mercoledì 30 novembre 2022

E dopotutto ci sono tante consolazioni! C’è l’alto cielo azzurro, limpido e sereno, in cui fluttuano sempre nuvole imperfette. E la brezza lieve [...] E, alla fine, arrivano sempre i ricordi, con le loro nostalgie e la loro speranza, e un sorriso di magia alla finestra del mondo, quello che vorremmo, bussando alla porta di quello che siamo.


Caro Bloggy,
ci sono giorni in cui non hai voglia di parlare o raccontare qualcosa.
Non hai voglia nemmeno di pensare a qualcosa.
E allora passivamente, sfogli le pagine di un diario passato sperando di trovare un momento in cui sei stato felice, o per lo meno soddisfatto di te stesso.
Lo scorso anno preparai l'albero di Natale con un notevole anticipo.
Amo quella atmosfera. Anche se poi, mi trasformo in una specie di Grinch i giorni 24-25-26 dicembre. Troppe cose da fare che non mi soddisfano. E poi mi sento sempre ospite a casa mia! E mi innervosisco. Così finisce che faccio tantissimi lavori per non stare seduta a tavola e bofonchio tra me e me, come il migliore delle creature pelose verdi (il Grinch, appunto!).
Quest'anno? Ero partita benissimo. Avevo comprato lucine nuove e anche un albero più piccolo da fare in camera mia.
Ma all'atto pratico non so se riuscirò a fare qualcosa.
Non fraintendermi: Lui sta meglio (anche se oggi è stata una giornata difficile), la famiglia è più tranquilla, ma io ho paura che un mio gesto infantile possa rovinare la sua salute.
Lo so, sembro pazza. Forse lo sono. Ma credimi, è come se il Destino fosse in ascolto, pronto a cogliere un mio istante di distrazione per attaccarmi.
Non è tempo di bilanci, ma non è stato un anno semplice o anonimo. 
È stato un anno di problemi seri. Che ha spento ogni mia luce interiore.

Eppure... niente... silenzio. Se mi ascolto non sento urlare, o piangere.
Sento una generalizzata apatia che mi circonda e che coinvolge ogni ambito della mia esistenza.
Come se l'aver ripetuto numerose volte di fare silenzio,
di non reagire a certe situazioni, ché tanto la gente non cambia, non capisce e non si preoccupa di ciò che provo, 
avesse creato una bolla intorno al mio cuore ed ora non provo niente.
Sono impermeabile.
Spero duri. Perché dopo tanto dolore, non provare niente è riposante.

Piove e fa freddo.
Sono al sicuro a casa, una tazza fumante di tè tra le mani (fiscale di un Bloggy! L'ho poggiata per scrivere, naturalmente!). Tutte le persone a me care sono più o meno nella mia stessa situazione.
Il pensiero ovviamente vola in Ucraina, vola sotto i portici delle grandi città, vola negli angoli un po' più riparati della mia città e mi chiedo: "Quando è nata questa ingiustizia? Quando si è deciso che nel mondo qualcuno avrebbe avuto tutto e tanti niente?".

Pensieri, parole.
Nulla di concreto.
Ingiustizia.
Solida.

martedì 29 novembre 2022

 Esclusività.
Innamorarsi di qualcuno che ci fa sentire unici, primi.
Ecco quello che vorrei provare.
Una volta nella vita vorrei sentirmi la prima scelta.


lunedì 28 novembre 2022

La poesia è come l'acqua nelle profondità della terra. Il poeta è simile a un rabdomante, trova l'acqua anche nei luoghi più aridi e la fa zampillare.
(Alberto Moravia)


Che giornata!
Finalmente è tornato a casa. Sono immensamente felice.
La strada è lunghissima, ma siamo sul percorso giusto.
Ti ringrazio per esserci amico mio.
Confesso di non essere migliorata moltissimo, ma su dieci volte che vorrei replicare sto imparando a replicare sette. Un buon inizio vero? Vero? No. Hai ragione. Ma per il momento è così. 

Buonanotte Bloggy

domenica 27 novembre 2022

Lo Spazio dell'Immaginazione - Ian McEwan

 il consiglio era di scordarsi dei grandi temi e
delle "chiacchiere generiche" e di "accarezzare" invece "i dettagli".



