martedì 31 gennaio 2023

Il Conte di Montecristo - Alexander Dumas

 Attendere e sperare


Carissimo Bloggy,
dopo un tempo che possiamo definire infinito, torno a parlarti delle mie amate letture.
Mi ha fatto compagnia per circa dieci giorni quello che possiamo definire senza remore, un classico della letteratura mondiale: Il Conte di Montecristo di Alexander Dumas padre.
Un capolavoro che mi ha legato a sé senza incatenarmi.
Che per 1114 pagine ha avuto il mio cuore ed il mio rispetto ma che negli ultimi capitoli, quando pensavo di incontrare il punto più alto della narrazione... devo confessarlo, mi ha un tantino delusa.
Come se ci fosse stata un'accelerazione improvvisa per tagliare il traguardo.
Ciò non toglie che sia un romanzo bellissimo.
Mi è piaciuto vedere la trama prendere forma davanti ai miei occhi.
Indovinare chi si nascondeva dietro quel nome, quella descrizione.
Da un punto di vista stilistico, a me la forma asciutta e precisa adoperata dallo scrittore, è piaciuta molto. (Non condivido la citazione di U. Eco anche se lui era competente ed io no.)
C'è una voce narrante che ci svela la triste storia di Dantès e che di tanto in tanto, conversa con noi, curiosi e affascinati lettori.
Il protagonista (ma potrei dire "i protagonisti") per antonomasia è, indiscutibilmente, il conte di Montecristo. Ne conosciamo i tormenti, la crescita psicologica. Il mutamento interiore.
Lo abbiamo incontrato che era un giovane ragazzo perbene, con tutta la vita davanti, pronta a sorridergli: il capitano Edmond Dantès.
Lo ritroviamo dopo quattordici anni piegato, consumato e pur rinvigorito, accecato dalla vendetta: il prigioniero 34.
Infine eccolo, trascorsi ancora dieci anni, bellissimo e terribile, come solo l'angelo sterminatore può essere: il conte di Montecristo.

L'unico che gli si può contrapporre è l'abate Faria. Lo splendido erudito italiano. No, non è per patriottismo che lo ammiro. Egli possiede, ciò che manca a Dantès: la compassione.
E credo sia questo che distingue un uomo, da un grande uomo.

Gli altri personaggi sono semplicemente bassi e mediocri:
Salviamo la famiglia Morrel, soprattutto l'armatore.
Ma i personaggi femminili? Che roba!
Ah, il Diciannovesimo secolo! Povere noi. Sempre viste o come creature deboli e delicate o come streghe maldette.
Gentilissimi!

La mia edizione è di una delle case editrici che preferisco, quella Einaudi.
Ho apprezzato la prefazione, breve, di Michele Maris che mi ha insegnato ad associare il nome Dantès a quello del Sommo Poeta.
Come se fin dal nome, quindi, l'autore volesse farci comprendere le intenzioni del suo personaggio.
Il cui scopo è restituire ai suoi nemici, in una sorta di contrappasso, per l'appunto, dantesco quello che hanno seminato.

Non dimenticherò mai quello che ho provato quando Edmond viene arrestato.
Fino a quel momento il racconto era "luminoso".
Mi sembrava di sentire il profumo del mare e il garrire dei gabbiani nel porto di Marsiglia.
Immaginavo il cielo azzurro di quella città che tanto bene mi ha accolto.
Ma verso la fine di febbraio, tutto cambia.
Edmond inizia la sua discesa all'Inferno e noi con lui.
Non un gesto umano. Nessuna pietà per un uomo che diventa solo un numero.
Questa parte mi ha profondamente scosso: n.27 e n.34.
Una volta erano uomini; nel carcere di If non sono più nulla.
Solo polvere ed ombra.

Attendere e sperare.

Questa la più grande lezione di questo romanzo. Nella vita, ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria. La Provvidenza è sempre in agguato. Siamo noi che dobbiamo comunicare con essa e comprenderla. Attendere i suoi tempi e sperare che il suo progetto coincida con il nostro.

sino al giorno in cui Dio si degnerà di svelare all’uomo l’avvenire, l’intera saggezza umana risiederà in queste due parole: Attendere e sperare!

