) Questo immenso non sapere - Candiani
Io non so piangere. La fortuna si alleggerisce con la gratitudine.

122) Finché il caffè è caldo - T. Kawaguchi
La primavera si nasconde tra pieghe dell'inverno.

Addio 2021. Mi hai fatto leggere dei libri meravigliosi. Una sfida strana. Mi sono presa un po' in giro. Ma mi sono anche divertita.
Mi sono arricchita di pensieri e storie. Ho camminato nell'antica Grecia e sulle sponde di un lago inventato. Ho visto Persona e abbracciato Nonna.
Non credo riuscirò a rivivere queste sensazioni. Devo andare avanti.
Spero che il 2022 sia migliore. Tutto qui.

Arriva la Befana, zitti tutti.



mercoledì 5 gennaio 2022

Umberto Eco: novant'anni

Il mondo possibile della narrativa
è l’unico universo in cui noi possiamo essere assolutamente sicuri di qualcosa,
e che ci fornisce una idea molto forte di Verità.

Oggi Umberto Eco avrebbe compiuto novant'anni.
Uno scrittore per me difficile da leggere, che ha lasciato un patrimonio letterario importante e un'eredità morale a cui ambire.
Mi piace tanto quel suo modo di scrivere ironico e con sempre illuminati riferimenti letterari. L'ho immaginato come un tutore della semantica, un protettore della letteratura.
E al suo cospetto, ho visto tanti diventare nani.
Il Nome della Rosa fu il suo romanzo di esordio. Penso non serva aggiungere altro.
Un grande scrittore che parlava dello scrivere così:

Come scrivere bene
Ho trovato su Internet una serie di istruzioni su come scrivere bene
Le faccio mie, con qualche variazione, perché penso che possano essere utili a molti, specie a coloro che frequentano le scuole di scrittura.

1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.
8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.
9. Non generalizzare mai.
10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu”.
12. I paragoni sono come le frasi fatte.
13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
15. Sii sempre più o meno specifico.
16. L'iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.
17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
19. Metti, le virgole, al posto giusto.
20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all'espressione dialettale: peso el tacòn del buso.
22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe - o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento - affinché il tuo discorso non contribuisca a quell'inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.
31. All'inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.
33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
34. Non andare troppo sovente a capo.
Almeno, non quando non serve.
35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
38. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differenza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica - eccedano comunque le competente cognitive del destinatario.
39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
40. Una frase compiuta deve avere.


Penso che sia stato un genio della letteratura.
Scrivere e parlare non sono azioni facili. Tradurre il proprio pensiero, i propri sentimenti in parole regolate da leggi e schemi è arduo. Ma non ci sono alternative: bisogna comunicare. Credo sia fondamentale per la sopravvivenza dell'Anima.
In questo nuovo anno sto cercando di spogliarmi di impalcature che non mi appartengono, o non mi appartengono più. Anche nel modo di esprimermi voglio tornare a quella che ero.
Sono stati anni difficili e pieni di tormento. Mi sono smarrita. Voglio ritrovarmi.
Faccio di ogni giorno un'esperienza.

Buon compleanno Umberto Eco.
La tecnologia di cui avevi intuito il potenziale e l'importanza, ci ha semplificato notevolmente la vita. Ma ci ha anche inaridito. Mentre ci scriviamo ogni giorno non riusciamo a costruire mondi, semmai li distruggiamo. Gentilezza ed eleganza sono obsolete: nei modi, nel parlare, nei rapporti.
Chissà cosa avresti scritto in merito. 

martedì 4 gennaio 2022

2021 PARTE SECONDA

L'amore, come la morte, non evita nessuno,
ma arriva a ciascuno in modi e tempi specifici per ciascuno.
(Jacob Grimm)


Caro Bloggy,
non so come spiegartelo ma non voglio lasciare andare la magia del Natale. Quest'anno si è risvegliata proprio in ritardo, ma da quando è nato Gesù Bambino, nell'istante in cui quella grotta si è riempita con la sua presenza, qualcosa è nato pure in me. E mi ci sto attaccando con tutte le mie poche forze.
Oggi ho rivisto S. dopo tanto tempo.
E mentre parlavamo pensavo: "Devo tornare ad essere quella che ero una volta."
Conosci il personaggio di Melania in Via Col Vento? Ecco oggi, che sono una persona adulta, ti dico che voglio essere come lei: BUONA! Sempre pronta a vedere il buono negli altri. Mi sono amareggiata la vita per troppo tempo, e ora di finirla. Negli ultimi cinque anni mi sono intristita, rinsecchita, involuta, contorta verso l'interno, verso me stessa, come un albero spettrale (per usare un'espressione di PiccoloPiccoloPrincipe). Hai presente no? Gli alberi delle case infestate, dei cimiteri di Halloween? Sono spogli, secchi, morti e contorti, cavi all'interno.
Va detto che Maurice, il padre di Belle, scelse il percorso con gli alberi spettrali, arrivò al castello della Bestia e dette vita ad una delle storie più belle che la Disney abbia mai realizzato. Ma per l'appunto, è un'altra storia.
Voglio diventare un albero migliore.