Caro Bloggy,
siamo arrivati alla Prima Domenica d'Avvento.
Forse ogni anno lo dico, ma questa volta è decisamente arrivata all'improvviso.
E mi fa specie pensare all'albero, ai regali e a tutto quello che questo periodo magico porta con sé e che a me è sempre piaciuto.
Vedremo come andrà.
Per il momento voglio rimanere "nel ventre della balena", la mia personalissima balena e non uscirne per tutta la notte.
Un'espressione molto bella che ho imparato leggendo questo breve saggio dello scrittore britannico Ian McEwan.
A partire da uno scritto di Orwell e ispirato dai dialoghi e dall'incontro tra lo scrittore inglese Orwell e l'americano Miller, cerchiamo di capire se lo scrittore deve essere libero di immaginare o deve avere un ruolo emotivo-didascalico nella società.
Non è una questione di facile soluzione. Viviamo in tempi che consumano tutto. Una notizia, un fatto, uno scandalo, un problema, vengono triturati in un momento, stravolti da una tempesta emotiva e televisiva, e poi dimenticati fino alla successiva notizia-fatto-scandalo-problema.
Ci aiutano Calvino, Camus, James per capire se c'è una soluzione.
Mi piace pensare ad una frase di James che consiglia di percepire la vita nelle cose piccole e banali.
Ed è proprio vero. Di un grande romanzo colpisce la semplicità, l'attenzione alla vita nei suoi dettagli.
E lo avrai notato anche tu, le mie letture sono sempre un po' ultraterrene.
Ho potuto conoscere dettagli di uno scrittore come Orwell e, lo confesso, mi è sembrato che 
Ian McEwan parlasse di persone che conoscevo.
Il mio processo di estraniamento dalla realtà continua.
Forse uno scrittore conduce vite doppie, oppure riesce a scrivere perché vive e quindi il suo scrivere è vero, pulsante.

Si potrebbe ragionevolmente supporre che l’autore di 1984, uno degli scrittori più politicamente e attivamente impegnati del nostro tempo, l’accanito fumatore che immaginiamo curvo sulla macchina da scrivere come se ci fosse incatenato, avrebbe condannato in maniera categorica l’irresponsabile apatia di colleghi come Henry Miller, la cui visione politica risultava a suo modo di vedere sprovveduta, autoreferenziale, come minimo disinvolta. Eppure, nel suo celeberrimo saggio del 1940, lo scrittore inglese antifascista per antonomasia compie un gesto di autoriale generosità: riconosce agli artisti il diritto di trovare rifugio «nel ventre della balena».

Uno splendido saggio. Un libro che parla per i suoi scrittori, uomini innanzitutto.
Che a volte sono visti come degli dei, ma che sono pur sempre uomini.
A volte con occhiali magici che permettono di sondare il mondo e comprendere l'umanità come nessuno.
A volte sono vittime di mode e case editrici. Altre volte sono semplici "lavoratori", che scrivono per vivere. 
In ogni caso mi piace immaginarli nel loro spazio privato, ognuno con un personalissimo rituale per scrivere e concentrarsi.
Cercare ispirazione attingendo dalla vita propria o da quella altrui, dal mondo comune o dal mondo immaginario.
Creature incredibili questi scrittori.


sabato 26 novembre 2022

Atleti - Franco Arminio

 Da bambino mi impegnavo
in molte sfide, fissare
il sole, resistere
al solletico, Privarmi
del respiro.
Non vincevo e non morivo
perché subito fallivo.


Caro Bloggy,
come ti avevo annunciato (diritto n.3) sono andata avanti.
Continuo lentamente a leggere Terzani ma ho fatto un'immersione nella poesia.
Franco Arminio continua ad essere un poeta straordinario.
Ammiro la bellezza con cui guarda il mondo.
E in questa raccolta di sue vecchie composizioni (invero anche qualche inedito), la sua dote raggiunge livelli straordinari.
Vorrei essere in grado di guardare il mondo con i suoi occhi.
Di ogni sport, di ogni disciplina coglie l'attimo più importante, il sentimento più sincero.
E così ti trovi a scoprire il segreto di una sconfitta, di una passione, di un tormento.
A comprenderne il sentimento più vero, più sincero.
Io che ho lo stesso dinamismo di un bradipo mi sono ritrovata a contemplare da un angolatura preferenziale, l'incontro di un pugile. La leggiadria delle farfalle, la coralità del tifo.
La scoperta di sport nuovi, come quello con i cani da slitta. Insomma un'immersione nel mondo reale e meraviglioso dello sport che mi è piaciuto molto, e che mi ha allontanato per un po' da tanti pensieri.


Caro Bloggy,
che giornata! Sono troppo emozionata per dilungarmi troppo, per raccontarti i dettagli. Ma questo devo dirtelo: l'ho finalmente visto! Mio Dio! Un abbraccio e tutte le paure scivolano via. Come è provato. Da un lato è presente a sé stesso e questo mi rende felice. Dall'altro lato ha una tristezza in fondo agli occhi, che non gli avevo mai visto.