Un libro che ti consiglio di leggere mio caro Amico, ma con calma e senza fretta.
Con pazienza.
Pare che Dumas si sia ispirato ad una storia vera per scrivere questa storia.
Ma fortunatamente per noi, ha elevato il suo Conte ad essere superiore agli altri.
La vera storia è di un ciabattino francese di nome Pierre Picaud, ha inizio nel 1807 ed è terribile. Per alcuni versi mi ha ricordato I Miserabili.
Miseria che si fonde ad altra miseria.

La realtà supera la fantasia, anche in questo caso.

Buonanotte Amico caro.
A presto

p.s. L'ultimo giorno della Merla è stato molto freddo. C'è speranza di avere una bella Primavera. 
"Speranza"... buffo... in questo post è stata chiamata in causa numerose volte.

domenica 29 gennaio 2023

I giorni della Merla

Nessuno che valga la pena avere si lascia possedere facilmente.”
(Sara Teasdale)


Caro Blog,
piccolo ed etereo amico, sono iniziati i giorni della Merla.
Fa freddo, quindi la Primavera potrebbe arrivare prima. Vedremo.
Oggi però, ho pensato che è una di quelle notti in cui se ti addormenti all'esterno e senza protezione alcuna, rischi di non svegliarti più.
Spero che tutti abbiano un angelo custode. Un angelo con ali enormi che possano avvolgere e proteggere il sonno dei più infelici.
Che mondo ingiusto abbiamo creato!
Forse lo è sempre stato, ma ultimamente mi sembra che la situazione sia precipitata.
La guerra in Ucraina non finirà. Non ci sono presupposti; nessun bagliore all'orizzonte.
Nessun don Tonino Bello pronto a far partire la marcia della pace.
Nessuna speranza.
La voce delle armi non accenna a spegnersi.
Non rispetta il Natale, non rispetta la vita umana, non teme il freddo o la notte e nemmeno il pianto di un bambino.
Il giorno della Memoria si è già esaurito.
A volte mi chiedo: cosa spinge l'uomo ad agire così? L'avidità? E questa ha dei limiti?
Non si ferma mai? Non basta una borsa firmata, un'auto rombante.
Non è sufficiente un conto in banca a sei cifre o beni immobili; un Leonardo in cassaforte, un caffè a Parigi, pur vivendo a Tokio.
Sembra che l'avidità sia bulimica.
Deve mangiare mangiare mangiare...
Prima o poi arriverà a vomitare tutto quanto?

Buonanotte al silenzio,
alle stelle che non si vedono più (stiamo uccidendo anche loro).
Buonanotte a chi culla un bambino, veglia un malato, cura un anziano.
Buonanotte a chi lavora, a chi non dorme.
Buonanotte a chi sta sognando, a chi ha il cuore in subbuglio.
Buonanotte a chi aspetta un messaggio che non arriva mai.
Buonanotte a chi domani sosterà un esame.
Buonanotte a tutti quelli che hanno come tetto il cielo.
Buonanotte ai puri di cuore.
Buonanotte a chi ha fame. A chi è solo.
Buonanotte a chi non si rende conto.
Buonanotte a chi non riceve un "buonanotte" da tanti anni.

venerdì 27 gennaio 2023

Giorno della Memoria

 Caro Bloggy,

oggi non posso che aprirti il mio stupido cuore su quello che è stato un periodo della storia dell'umanità, in cui gli uomini hanno smesso di essere uomini e si sono trasformati in orribili mostri.
Ho seguito un programma in televisione con la mia amata senatrice Liliana Segre.
Era al mausoleo della Shoah a Milano, Binario 21.
E in quella sede ci ha raccontato il momento della deportazione.
I treni, il viaggio.
Dopo aver letto alcuni libri, non ti nascondo che sentire i racconti dalla voce della Senatrice mi fa un certo effetto.
Mi sembra di vedere il suo papà vivo, accanto a lei.
Da dove trae la sua forza questa meravigliosa donna?
Una donna di pace, come si è definita lei stessa, una donna che non prova odio. Ma che vuole seminare pace. Che contrasta l'indifferenza. Che racconta la sua storia, rivivendo il suo dolore per fare in modo che non si dimentichi, che non accada mai più. Dobbiamo esserle grati per il suo sacrificio. Le persone vogliono dimenticare il dolore. Lei è costretta a conviverci e riviverlo. 