Torno al 2021, pronto:

41) A riveder le stelle - Aldo Cazzullo
Siamo ormai disabituati al "per sempre", rassegnati all'idea che tutto finisca: amori, matrimoni, lavori, amicizie.

42) The skin I'm in - Sharon Flake
Cerco di tenermi alla larga da lui. Non voglio dimenticare.

43) Storia di una balena bianca raccontata da lei stessa- Luis Sepùlveda
Il tempo passa, tra sogni di paradisi per balene e il pericolo degli esseri umani sempre più numerosi.

44) L'arte di essere fragili - Alessandro d'Avenia
Le cose assumono contorni indefiniti e quindi vibrano, come accade con le stelle, per te sempre vaghe, cioè belle perché distanti. In un attimo si potrebbe perderle, e in quello stesso attimo si comincia a desiderarle, a immaginarle, a progettare come raggiungerle, a sperare. Ogni cosa per te è anche contemporaneamente la sua possibile perdita.

45) L'isola dei giocattoli perduti - Cynthia Voigt
Sono come le voci di un sogno di cui ci si ricorda.

46) Donne che corrono coi lupi - Clarissa Pinkola Estés
Usate il vostro amore e i buoni istinti per sapere quando ringhiare, assalire, colpire violentemente, quando uccidere, ritirarsi, latrare fino all'alba.

47) La follia che è anche in noi - Eugenio Borgna
La follia, la sofferenza psichica che la nutre, è una esperienza umana, che fa parte della vita, della vita di ciascuno di noi, e che si comprende nella sua natura più profonda.

48) Fiabe per i più piccini - Italo Calvino
Io credo questo: le fiabe sono vere.

49) Ultimo viene il corvo - Italo Calvino
Da tempo non compro più libri: ho lasciato perdere troppe cose che mi interessavano e se mi ci rimettessi vorrei leggere tutto e non ne ho voglia.

50) Il tamburo di latta - Gunter Grass
perché l'amore non conosce ore, e la speranza è senza fine, e la fede non conosce limiti, solo il sapere e il non sapere sono legati a tempi e limiti.

51) Sostiene Pereira - Antonio Tabucchi
In che modo vivo? E gli venne la bizzarra idea che lui, forse, non viveva, ma era come fosse già morto.

52) La favola di Amore e Psiche - Apuleio
Ti amo,
ti amo alla follia, non importa chi sei
ti amo più della mia stessa vita.

53) Cipì - Mario Lodi
Sono in mezzo a tante cose belle, eppure mi sento tanto sola...

54) Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico - Luis Sepùlveda
Come ci insegna la vita non è giusto che una persona sia padrona di un'altra persona o di un animale.

55) Indomabile - Alex Hennig von Lange
Non voleva affezionarsi. L'affetto produceva soltanto una situazione insostenibile dopo l'altra, destinate immancabilmente a sfociare nella disperazione.

56) Poesie - Jorge Luis Borges
Libero dalla memoria e dalla speranza, illimitato, astratto, quasi futuro, il morto non è un morto: è la morte.

57) Finzioni - J.L: Borges
Il presente è indefinito, il futuro non ha realtà se non come speranza presente, il passato non ha realtà se non come un ricordo presente.

58) Fotogrammi dell'anima - Massimo Bisotti
Se tu ami desideri che una persona sia felice, non ne hai bisogno, la scegli e lei ti sceglie, ogni giorno, ogni momento, ogni attimo.

59) I demoni - Fedor Dostoevskij
Aveva saputo toccare nel cuore del suo amico le corde più profonde e suscitare in lui una prima, ancora indefinita sensazione di quella eterna sacra malinconia che certe anime elette, gustatela e conosciutala una volta, non muterebbero poi mai più in una soddisfazione a buon mercato.

60) Le donne di Dante - Marco Santagata
Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia quant'ella altrui saluta

61) Per te amore mio - Jac ques Preveri
E poi sono andato al mercato degli schiavi. E t'ho cercata ma non ti ho trovata amore mio.

62) Piranesi - Susanna Clarke
Un sacco di persone scomparse sbucano fuori nelle località di mare.

63) L'Aleph - Borges
vidi contemporaneamente ogni lettera di ogni pagina vidi insieme il giorno e la notte di quel giorno

64) Tufo - Erri De Luca
Si diventa altra persona per fallimento di serbarsi fedeli, più che per volontà di crescita e cambiamento.

65) Dialoghi con Leucò - Cesare Pavese
E i discorsi più veri sono quelli che facciamo per caso, tra sconosciuti.

66) Lettera a chi non c'era - Franco Arminio
Un giorno tremò anche il cielo immaginate un arcobaleno tenuto insieme da due rondini

67) Palomar - Italo Calvino
La strada che gli resta aperta è questa: si dedicherà d'ora in poi alla conoscenza di se stesso, esplorerà la propria geografia interiore, traccerà il diagramma dei moti del suo animo, ne riceverà le formule e i teoremi, punterà il suo telescopio sulle orbite tracciate del corso della sua vita anziché su quelle delle costellazioni.

68) Teresa degli oracoli - Arianna Cecconi
I balinesi chiamano Kumpi sia la nipote sia la nonna, le due vivono dentro la stessa parola.
Quando la nonna muore, la nipote resta viva ma le manca un pezzo.


69) Lord Byron

70) Kafka e la bambola viaggiatrice - Jordi Sienai Fabra
Vivere significa andare sempre avanti, approfittare di ogni minuto, di ogni occasione e di ogni necessità.

71) Gli Amori difficili - Italo Calvino
La felicità era uno stato sospeso, da vivere trattenendo il fiato.

72) Il castello dei destini incrociati - Italo Calvino
D'ogni avvenire sembravamo svuotati, sospesi in un viaggio né terminato né da terminare.

73) Orlando - Virginia Woolf
Egli anelava a qualchecosa cui ormeggiare il suo fluttuante cuore.

74) L'Italia profonda - Franco Arminio/ Lindo Ferretti
L'Appennino è un rosario di Genius loci

75) Le nostre anime di notte - Kent Haruf
Sto parlando di attraversare la notte insieme

76) Mio fratello rincorre i dinosauri - Giacomo Mazzariol
E' talmente più grande di noi, la vita!

77) Milk and honey - Rupi Kaur
tentare di convincermi che mi sia consentito occupare spazio è come scrivere con la sinistra quando sono destrimane dalla nascita

78) Foglie d'erba - Walt Whitman
straniero, se tu passando mi incontri e desideri parlare, con me, perché non dovresti parlarmi? E perché io non dovrei parlare con te?

79) Il Mediterraneo in barca - Georges Simenon
Non accusano la malasorte. Sono senza speranza e senza disperazione.

E anche per oggi mi fermo.
Sono un po' stanca.
Grazie Bloggy per rivivere con me questo anno di letture.

lunedì 3 gennaio 2022

Buon Compleanno Professore - 2021 PARTE PRIMA

"Pensandoci bene, apparteniamo anche noi alla medesima storia, che continua attraverso i secoli! Non hanno dunque una fine i grandi racconti?”.
“No, non terminano mai i racconti”, disse Frodo. “Sono i personaggi che vengono e se ne vanno, quando è terminata la loro parte. La nostra finirà più tardi… o fra breve”.
(J.R.R. TOLKIEN)

Il 3 gennaio è il compleanno del Professore.
Non c'è altro da dire.
Stamattina il mare era calmo ed ho anche corso. Ho sentito P. 
A quanto pare sono in punizione... Non chiedermi dettagli: rido.

Ora farò una cosa fuori di testa: abbi pazienza Bloggy mio, ti voglio mostrare il mio 2021 in libri. Vado: titolo - autore - citazione o frase che mi fa amare la lettura (sarà difficilissimo!!!).

1) I Fratelli Karamazov - F.M. Dostoevskij
Se sulla terra fosse tutto razionale, non accadrebbe mai nulla.

2) Il libro dei gatti tutto fare - T.S. Eliot
Rapsodia di una notte di vento.

3) Le persone sensibili hanno una marcia in più - Rolf Sellin
trasformare l'ipersensibilità in un vantaggio

4) L'uomo elefante - Frederick Treves
Sognava l'amore.
Guardava il mondo come un bambino, ma un bambino con i sentimenti tempestosi di un uomo.

5) Lo straordinario viaggio di Edward Tulane - Kate DiCamillo
Il cuore si spezza e si ri-spezza e spezzandosi vive. Ma è necessario attraversare il buio più profondo senza mai voltarsi.

6) La casa in collina - Cesare Pavese
La vita ha valore solamente se si vive per qualcosa o per qualcuno...

7) Bartleby Lo scrivano  e altri racconti - Herman Melville 
Se dopo essere stato sepolto per 150 anni un semplice insetto torna infine alla luce, sfolgorante, non ci sarà dunque una gloriosa resurrezione per lo spirito dell'uomo?

8) Aforismi e magie - Alda Merini
Lo sconforto non tiene mai conto
del firmamento.

9) Il caffè dei gatti - Anna Solyom
Siamo così abituati a fare che abbiamo perso l'arte di essere.

10) Il silenzio è cosa viva - Chandra Livia Candiani
La porta chiusa non solo preservava, ma anche separava, escludeva, interrompeva un flusso.

11) La luna e i falò - Cesare Pavese
Non si parla solamente per parlare, ma si parla per farsi un'idea, per capire come va questo mondo.

12) Il signore delle mosche - William Golding
L'uomo produce il male come l'ape produce il miele.

13) Se questo è un uomo - Primo Levi
Se comprende è impossibile, conoscere è necessario.

14) Storia di una capinera - Giovanni Verga
Avevo visto una capinera chiusa in gabbia: era timida, triste, malaticcia. Ma non osava ribellarsi, non osava tentare il rompere il fil di ferro che la teneva carcerata, la povera prigioniera. 

15) L'allevatore di dinosauri - Yambo

16) Diario di un nessuno - George and Weedon Grossmith
Con la mia cara mogliettina Carrie siamo entrati da una settimana nella nostra nuova casa.

17) Eroi - Giorgio Ieranò
Io non sono nata per odiare, ma per amare (Antigone)

18) Gita al faro - Virginia Woolf
Spesso giochiamo un ruolo nella vita con gli altri. Siamo noi stessi solo quando troniamo nella nostra solitudine.

19) La fiera della vanità - William M. Thackeray
Quante sono le persone alle quali si può raccontare tutto di noi?

20) Estate - Edith Whorton
Le lacrime non le sgorgavano con facilità e le tempeste d'animo si sfogavano di solito al suo interno.

21) La canzone di Achille - Madeline Miller
Nell'oscurità due ombre si avvicinano attraverso il crepuscolo fitto e senza speranza. 

22) Il risveglio - Kate Chopin
Ti amo. Sei stato tu che mi hai risvegliata da uno stupido sogno che durava da una vita intera.

23) Silas Marner - George Eliot
Il futuro era totalmente buio, in quanto non esisteva alcun amore invisibile che si prendesse cura di lui.

24)Narciso e Boccadoro - Herman Hesse
In questo mondo di sogni Boccadoro viveva più che in quello della realtà.

25) Uomini e Topi - John Steinbeck
Un uomo ammattisce se non ha qualcuno.

26) Pastorale americana - Philip Roth
Capire bene la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e poi male, e dopo un attento riesame, ancora male.

27) Lo straniero - Albert Camus
Ed è stato come se bussassi quattro volte alla porta dell'infelicità.

28) Un tempo senza storia - Adriano Prosperi
Tutto nasce con Omero che ha costretto i vincitori greci a piangere su Ettore e su Troia.

29) Volo di notte - Antoine de Saint - Exupery
Se la portava dietro come una valigia, quella malinconia.

30) Frida
A cosa servono i piedi se ho le ali per volare?

31) Quel che stavamo cercando - Alessandro Baricco
Ogni utopia cresce sulle macerie di un passato, ogni speranza inizia con una rinuncia, e ogni vita è il frutto di un lutto.

32) Umano inumano postumano - Marco Revelli
L'inumano è piuttosto il presentarsi attuale della possibilità che l'uomo sia nulla per l'altro uomo.

33) Una stanza tutta per sé - Virgina Woolf
Nessun libro nasce intero e senza deformità, come era stato concepito.

34) Il sogno della macchina da cucire - Bianca Pitzorno
Sognare era molto pericoloso, lo sapevo, non me lo potevo permettere.

35) Resteranno i canti - Franco Arminio
Il dolore che tieni non vola via alla cieca, ti fa compagnia.

36) Poesie d'amore - Pablo Neruda
Liberami di te
voglio uscire dalla mia anima

37) Circe - Madeline Miller
Ma in un'esistenza solitaria, sono rari i momenti in cui un'altra anima si fonde con la tua, così come le stelle sfiorano la terra una volta all'anno.
Una tale costellazione era stato lui per me.

38) Enea lo straniero - Guido Orizzi
L'amore nasce e non sai quando arriva,
né perché né per chi. Non ci puoi fare niente, puoi solo accettarlo: respingerlo non si può neppure se vuoi.

39) Sortilegi - Bianca Pitzorno
Quel profumo parla di terre lontane, di rocce di granito, di macchia mediterranea, di piccoli campi citati da muretti a secco.

40) Il canto di Calliope - Natalie Haynes
Le ferite guarivano, ma non guariva nient'altro.

Caro Bloggy, mi fermo qui oggi.
Sostanzialmente ho rivissuto i primi quattro mesi del 2021.
Devo confessare che avevo dimenticato alcuni di questi splendidi libri. Mentre altri credevo di averli letti anni fa. Incredibile sensazione.
Il viaggio nel mito invece mi fa tremare il cuore ancora oggi!

Spero di aver ricopiato tutto senza errori.
Ecco a cosa servono le agendine delle citazioni: a portare un anno di letture in tasca!

'Notte.


domenica 2 gennaio 2022

Via Col Vento

Un uomo non può andare avanti
se la sua anima è corrosa dal dolore dei ricordi.
(Margaret Mitchell)


È più forte di me, il 2 gennaio è il giorno di Isaac Asimov. E così devo citarlo.

Se fossimo soli l'immensità sarebbe davvero uno spreco.

Ma anche vivere soli è uno spreco.

In TV trasmettono il Polar Express esattamente come lo scorso anno. Ma per il 2022 ho preferito lasciarmi tentare da Via col Vento.
Da adulta la percezione delle cose cambia. È strano ma anche un film cambia quando lo guardi con gli occhi di un bambino.

Rossella O'Hara è uno di quei personaggi che si distinguono per antipatia.
Ma poi ti rendi conto crescendo che è stata ingannata. Ingannata dall'amore.
Ha lottato Rossella. Nata nella bambagia, si ritrova ad affrontare la vita a mani nude.
Ed è disposta a tutto per ottenere ciò che vuole.
Da un certo punto di vista potrebbe essere una vera eroina: controcorrente, determinata, forte. Ma naturalmente non lo è.
A me ha sempre fatto tenerezza. Non aveva un amico. Era sempre e solo invidiata. Capricciosa e bellissima, non poteva raccogliere amicizie intorno a sé.
E anche guardando il film ora...mai una frase gentile. Mai un apprezzamento. Non credo sia facile. Difficile amare una persona come lei. Ma non è giusto nemmeno trattarla sempre in modo ostile. Mah! Sono diventata una sentimentale!

Orgoglio.
In amore l'orgoglio può fare veramente danni. E se ne accorgeranno anche Rossella e Rhett quando sarà troppo tardi.



sabato 1 gennaio 2022

Capodanno - La notte dei Desideri

per ogni tipo di magia è importante non solo conoscere le formule giuste, avere tutti
gli accessori giusti ed eseguire le operazioni giuste nel momento giusto,
ma anche essere nella giusta disposizione di spirito.
Lo stato d'animo in cui ci si trova deve corrispondere all'opera a cui ci si accinge.
Del resto questo vale per la magia cattiva esattamente come per quella buona (anche quest'ultima esiste naturalmente, anche se oggigiorno sembrerebbe più rara).


Buon 2022 caro Bloggy!
Non so come ci siamo arrivati ma eccoci qua.
E dopo poche ore ho capito che la magia esiste solo nei libri e nei film.
Sono fortunata: ho tutto, ho una bellissima famiglia e anche i messaggi di P. mi rendono fortunata.
Sono io sbagliata. Scrivo male. Scrivo sciocchezze.
Penso che questo potrebbe essere il mio ultimo Primo dell'anno. Quindi ho cercato di memorizzare tutto per bene. Il saluto con le Girls a Giovinazzo. Gli auguri e i fuochi pirotecnici nel quartiere di Fratello (non sono d'accordo ma erano bellissimi). Stamattina le telefonate con gli Zii. Il mio PiccoloPrincipe che ha giocato con me. Il "buon anno" di papà. La sensibilità di Fratello. Mia madre. Ho tutto. Il problema sono sempre io.
Sono stanca caro Bloggy.
Il mio unico e vero proposito per questo 2022 sarà raccontarti una cosa bella.
Ecco fatto.
Mi sono letta anche un libro. Una favola. Avrei voluto finirlo per la notte di San Silvestro ma va bene lo stesso.
Mi ha fatto distrarre un pochino e ha allontanato quella bruttissima sensazione che ho avvertito tutto il giorno. Come una specie di vuoto allo stomaco. Una fame d'aria.
Non te la so descrivere.
Vado a dormire.
Buon anno caro Amico.
Ti auguro ogni bene.
Semina gentilezza se puoi.
Ne abbiamo bisogno tutti.