Proprio come quei banchi di calcari: compatti, rigidi e indistruttibili. Ecco una lacrima, una goccia d'acqua è penetrata. Ha scavato un solco.
Il mio compito ora è impedire a quella goccia di inoltrarsi, di farsi largo in profondità. E ce la farò, perché a brevissimo sarà a casa. E sono immensamente speranzosa.
Tornerà!
Oggi lo tenevo per mano, la sua mano era fredda e gonfia per le tante medicine, e lo aiutavo a compiere qualche passo. Ho proprio sentito un'inversione: quando ero bambina accadeva il contrario. Era Lui a infondermi coraggio e la mia manina spariva chiusa, al sicuro nella sua.
Mi sento diversa. Fiorita.
All'improvviso mi sembra di essere cresciuta. 

giovedì 24 novembre 2022

Freddie Mercuy

 Trentuno anni fa moriva Freddie Mercury.
E nasceva il suo mito?
Ma no, mito lo era anche in vita.
La sua voce era qualcosa di unico. 
I momenti più incredibili della mia vita sono stati accompagnati dalla sua voce.
E in questo periodo così particolare non posso che pensare all'ultimo inedito: Face it alone.
Come canta, con quale tormento. 
E mi fa sentire meno sola... che paradosso!

p.s. Caro Bloggy,
sto pensando di avvalermi del diritto n.3 dei lettori, cioè quello di non finire il libro.
Ma mi sembra una cosa veramente crudele. Come girare le spalle ad un amico.

L'amore è come una roulette russa per me.
Nessuno ama quello che io sono realmente,
sono tutti innamorati della mia celebrità.
(Freddie Mercury)

martedì 22 novembre 2022

Il silenzio è interrotto solo dalle lancette dell'orologio.
Peccato che sia un orologio dal moderno designer senza le lancette: fa rumore e non si vede.
Finalmente ho risentito la sua voce.
Una gentile infermiera ha composto il numero al suo posto.
Non era propriamente la "sua voce". Era stanca, debole, lontana, un po' smarrita.
Tornerà come prima? Sarà nuovamente la roccia che ci protegge da tutte le intemperie?
Non lo so. Sento che improvvisamente sono diventata grande. Non sono più una ragazzina viziata e spaesata. Sento di non potermi più permettere "cazzate" e crisi di pianto.
Sento che nella mia vita non ho mai amato nessuno come Lui. E che nessuno è mai stato vagamente paragonabile alla sua tempra, al suo carisma, alla sua forza.
Sento che per la prima volta, tutte quelle frasi fatte sul rapporto padre-figlia mi appartengono.
Sento che devo essere all'altezza della situazione.
Dimenticarmi di me, dei miei desideri migratori. Dei miei sogni romantici.
Sento che è giunto il momento di restituirgli quello che in tutti questi anni mi ha dato, in termini di amore, sicurezza, calma e protezione.
Sento di essere stata una figlia fortunata e che se come persona non valgo nulla, non ha più importanza.
Non hanno più importanza i miei fallimenti come persona, come donna, come lavoratrice.
Non conta più nulla.
Conta solo che Lui stia bene. Ed io sono pronta a fare qualunque cosa perché questo accada.

Ciao Bloggy.

lunedì 21 novembre 2022

“A Night at the Opera”

Love of my life - you've hurt me
You've broken my heart and now you leave me
Love of my life can't you see
Bring it back, bring it back
Don't take it away from me, because you don't know
What it means to me

Love of my life don't leave me
You've taken my love, (all of my love) and now desert me
Love of my life can't you see
(Please bring it back) bring it back, bring it back (back)
Don't take it away from me (take it away from me)
Because you don't know (ooh ooh ooh know means to me)
What it means to me

You'll remember
When this is blown over
And everything's all by the way - (ooh yeah)
When I grow older
I will be there at your side to remind you
How I still love you - (i still love you)

Ooh, back - hurry back
Please bring it back home to me
Because you don't know what it means to me
Love of my life
Love of my life
Ooh, ooh


47 anni fa veniva pubblicato uno dei dischi che possiamo definire capolavoro della musica. A night at the Opera fu il quarto album pubblicato dai Queen, e con questo sono entrati a far parte della Storia del Rock.
Caro Bloggy,
oggi sono stanchissima ma le cose iniziano ad andare meglio ed io credo di aver ripreso a respirare.

domenica 20 novembre 2022

Covid - Nazim Hikmet - Mondiali di Calcio

Chissà, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chissà,
se la sorte non ci avesse divisi.


Caro Bloggy,
ti auguro di avere un medico in famiglia perché solo così non impazzisci quando qualcuno che ami sta male.
Oggi per distrarmi ho provato questo kit per la ceralacca. Devo dirti la verità: sono negata. Ma è stato divertente. Magari riesco a creare dei simpatici segnaposto per Natale.
Anche se è un pensiero che dura un minuto.
L'unica cosa che mi annienta la mente è far scorrere immagini su IG.
Non riesco a fare altro. Concentrazione zero. Voglio solo che lui torni a casa.
La situazione è ancora la seguente: non lo posso vedere. So che è sveglio, ma non può avere visite perché in rianimazione non si accede. Ma la cosa grave è che non può nemmeno fare una chiamata. Niente. Una volta potevi vedere le persone attraverso un vetro. Oggi, causa Covid, evitano di far entrare chiunque.
Immagina i parenti a casa: 23 ore e 58 minuti di buio. C'è solo una finestra di due ore in cui chiamare. Una voce sconosciuta, asettica, senza un volto e senza cuore, ti legge da un foglio l'aggiornamento degli interventi. La telefonata dura due minuti e se provi a fare una domanda non è detto che ti rispondano cortesemente.
Non ho nozioni mediche e per quanto stia cercando di mantenere la calma, di essere forte anche per Lei, non ti nascondo che ci sono parole, espressioni che mi terrorizzano.
Penso solo che il percorso è questo, e non si può fare altro che aspettare e mantenere la calma.
Ma quando ti accorgi che non riesci nemmeno a fare una preghierina, è chiaro che stai mentendo a te stesso.
Oggi ho detto a chi mi ascolta lassù: "Prendi me al suo posto."
E non sono mai stata più lucida di così. 
Lui è un uomo stupendo, ma deve stare ancora qui con noi, perché ha ancora tante cose da fare e poi perché senza di Lui, noi non viviamo.

Caro Bloggy,
sto diventando bravissima con il mondo esterno. Ma a te racconto tutto. Ieri ho veramente avuto paura di non vederlo più. Mi manca tantissimo.
Non riesco a fare niente. Scusami amico mio. Passerà questo momento. E tornerò al nostro impegno.
Voglio ricordare con te la nascita del poeta turco Nazim Hikmet, perché con sé porta speranza e forza.
L'amore da lui descritto è profondo, unico e indivisibile.
Ha resistito a tanto dolore ed è un'immagine che mi consola.
E per omaggiare la vita e l'amore ti lascio una sua poesia, bellissima:

Alla vita

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla dal di fuori o nell’al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita.

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.


p.s. Oggi iniziano i Mondiali di Calcio. Questa edizione verrà giocata in Qatar ed io non la seguirò. La mia Nazionale non si è classificata. E poi in un paese del genere io non c'avrei giocato manco una partita di scopone scientifico. Naturalmente sono una goccia nell'Oceano. Come tale il mio gesto non servirà a nulla. Sciolto e confuso tra mille altre gocce.  

venerdì 18 novembre 2022

 Ciao Bloggy,
oggi è stato un giorno brutto.
Maledetto Covid!
Non lo vedo da 48 ore, è in terapia intensiva e l'unica cosa che posso fare è una telefonata di pochi secondi con un estraneo che mi descrive come sta.
Oggi ho avuto la sfortuna di incrociare un disumano.
Uno che dice di chiamarsi "dottore", che si permette pure di fare del sarcasmo.
Ma la maledetta sono io! Non riesco mai a reagire quando incontro queste persone e se reagisco male me ne pento. Ma che razza di idiota sono?

Il medico non è "un lavoro". Il medico è di più.
E se mancate di umanità allora fate altro: ST*****! (mi censuro da sola...)
Fate i miliardari come Elon Musk, comprate un social e chiudetelo.
E infrangete cuori di tante persone che avevano trovato una comunità, una realtà alternativa a questo mondo schifoso che soldi e poteri hanno creato.
Pensa se non potessi più sentire Persona... Forse sarebbe destino. O forse esistono alternative.

Oggi mi sento schiacciata dalla tristezza e dalla solitudine.
Non sono forte.
Sono fragile. E vado in mille pezzi.
Lo dico solo a te però.
Non ho nessuno con cui parlare. 
Non ci riesco.
Vedo solo buio.
Non sono riuscita nemmeno a leggere.
Non valgo niente. E non riesco a cambiare. A imparare. A migliorarmi. A rialzarmi.

Buonanotte Bloggy,
aspetta con me belle notizie.

giovedì 17 novembre 2022

 Caro Bloggy,
è andata. Ora dorme. Hanno detto: "intubato". Che parola terribile.
Ma domani lo sveglieranno ed io non vedo l'ora che arrivi domani.
È stata una giornata lunghissima.
Ho sentito l'amore di tutta la super famiglia e spero lo abbia sentito anche lui.
Questa è stata una prova difficilissima Amico mio,
mi sono ritrovata a guardare la fede nunziale, lucidata da poco in occasione del 50° anniversario e ad avvertire una fitta al cuore dolorosissima.

La Morte non mi spaventa, la mia almeno. Ma se penso che non vedrò mai più quelle persone che per me sono l'universo intero, mi sento così insignificante e sola.
Un dolore muto e lancinante.

Persona fa bene a tenermi a dovuta distanza.
I miei pensieri sono cupi. E le mie emozioni forti. Le mie riflessioni sono sempre velate di malinconia. Sono una persona triste e pesante.
Non vedo per me nulla. Vivo in un eterno presente perché se alzo la testa a guardare l'orizzonte non vedo che solitudine e sofferenza.
Buio e freddo.
Non vedo altro. Non c'è nulla che mi riscaldi, mi conforti.