L’Odio – Wislawa Szymborska

Guardate com’è sempre efficiente,
come si mantiene in forma
nel nostro secolo l’odio.
Con quanta facilità supera supera gli ostacoli.
Come gli è facile avventarsi, agguantare.

Non è come gli altri sentimenti.
Insieme più vecchio e più giovane di loro.
Da solo genera le cause
che lo fanno nascere.
Se si addormenta, il suo non è mai un sonno eterno.
L’insonnia non lo indebolisce ma lo rafforza.

Religione o non religione –
purché ci si inginocchi per il via
Patria o no –
purché si scatti alla partenza.
Anche la giustizia va bene all’inizio.
Poi corre tutto solo.
L’odio. L’odio.
Una smorfia di estasi amorosa
gli deforma il viso.
Oh, quegli altri sentimenti –
malaticci e fiacchi!
Da quando la fratellanza
può contare sulle folle?
La compassione è mai
arrivata per prima al traguardo?
Il dubbio quanti volenterosi trascina?
Lui solo trascina, che sa il fatto suo.

Capace, sveglio, molto laborioso.
Occorre dire quante canzoni ha composto?
Quante pagine ha scritto nei libri di storia?
Quanti tappeti umani ha disteso
su quante piazze, stadi?

Diciamoci la verità:
sa creare bellezza
Splendidi i suoi bagliori nella notte nera
Magnifiche le nubi degli scoppi nell’alba rosata.
Innegabile è il pathos delle rovine
e l’umorismo grasso
della colonna che vigorosa le sovrasta.

È un maestro del contrasto
tra fracasso e silenzio
tra sangue rosso e neve bianca.
E soprattutto non lo annoia mai
il motivo del lindo carnefice
sopra la vittima insozzata.

In ogni istante è pronto a nuovi compiti.
Se deve aspettare aspetterà.
Lo dicono cieco. Cieco?
Ha la vista acuta del cecchino
e guarda risoluto al futuro.
– lui solo.


No, non mi chiedo più come sia possibile.
Purtroppo è accaduto e non possiamo cambiare il passato.
Ma abbiamo potere sul presente.
Mi guardo intorno, mi guardo dentro. 
Mi chiedo: io come mi sarei comportata?
Voglio diventare una donna di pace anch'io.
Vorrei chiedere scusa all'umanità intera.
Agli ebrei, ai disabili, agli omosessuali, ai dissidenti politici, ai rom, a tutti coloro che non hanno avuto nemmeno una lapide, un luogo per l'ultimo riposo.


“Coltivare la Memoria è ancora oggi un vaccino prezioso contro l'indifferenza e ci aiuta,
in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze,
a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.”
(Liliana Segre)

mercoledì 25 gennaio 2023

Non ti ho amato per noia, o per solitudine, o per capriccio. Ti ho amato perché il desiderio di te era più forte di qualsiasi felicità. E lo sapevo che poi la vita non è abbastanza grande per tenere insieme tutto quello che riesce a immaginarsi il desiderio. Ma non ho cercato di fermarmi, né di fermarti. Sapevo che prima o poi l'avrebbe fatto lei. E lo ha fatto. È scoppiata tutto d'un colpo.

Oggi è il compleanno di Alessandro Baricco.
E non potevo non celebrarlo con una citazione di Oceano Mare, che per me resta il suo libro migliore e più enigmatico.
Uno di quei libri che o ami o disprezzi.
Uno di quelli che o è "meraviglioso" o è  "illeggibile".
Naturalmente le opinioni sono sempre personali. E siamo in un mondo libero, dove tutti abbiamo la possibilità di esprimerci.
A tal proposito però non posso fare a meno di esprimere le mie perplessità, quando leggo su IG, Concetta da Mergozzo affermare che "La Banalità del Male" fa schifo e non si può leggere, e che è la sua opinione ed è libera di esprimersi come vuole.
Mi viene l'orticaria.
(Chiedo scusa a tutte le Concetta e a Mergozzo; sono solo innocenti esempi presi senza alcun riferimento reale. L'orticaria è l'unica cosa vera della situazione.)
Ed ecco che mi rendo conto di quanti danni abbiano creato questi social/blog/siti web.
Perché Concetta con tutto il suo seguito, scriverà senza remore, senza vergogna, come una critica consumata.
E avrà come unico obiettivo il far scalpore e attirare commenti.
E che siano positivi o negativi, poco conta.
Concetta aumenterà il numero dei suoi "followers", si dice così. E un giorno guadagnerà da questo suo modo di fare.
Poi forse imparerà il mestiere. Non lo escludo.
Il problema è che dovrebbe essere il contrario: prima si impara il mestiere e poi si diventa mestierante.
Sono una persona all'antica.

Per evitare di appartenere al gioco di questi fenomeni, spesso non seguo, non commento, non metto like.
Ma rimane l'amara constatazione: siamo diventati dei mostri.

Ti lascio con un'altra citazione, quella che mi ha fatto ripartire il cuore e innamorare ancora:

da Emmaus
Come abbiamo potuto non sapere, per così tanto tempo, nulla di ciò che era, e tuttavia sederci alla tavola di ogni cosa e persona incontrata sul cammino? Cuori piccoli – li nutriamo di grandi illusioni, e al termine del processo camminiamo come discepoli ad Emmaus, ciechi, al fianco di amici e amori che non riconosciamo – fidandoci di un Dio che non sa più di se stesso. Per questo conosciamo l'avvio delle cose e poi ne riceviamo la fine, mancando sempre il loro cuore. Siamo aurora ma epilogo – perenne scoperta tardiva.

Buonanotte Blog

lunedì 23 gennaio 2023

 - Come stai?
- Bene


Caro Blog,

quante bugie si nascondono dietro un "bene".
Quanti messaggi scritti e cancellati.
Quanti pensieri.
Quante lacrime.
Quanti sorrisi forzati.
Sono domande di circostanza, che vogliono una risposta di circostanza?
Sono domande prestabilite, cui bisogna rispondere in modo prestabilito, perché altrimenti il cervello rimane spiazzato, le maschere cadono e non si sa più come andare avanti.

La verità è che non puoi rispondere liberamente alle persone.
Non puoi dire niente di quello che provi.
Ma con te è diverso, con te risponderei in modo sincero.

-Come stai?
- (Caro Blog, sto male. Sono stanca. Mi sento inutile.
Mi sembra di aver buttato la mia vita. E sono stanca anche di chi "vuole aiutarmi" ma mi prende solo in giro. Sono stanca di questo mondo. Sono stanca di raccogliere le briciole. Sono stanca dei messaggi che arrivano una volta alla settimana.
Di sentirmi dire "poi ci sentiamo?" e vedere che le persone scompaiono.
Di rincorrere sempre gli altri.
Ricevere messaggi di due parole e poi niente.
Di cercare di intessere una conversazione, con una Penelope che non fa altro che disfare e lasciarti sola.
Sono stanca di sentirmi così sola e vuota.
Solo la lettura mi riempie.
Sono distrutta, sola, fragile e confusa.
Forse sono patetica, stupida e sempre sul punto di piangere.
Mi sento irritabile, nervosa, vuota, sconfitta, con il cuore a pezzi, mai abbastanza, triste e abbandonata.)

- Ehi?
- Scusa, dicevamo... Ah, sì...
Bene, grazie, tutto bene.


sabato 21 gennaio 2023

Un uomo può iniziare a bere perché si sente un fallito, e diventarlo ancor più completamente perché beve. Lo stesso sta ora avvenendo con la lingua inglese. Poiché i nostri pensieri sono fatui, la lingua diventa sgradevole e sciatta, ma la trascuratezza della lingua favorisce a sua volta la tendenza ad avere fatui pensieri.
(George Orwell)

Caro Blog,
il freddo è arrivato sulla penisola italica e ha paralizzato il mio cuore e il mio cervello.
Non sento niente e mi sembra di non avere penseri.
Al momento sono completamente assorbita dalle vicende di Edmond Dantes.
E poi mi chiedono perché amo i classici e non riesco a leggere altro...

Buonanotte amico mio,
stai al caldo.
Penso ai territori dilaniati dalla guerra.
Povere persone.
Quando finirà questo inutile dolore?

giovedì 19 gennaio 2023

 Se si guarda troppo fisso una stella, si perde di vista il firmamento.
(Edgar Allan Poe)


Caro Bloggy,
i funerali sono sempre momenti tristi, in cui si incontrano persone tristi, persone ipocrite, persone sofferenti e tanti pensieri.
Se hai la fortuna di poter osservare un funerale dall'esterno scopri che è tutta una messinscena triste e spesso fatta male.
I parenti del defunto sono distrutti dal dolore.
Stanno lì, subiscono il rituale delle condoglianze, delle facce contrite. A volte devono consolare gli altri.
"Gli altri" si distinguono in due gruppi: i dispiaciuti e gli ipocriti. I dispiaciuti sono quelli che partecipano al dolore dei parenti e sentiranno la mancanza del defunto. Gli ipocriti sono quelli che fanno le condoglianze e si dileguano, temendo forse che la morte sia contagiosa.
Lo so, sto esagerando. Ma ultimamente vedo solo falsità intorno a me... Se potessi farei pulizia...

I funerali ci impongono una riflessione personale. E le mie riflessioni sono vigliacche.
Guardo gli altri e fuggo me stessa.
Ma in certi momenti uno non può fare a meno di chiedersi: come sarebbe stato se... che cosa sarebbe successo se avessi...
Guardavo alcune persone presenti al funerale e mi rendevo conto del baratro che si è aperto tra me e loro.
Ero come loro e potevo avere quello che hanno.
Invece ho scelto di mandare tutto a quel paese. Di non vivere in una eterna menzogna, di non convincermi che quella che vivevo era la vita che volevo.
Il risultato è un disastro ma... io mi sento come il gabbiano nella foto: LIBERA!

martedì 17 gennaio 2023

 Caro Bloggy,

ho ancora la febbre. Ma mi sento molto meglio.
Ed eccomi qui per un saluto. Ieri ero in pieno delirio, una frase commemorativa e via.
Oggi riesco a stare seduta al divano, direi che è un bel passo avanti.

Ti scrivo per raccontarti una cosa,
di cui mi sono pentita troppo tardi.
Mi sono trasformata in una vera e propria stalker, lo so è sbagliato, non si fa.
Ma ormai l'ho fatto, non si torna indietro.
Ho dovuto "confessare" perché la mia coscienza non mi dava pace.
Secondo me, ci è rimasto un po' male.
Devo pensarci meglio...

Vado a prendere la tachipirina...

'Notte Bloggy

lunedì 16 gennaio 2023

F*CK MAFIA

 Mentre per il mondo oggi è il Blue Monday,
in Italia noi scendiamo in piazza e festeggiamo l'arresto di Matteo Messina Denaro.
Non abbiamo sconfitto la mafia, certo, ma Giustizia è fatta.
Ed io sono soddisfattissima e felicissima!

giovedì 12 gennaio 2023

 L'unica gioia al mondo è cominciare.
È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante.
(Cesare Pavese, Il Mestiere di Vivere)

Caro Bloggy,
ho deciso di iniziare un nuovo libro. Sarà una sfida lunghissima: 1214 pagine.
Dopo aver concluso il viaggio con Terzani, è giunto il momento per me di cimentarmi con Dumas. Sarà un po' come tornare alla mia cara Marsiglia. Città che ho respirato e apprezzato. Il cui ricordo mi accompagnerà sempre. Dove c'è il mare, c'è la mia anima. 
Sono pronta a salpare.

Oggi ho scoperto un altro pezzettino del puzzle chiamato "Persona".

Caro Bloggy, 
conoscerò mai un vero istante di felicità?

mercoledì 11 gennaio 2023

Un legame

chim. Complesso delle forze d'interazione tra atomi
che porta alla formazione di aggregati molecolari


Immagino i miei atomi combattere strenuamente per mantenere un ponte con altri atomi e creare un aggregato molecolare. Almeno uno.
Sogno un aggregato stabile con Persona.
Cerco la felicità nelle piccole cose. E sono troppo fragile per accettare la vacuità della situazione.
Un messaggio, due parole. Va bene così. Mi nutro di briciole.

Ci sono giorni, come questo, che mi vedo dall'esterno.
Mi osservo. Scruto. Sbircio il mio riflesso nello specchio.
Non sono una brutta persona. Sono molto cortese.
Cerco di esportare luce, malgrado la tenebre interiore.
A volte percepisco disagio in chi mi incrocia sul suo cammino.
Il mio viso gentile e fanciullesco rende tutti disarmati.
Sono pochissime le persone capaci di essere sgarbate con me, e quando accade, le stesse persone cercano di rimediare. 
Questo è quanto ho visto oggi.

Semina gentilezza Bloggy mio.
Magari non ne nascerà mai niente. Ma ti sentirai al sicuro, quando la sera ti rimboccherai le coperte.

Un legame alla fine cos'è?
Un filo immaginario che ci lega con il pensiero a qualcuno.
E non importa quanto distante quel Qualcuno sia.
Il legame se alimentato, non si spezzerà mai.
E non importa se ad alimentarlo è uno solo, è più che sufficiente.
Io, mangiatrice di briciole, bulimica di scampoli, oggi sono sazia.

martedì 10 gennaio 2023

La lentezza

Perché è scomparso il piacere della lentezza? Dove mai sono finiti i perdigiorno di un tempo? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle? Sono scomparsi insieme ai sentieri tra i campi, insieme ai prati e alle radure, insieme alla natura? Un proverbio ceco definisce il loro placido ozio con una metafora: essi contemplano le finestre del buon Dio. Chi contempla le finestre del buon Dio non si annoia; è felice.
(Milan Kundera)

Caro Bloggy,

quest'anno mi sto costruendo un'armatura meravigliosa, fatta di tanti specchi.
Vorrei che la gente guardandomi si riflettesse in me, e riuscisse a trovare un riflesso che restituisca una bella immagine.
Che possa strappare un sorriso, rievocare un piacevole ricordo.
Devo ringraziare Terzani che mi ha restituito il sapore della lentezza ed il gusto della lettura per me stessa.
Un libro che ho iniziato con entusiasmo, ma così pregno di emozioni da risultare difficile.
Ho faticato per arrivare in cima. Ed ora che sono a poche pagine dalla fine, ho paura.
Come al solito, quando qualcosa mi emoziona profondamente mi spaventa l'idea della fine.
E non riesco a fare l'ultimo passo.
Spero che questo 2023 mi doni qualcosa di bello.
Ma non so ancora cosa possa essere.
Ho pensato di bloccare Persona.
Ma la verità è che non sono ancora pronta.
Lui è ancora la mia isola felice.
Quella terra tra le nebbie di Avalon dove rifugiarmi ed essere felice.

Mi sento prosciugata.
Una terra da cui tutti attingono qualcosa, continuamente.
Prosciugano prosciugano, ma non piove mai.

Scruto il cielo alla ricerca di nuvole...

domenica 8 gennaio 2023

Eppure mi sembrava di aver scritto dei buoni propositi convincenti...
E va bene caro Bloggy, proviamoci per davvero.

Citazione motivazionale: La corrente era stata ostacolata, cosa che poteva avere a che fare con la scomparsa del gatto.

Non ricordavo di aver letto l'anno scorso "L'uccello che girava le viti del mondo" di Murakami. Per la precisione è stato il diciannovesimo libro.
Quando i libri mi piacciono ho sempre la sensazione che vengano da un lontano passato.

Dovrei crearmi una lista di libri per ogni mese.
Ma devo ammettere di non sapere da dove iniziare.
Ricordi? Avevo una lista dei libri da leggere prima di morire, ma è quasi finita.
Ed ora che ho voglia di vivere, non so da dove iniziare.
Che cosa curiosa.

Cosa vuole dirmi Murakami?
Le mie energie sono state per molto tempo occluse.
Il mio desiderio di essere amata, la mia disperata ricerca verso la realizzazione personale e, infine, la mia smania (folle, lo riconosco) di essere presentabile da un punto di vista estetico, mi avevano fatto perdere di vista cosa conta veramente nella vita: l'oggi.
Il presente è l'unica cosa che ci viene concessa.
L'unica cosa che possiamo gestire.
Quel "qui e ora" che tanto vuoto mi è sempre sembrato, riscopro essere il mio riferimento per questo 2023.
Sblocco le mie energie e me stessa.
Mi libero da tutti gli ostacoli.
Chissà quante persone si torturano quotidianamente alla ricerca della perfezione, della posizione, dell'amore, dell'accettazione.
Siamo una marea invisibile e anonima, fatta invece di individualità bellissime.
Ognuna a proprio modo.
E a questa idea mi aggrappo.
Ora devo ritrovare "il mio gatto".
Ma l'accettazione è già il passo giusto.

giovedì 5 gennaio 2023

Gente di Città

Chi abita in città, in fin dei conti, è gente semplice e di gusti facili da accontentare.
Un incontro che per altri è normale e comune, per chi vive in città diventa indimenticabile ed unico.

E così, caro Bloggy, eccomi qui a parlarti di questo mio piccolo e nuovo amico: il riccio Schopenhauer. Qui si è riaddormentato. Gli abbiamo fatto un riparo, messo del cibo qua e là, e lasciato acqua in alcuni punti.
Spero riesca a dormire per tutto l'inverno. Il clima non lo aiuta. E immagino come debba essersi sentito smarrito e confuso stamattina, quando inspiegabilmente si è svegliato. Per poi sentire freddo nelle prime ore del pomeriggio.
Allora ho pensato all'idea distorta che ha Persona delle relazioni.
Non è vero che i ricci sono inavvicinabili! Ora ne ho le prove. Non sono facili. Hanno il corpicino ricoperto di aculei. Ma hanno anche una parte molto morbida e calda.
Questo simpatico amico mi ha riempito il cuore di gioia. Non potevo fare a meno di parlarti di lui. Un inizio di anno così non mi capitava da tanto tempo. Ed anche il caffè finalmente preso con la mia amata Cuginetta, ha avuto un sapore più buono.

Domani è l'Epifania.
Salutiamo definitivamente il Vecchio e spalanchiamo le porte del nostro cuore al Nuovo.
Sono pronta!
2023 tocca a te: stupiscimi.

mercoledì 4 gennaio 2023

 E mentre guardo video senza senso su IG, mi appare il messaggio di Persona e il mondo cambia.
Questa volta mi sono sentita fisicamente male. Ho il cuore un po' troppo sulle righe ultimamente. Non è niente, lo so. Ma non controllo i battiti. Sono sempre alti.
Ma non c'è da stupirsi.
Se una parte del mio corpo può dirsi in attività, quella è sicuramente il cuore.
Una volta ho iniziato un racconto. I protagonisti erano una ragazzina ed un pupazzetto di peluche. La ragazzina temeva che il suo cuore diventasse un cuore-no.
Cioè un cuore che non provava niente. Un cuore privo di sentimenti, emozioni, paure, gioie, dolori. Un cuore sano ma senza pulsazioni.

Mi cito:
"Un cuore-no è un cuore spogliato del suo significato. Un cuore che assolve il suo compito fisico: pompare il sangue a tutto l'organismo. Non che sia poco, certo! Ma un cuore merita di più. Merita di avere una scintilla di magia. Merita di emozionarsi. Merita di accelerare non solo per uno sforzo fisico, ma anche per un turbamento."
Fine citazione.

Racconto mai concluso. Che però piaceva tantissimo a PiccoloPiccoloPrincipe. Direi che è comunque stato un successo.

Quella ragazzina è in giro per il mondo fantastico del suo amico peluche.
Anch'io ne ho fatta di strada da quel giorno ed eccomi a scrivere i miei buoni propositi per il nuovo anno.
Sei pronto?


ehm ehm
*BUONI PROPOSITI 2023*

1) portare sempre nel cuore Gesù Bambino;
2) leggere 24 libri, due al mese. Non importa quale genere ma creare un piano annuale dove inserire almeno 3 nuovi autori;
3) imparare a conoscere un autore, memorizzandone dati biografici come quando eri a scuola;
4) imparare a controllare la lingua;
5) non lasciarsi influenzare da nessuno;
6) smetterla di sognare Persona;
7) dedicare due giorni alla settimana ad una bella passeggiata;
8) non credere alle persone;
9) imparare una frase di inglese alla settimana;
10) scrivere almeno a giorni alterni sul blog, e se non si ha ispirazione, aiutarsi scegliendo una citazione dai libri letti lo scorso anno e sviluppare da lì un pensiero;
11) tornare ad un regime alimentare sano;
12) cercare di imparare una cosa ogni giorno.

Fanno schifo come propositi ma mi impegnerò per portarli a termine.
Probabilmente avrò bisogno di un aiuto in termini di agendine e quaderni.
Ma voglio impegnarmi. E ci riuscirò.

Ciao Bloggy,
volevo raccontarti perché non potrei mai essere una brava influencer o una blogger famosa, perché questo mondo non è il mio mondo ma...mi sono distratta e ti ho parlato di altro.
Sono una caotica/neutrale senza speranza!
Buonanotte Amico mio

martedì 3 gennaio 2023

Ribellione - F. Dostoevskij e commento di Gherardo Colombo

 [...] gli sto solo restituendo, con la massima deferenza, il suo biglietto.


Caro Bloggy,
sto ancora pensando ai miei buoni propositi...
Nel frattempo ho deciso di leggere un po' e ho trovato questo bellissimo saggio di Gherardo Colombo che commenta il capitolo del libro quinto "Pro et contra", della seconda parte dei Fratelli Karamazov.
Libro che sicuramente posso inserire tra i miei preferiti.
In particolar modo, in questa parte si commenta il dialogo (dialogo? O piuttosto soliloquio di Ivan?), tra i due fratelli Alioscia e Ivan Karamazov.

Un confronto intenso e disperato.
Un capolavoro, che si concluderà con quella parte nota come "Il Grande Inquisitore".
Vien voglia di restituire il biglietto, per davvero.
Mi sento come Ivan: Dio esiste, va bene, ma come si può accettare questo mondo, che Lui ha creato, dove è chiaro che l'umanità non è capace di scegliere il bene. Di "cambiare idea".
Un testo per riflettere.
L'autore sceglie la via del riscatto e non della punizione per sradicare il male.
Ma è una strada difficile per me da comprendere. 
Vero: chi vive nella violenza, diffonde violenza.
Bisogna educare, istruire. Ma non si può confidare nel prossimo.
Non ho fiducia. Lo ammetto.
Ma mi sforzerò di cambiare atteggiamento.

Che Dio esista oppure no, il male è parte della condizione umana.
Partiamo dalla constatazione di quello che è, invece di camminare a ritroso da quel che vorremmo che fosse, e riusciremo ad avvicinarci a quel che vorremmo che fosse
(se davvero la nostra meta è l'armonia).

Voglio credere che lo sia.
E nel giorno dedicato al compleanno del prof. Tolkien, credo sia giusto nutrire un po' di speranza.

lunedì 2 gennaio 2023

Voglio che ogni mattino sia per me un capodanno.
Ogni giorno voglio fare i conti con me stesso, e rinnovarmi ogni giorno.
(Antonio Gramsci)


Caro Bloggy,
anche Alexia mi suggerisce di scrivere una lista dei buoni propositi.
Non ricordo, ma l'anno scorsa l'ho fatta?
E dove l'ho messa?

Quello che posso dirti è che in questa foto è rinchiuso il mio 2022.
Iniziato pensando che sarebbe stato il mio ultimo anno di vita, cercavo di ricordare una cosa bella ogni giorno.
Il risultato è stato drammatico.
Sono sempre stata giù di morale.
Le cose belle?
Moltissime, ho deciso di vederla così.

Inizio:
                                                              - i compiti con i piccolini
                                                              - le passeggiate per la mia sanità mentale
                                                              - i libri letti
                                                              - le uscite con le cuginette
                                                              - la vacanza in Grecia
                                                              - i messaggi di Persona
                                                              - la mano di mio Padre
                                                              - gli abbracci di mia Madre
                                                              - i caffè con Cugina
                                                              - la carezze ai gatti
                                                              - gli stikers
                                                              - il mio sorriso per i miei genitori
                                                              - la minigonna nera
                                                              - i sacrifici fatti per perdere 2 kg
                                                              - il mio amico Immy
                                                              - l'importanza della Famiglia
                                                              - l'amore.

È stato un anno difficile. Ma non ne voglio parlare più. 
Tutto andato. