domenica 20 novembre 2022

Covid - Nazim Hikmet - Mondiali di Calcio

Chissà, forse non ci ameremmo tanto
se le nostre anime non si vedessero da lontano
non saremmo così vicini, chissà,
se la sorte non ci avesse divisi.


Caro Bloggy,
ti auguro di avere un medico in famiglia perché solo così non impazzisci quando qualcuno che ami sta male.
Oggi per distrarmi ho provato questo kit per la ceralacca. Devo dirti la verità: sono negata. Ma è stato divertente. Magari riesco a creare dei simpatici segnaposto per Natale.
Anche se è un pensiero che dura un minuto.
L'unica cosa che mi annienta la mente è far scorrere immagini su IG.
Non riesco a fare altro. Concentrazione zero. Voglio solo che lui torni a casa.
La situazione è ancora la seguente: non lo posso vedere. So che è sveglio, ma non può avere visite perché in rianimazione non si accede. Ma la cosa grave è che non può nemmeno fare una chiamata. Niente. Una volta potevi vedere le persone attraverso un vetro. Oggi, causa Covid, evitano di far entrare chiunque.
Immagina i parenti a casa: 23 ore e 58 minuti di buio. C'è solo una finestra di due ore in cui chiamare. Una voce sconosciuta, asettica, senza un volto e senza cuore, ti legge da un foglio l'aggiornamento degli interventi. La telefonata dura due minuti e se provi a fare una domanda non è detto che ti rispondano cortesemente.
Non ho nozioni mediche e per quanto stia cercando di mantenere la calma, di essere forte anche per Lei, non ti nascondo che ci sono parole, espressioni che mi terrorizzano.
Penso solo che il percorso è questo, e non si può fare altro che aspettare e mantenere la calma.
Ma quando ti accorgi che non riesci nemmeno a fare una preghierina, è chiaro che stai mentendo a te stesso.
Oggi ho detto a chi mi ascolta lassù: "Prendi me al suo posto."
E non sono mai stata più lucida di così. 
Lui è un uomo stupendo, ma deve stare ancora qui con noi, perché ha ancora tante cose da fare e poi perché senza di Lui, noi non viviamo.

Caro Bloggy,
sto diventando bravissima con il mondo esterno. Ma a te racconto tutto. Ieri ho veramente avuto paura di non vederlo più. Mi manca tantissimo.
Non riesco a fare niente. Scusami amico mio. Passerà questo momento. E tornerò al nostro impegno.
Voglio ricordare con te la nascita del poeta turco Nazim Hikmet, perché con sé porta speranza e forza.
L'amore da lui descritto è profondo, unico e indivisibile.
Ha resistito a tanto dolore ed è un'immagine che mi consola.
E per omaggiare la vita e l'amore ti lascio una sua poesia, bellissima:

Alla vita

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla dal di fuori o nell’al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non è uno scherzo.
Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita.

Prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant’anni, ad esempio, pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli
ma perché non crederai alla morte
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.


p.s. Oggi iniziano i Mondiali di Calcio. Questa edizione verrà giocata in Qatar ed io non la seguirò. La mia Nazionale non si è classificata. E poi in un paese del genere io non c'avrei giocato manco una partita di scopone scientifico. Naturalmente sono una goccia nell'Oceano. Come tale il mio gesto non servirà a nulla. Sciolto e confuso tra mille altre gocce.  

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