Sogni d'oro Bloggy,
domani spero ci siano ottime notizie. (Grazie per la tua presenza.)

mercoledì 16 novembre 2022

 Sembro una fontana...
Domani sarà una giornata difficilissima.
Ma la supereremo.

Oggi José Saramago avrebbe compiuto cento anni.
Cosa sarebbe successo se invece che in condizioni difficili, fosse cresciuto in una realtà agiata?
Ognuno di noi nascendo riceve un biglietto di andata e ritorno.
Come percorriamo il viaggio lo decidiamo noi. Ma forse alcune fermate sono obbligatorie.
Fanno parte del nostro pacchetto personale.

Avrei avuto proprio bisogno di un messaggio speciale, ma abbiamo già chiarito il punto: sono sola. Posso farcela, devo farcela. Non ci sono alternative.
 

'Notte Bloggy.

martedì 15 novembre 2022

 Caro Bloggy,
la prima parte è stata archiviata. Ora si parte con il ricovero. E ho paura.

Nel frattempo: sono tornata ad indossare la mascherina.
Non c'è un reale motivo. Ma semplicemente non riesco a superare il trauma di stare in un luogo affollato, e sento nuovamente crescere il numero di casi Covid. Inoltre aggiungiamoci i malanni di stagione e l'influenza che non manca mai...direi che la mascherina mi protegge come una sciarpa dal freddo.
Se poi alzo la testa dal mio mondo: due persone in Polonia non ci sono più. Perché? Non è chiaro. Ma l'unica certezza è che non troneranno a casa, mai più. Non abbracceranno mai più i loro cari. Non ci saranno più sogni da immaginare e costruire.
Ecco: per me è molto triste.
Due vite, due esistenze umane, sono ridotte a un numero, ad una scusa per provocare una escalation.
Stanotte fa freddo.
Vorrei che tutti avessero un posticino caldo in cui trascorrere queste ore.

domenica 13 novembre 2022

 Caro Bloggy,
questa domenica novembrina è volata in attività preparatorie alla settimana che sta per incominciare.
Spero voli in fretta. Spero che vada tutto bene e spero di essere in grado di sopportare il compito che mi è stato affidato dal Destino.
Probabilmente sarò un po' assente.
Ma ciò che provo in questo momento voglio registrarlo: il silenzio prima del grande balzo.
Come se stessi trattenendo il respiro.
Sto crescendo anch'io, lentamente, ma lo sto facendo.
Una cosa banale, per testimoniare il mio cambiamento? Non ho scritto a Persona malgrado il desiderio ardente di farlo.
Perché lo so che è giusto così.
Da un lato non sono pronta, non ho il coraggio per dire "basta con queste briciole". Dall'altro lato non ho lo spessore e i valori per dirgli "stai qui con me". Chi vorrebbe stare con una come me che non ha niente da offrire? Un fallimento vivente, una parassita, una nullità? Nessuno.
Lascio che le cose vadano come devono andare: lui che si allontana come fanno tutti ed io che non ho niente per fargli cambiare idea.
Non puoi nemmeno immaginare la vergogna ed il dolore che provo.
Ma ciò che mi attende questa settimana merita tutta la mia forza e la mia attenzione.
Niente più distrazioni, niente più sogni, niente più di niente.
Sono presente al "qui ed ora"  che mi sono stati dati in sorte.

Buonanotte Bloggy

sabato 12 novembre 2022

 Ciao Bloggy,
in questi giorni non ho molto da dirti.
Ieri il mio corpo non rispondeva a nessuno stimolo e credo di essermi addormentata prestissimo e mi sento in burn-out anche da scrittura.
Allora eccomi qui, a capo chino, pronta a chiederti scusa.
Mi sto prendendo tempo per leggere con calma un bellissimo libro di Tiziano Terzani, che mi sta offrendo così tanti spunti meditativi, che alla fine non riuscirò a scrivere.
Mi succede spesso.
Il libro mi tocca ed io non sono capace di scrivere tutto quello che mi provoca.

La stagione delle tisane e delle copertine è ufficialmente iniziata.
Il mondo si sta preparando ad accogliere il Natale e anche se ho paura, penso che lo farò anch'io.
Mi interrogo spesso sul senso della vita e dopo aver ascoltato le parole di una donna di 80 anni in televisione, mi rendo conto che se non ami la vita non puoi trovarne il senso.
Ed io mi sento così: senza senso. Mi sveglio senza un perché da seguire. Non riesco ad appassionarmi a nulla. Mi vesto senza particolare dedizione. (E dire che una volta amavo la Moda, la ricercatezza dei tessuti, lo stile; chiamare col nome giusto gli abiti. Seguirne le regole. Apprezzare la storia, lo studio dietro ogni vestito.) Vado avanti per inerzia. Purtroppo devo ammetterlo: io e Vita non ci parliamo più.
Ma forse è vero che esiste un Signore che sa e vede tutto.
Forse non è un caso se sono ferma qui, in questo momento.
Quest'ultima riflessione mi dona un po' di serenità.
Speriamo di dormire. 
Sogni d'oro caro Bloggy




giovedì 10 novembre 2022

È quando i nostri sogni vengono soddisfatti che comprendiamo la ricchezza della nostra immaginazione e la povertà della realtà.
(Ninon de Lenclos)

Caro Bloggy,
prima di andare a dormire voglio ricordare con te Ninon de Lenclos, scrittrice e cortigiana francese, nata nel 1616 sotto il segno dello scorpione.
Era intelligente e molto preparata. I suoi salotti erano rinomati e ambiti.
L'intelligenza e lo splendore dell'Ospite li rendevano amati da tutta la Parigi bene dell'epoca.
Chissà perché alcune persone vengono ricordate altre dimenticate.

Se sbircio nelle epoche passate, se penso al presente, proprio non trovo un'epoca in cui dire: "Bello nascere donne!"
Spero che le cose cambino un domani. 
Ma il mondo mi ha così deluso che non sono più certa delle mie speranze. Le vedo ormai come delle Chimere.

Fa freddo caro Bloggy. Lo avevo auspicato, per amore nei confronti della terra e dei poveri animali che si domandano se fare o meno scorte per l'inverno.
Ma il mio pensiero non è solo egoista e in questo momento, vola alla popolazione ucraina.
Finirà mai tutto questo dolore?

martedì 8 novembre 2022

 Caro Bloggy,
anche quella di oggi è stata una giornata pesantissima (più di me).
I pensieri brutti si intensificano ed io non sono certa di avere la forza per me stessa e per aiutare My e Py.
Spero di avere la maturità e la concentrazione per farlo.

Ho iniziato a leggere un libro che mi consigliò almeno dieci anni fa, un mio amico.
Un libro di Terzani. L'ho comprato e depositato sulla scrivania ad accumulare polvere.
Forse per un po' non comprerò nulla. Mi limiterò a leggere i titoli che ho accumulato.
Dipenderà come sempre, dalle voci.

Ho trovato una piuma bianca. Spero sia di buon auspicio.

Buonanotte Bloggy,
mio insostituibile amico.

lunedì 7 novembre 2022

I miei giorni alla libreria Morisaki - Satoshi Yagisawa

 Se non parto alla ricerca del mio posto nel mondo,
rischio di non trovarlo mai più.

Le temperature si sono abbassate di colpo. Fa freddo.
E allora prepariamoci una tisana fumante, accomodiamoci vicino alla finestra e iniziamo questa nuova avventura.
Amo i libri giapponesi perché sono di una semplicità disarmante. Non importa la trama che pure mi ha conquistato immediatamente (ieri non ti ho più scritto) e temevo un finale aperto.
Invece una lettura lineare e senza pretese. Che meraviglia.
Per alcuni potrebbe sembrare un libro noioso, monocorde.
Ma a me è piaciuto proprio perché come con i puzzle dei bambini, le tessere grandi e chiare si sistemano ognuna nel proprio posto.

All'inizio pensavo di potermi  immedesimare nella protagonista. Ma lei è giovane, troppo. Quindi il Futuro le sorride ancora.
Non posso essere io. Che pure posso dire di aver avuto una vita così e così, di desiderare di dormire quindici ore al giorno. Di sentirmi svuotata, rotta e completamente sbagliata. E soprattutto: priva di coraggio.

Un romanzo delicato.
Si sente il profumo di libri, giriamo per le strade del quartiere più bello del mondo con centosettanta librerie specializzate, in ognuna delle quali potrei trovare almeno un tesoro da portare a casa. Ne visiterei una al giorno e non mi annoierei mai. 
Le stagioni si alternano silenziose, facendo da cornice ai ricordi che generosamente Takako condivide con noi.
Sembra una fiaba e credo sia questa la grandezza degli scrittori giapponesi: trasformare la vita di ognuno di noi, in una trama incantata e romantica.
Lo confesso: avrei voluto anch'io conoscere una persona che mi facesse sentire protetta.
Qualcuno che mi insegnasse ad avere coraggio.
Qualcuno che mi dicesse: non rinunciare all'amore. Innamorati ogni giorno, cento, mille volte.
Di una persona, sempre la stessa, sempre diversa, che importa?
Innamorati di un progetto, di un'idea. Innamorati di un panorama.
Innamorati e trai la tua linfa vitale da quell'amore.
Che una vita senza amore non ha senso.

Non si tratta di essere esperti o novellini.
Se la mette in questi termini, allora neanche io ne so poi tanto.
L'importante è imbattersi in un libro e trarne delle emozioni..

Mi sarebbe piaciuto incontrare almeno un vecchio amico in un quartiere con 170 librerie, unico al mondo. Invece gli unici autori citati erano scrittori giapponesi che onestamente, io non conosco. Ma l'idea di vivere in una libreria, non nascondo, ha colpito molto la mia fantasia.

domenica 6 novembre 2022

 Caro Bloggy,
ho aperto un nuovo libro con l'intenzione di dargli solo un'occhiata e ci è mancato veramente poco che facessi la fine di Alice nella tana del Bianconiglio!

Quello di oggi è un pomeriggio decisamente autunnale: lo amo.
A dopo.

sabato 5 novembre 2022

 Caro Novembre,
 ti ringrazio per aver portato finalmente l'autunno anche da noi.
Come c'era da aspettarsi, il brusco abbassamento delle temperature e la pioggia abbondante hanno causato danni ed esondazioni in molte parti d'Italia.
Purtroppo continuiamo a non capire che il clima è cambiato, è reale!
Novembre rimane uno dei mesi più piovosi, ma il tipo di precipitazione è cambiato.
Le amministrazioni continuano ad infischiarsene e i danni sono sempre ingenti.
Invece di gioire per l'arrivo della pioggia dopo quasi...quanto? probabilmente due mesi di siccità, siamo qui a fare la conta dei danni.

Stufa! Sono arci-stufa. Chi può non agisce.
E mi rende sinceramente triste e rabbiosa questa mancanza di amore nei confronti del mio Paese.

Che giornata particolare questo sabato 5 Novembre.
Continuano le mie riflessioni sul senso della vita e lo spunto nasce dal compleanno di una persona specialissima.
Unica al mondo.
Che mi vuol bene in modo spontaneo, senza aspettarsi nulla da me.
Buon compleanno Pa'.

Per una figlia avere le attenzioni e l’affetto di un padre è come avere un’armatura permanente per il resto della sua vita.
(Marinela Reka)


venerdì 4 novembre 2022

La Sovrana Lettrice - Alan Bennett

 Stava anche scoprendo che un libro tira l'altro;
ovunque si voltava si aprivano nuove porte e le giornate erano sempre tropo corte per leggere quanto avrebbe voluto.


Era da tempo che volevo leggerlo, ma non trovavo mai il momento giusto per acquistarlo. C'era sempre un'altra voce più forte pronta a chiamarmi. 
Ora che l'ho fatto non ti nascondo che sono dispiaciuta per aver tentennato tanto.
Lei non c'è più e questa storia che la vede protagonista, la fa rimpiangere non poco.
Ci sono persone che lasciano un vuoto incolmabile quando se ne vanno via. Ecco cosa ho pensato mentre leggevo.

La sovrana lettrice è una deliziosa storia raccontata dal genio del drammaturgo Alan Bennett.
Divertentissimo, elegante e prezioso. Credimi, non deve mancare nella tua libreria. 
Non ti azzardare a sbirciare le ultime pagine, perché altrimenti ti perdi il gran finale.
Sono 95 pagine di pura lettura. Ne vengo arricchita di risate e alleggerita dal peso della mia malinconia. Ho fatto incetta di sottolineature e citazioni da ricopiare e, in un certo senso, ho avuto "la mia rivincita" su Persona che mi prende in giro per questo vezzo.
Infatti anche la Regina porta sempre con sé una matita ed un diario-quaderno in cui ricopiare frasi o riflessioni scaturite dalle parole lette.
Inoltre ho un certo numero di autori che non mi dispiacerebbe imparare a conoscere.
Ad oggi i miei consiglieri erano sempre stati solo Baricco, Murakami e Persona.
Aggiungere Sua Maestà è un onore di cui mi vesto da sola e soltanto grazie al potere della lettura!

Non si mette la vita nei libri. La si trova.

In un certo senso è un libro che parla di lettori. Del primo incontro con quel mondo mitico ma anche dittatoriale, che è il libro.
Esistono tante definizioni sui libri e oggi non ho voglia di fare figuracce, raccontando le mie.
Ma è un piccolo dittatore. Parla solo lui e non gli importa di capire se stai ascoltando.
Ti rapisce il cuore. E non è detto che ti ricambi.
Ti fa piangere o ridere, ma se non lo leggi, rimane impassibile nella sua posizione in Libreria a parlare tra sé e sé, o con gli altri libri.
Noi abbiamo bisogno di Lui. Ma Lui non ha bisogno di noi.

Per quanto la lettura l'assorbisse, Sua Maestà non si sarebbe mai aspettata che la svuotasse di entusiasmo per tutto il resto.

E cosa più grave di tutte... Distrugge tutto quello che abbiamo intorno perché nulla è paragonabile alle vite vissute nei Libri. Ai luoghi visti. Alle persone incontrate.

La letteratura mi appare come un vasto paese dai confini remoti, verso i quali mi sono diretta ma che non mi sarà mai dato raggiungere. E ho cominciato troppo tardi. Non potrò mai recuperare.

Ma le riflessioni della nostra Regina vanno oltre, ed è questo ciò che mi porto dentro di questo libro: siamo tutti mondi preziosi, dobbiamo imparare a darci il giusto valore.

giovedì 3 novembre 2022

Natale, sto arrivando!

 Sono stata in giro tutto il giorno.
Mi piace pensare al Natale, anche se il 25 Dicembre mi trasformo nel Grinch.
Ma la preparazione è bellissima.
Mi riconosco nella spiegazione data da alcuni psicologi: pensare al Natale rende felici e fa tornare ai tempi in cui eravamo bambini e quindi, spensierati.
La mia malinconia non è certo messa all'angolo da due lucine colorate!
No, no, Lei non la abbatte nessuno.
Ma oggi ho vinto io e mi sono distratta tantissimo, in compagnia di Cugy, su e giù per i negozi a guardare ora una giostrina luminosa, ora un alberello, ora una tazza.

Le tazze!
Sono diventate un capitolo a parte nella mia vita.
Un giorno dovremmo prendere un tè insieme, caro Bloggy, e chiacchierare amabilmente tenendo in mano una delle mie tazze, perché chiaramente sono a tua disposizione!
Amo condividere.
E appena qualcuno me ne dà occasione mi lascio andare...
Ma ad oggi non è ancora successo che mi facessero sentire serena, spensierata e senza il freno a mano tirato.
Pazienza. Ci sei tu. Perfetto così.

mercoledì 2 novembre 2022

 Caro Bloggy,
è stata una giornata piena di riflessioni ed emozioni. E ahimè di giornate simili ne sto vivendo tante, ultimamente.
Ovviamente sono una estimatrice di emozioni e riflessioni soprattutto se le persone sono capaci di provarle ed elaborarle.
Ma nel mio caso c'è così tanta confusione e intensità che ne vengo travolta.
Lo so che non siamo immortali, ma non sono pronta a dire "addio".
E credo sia uno dei miei tanti difetti.

Siamo al secondo giorno di Novembre.
In Italia è la giornata dedicata alla commemorazione dei defunti.
Ed io non ho mai amato questa dedica. I miei defunti sono dentro di me.
E non riesco ancora ad adattarmi all'idea di far loro visita solo in uno specifico luogo.
Quando ero bambina, se papà era in città, con lui andavo volentieri al Cimitero.
(Lo so, sembra una affermazione molto strana-horror.)
Mi raccontava i nomi e la vita di tante persone. Il loro ruolo nella famiglia.
E mi arricchivo di ricordi che non avevo mai vissuto.
A volte, quando lui si raccoglieva nel suo silenzio per una preghiera, io mi guardavo intorno e non so come dire ma avevo "amici" anche lì.
Tutti i bimbi che non erano stati fortunati quanto me... Raccontavo loro una fiaba, cosa avevo fatto a scuola e lasciavo un fiore.
Ah ecco, una cosa dolcissima che faceva il mio papà: quando comprava i fiori per i defunti, mi affidava sempre un piccolo bouquet che potevo gestire a mio piacimento, lasciando un fiore ai nonni, agli zii sconosciuti e ai miei "amici".

Se le persone che amiamo ci vengono portate via, perché continuino a vivere non dobbiamo mai smettere di amarle. Le case bruciano, le persone muoiono... ma il vero amore è per sempre!

martedì 1 novembre 2022

Benvenuto Novembre

Novembre, mese principe dell’ autunno quando gli alberi si spogliano di foglie già di color giallo - verde tendente sempre più al giallo, triste annuncio della fine di un ciclo che tuttavia è solo la premessa di una nuova, futura esplosione di vita.”
(Giuseppe Zuccarini)



Caro Novembre,
bentrovato. Sono proprio contenta che tu sia qui. Solitamente porti con te il profumo del mosto e delle frittelle. E il freddo! Si fa il "cambio armadio". Ci si prepara a passare serate in casa davanti alla TV, con tazze fumanti di tisane, per riscaldare le mani.
Ma quest'anno non sembra che tu abbia intenzione di rispettare questa tradizione.
Allora ti prego, non per me ma per la natura: Novembre, torna a fare novembre!
Abbiamo bisogno di acqua.
Gli animaletti devono fare scorta di cibo per prepararsi all'inverno.
Le spiagge hanno bisogno di riposo, le dune si devono rigenerare.
Il mare è stanco.
Aiutaci caro Novembre.
Nel film Tenet, gli uomini del futuro vogliono salvare il loro pianeta.
Noi non abbiamo tornelli e invertitori. Noi abbiamo solo avidità e stupidità.
Per questo abbiamo bisogno di te: portaci il freddo. 
Restituiscici l'Autunno.

con affetto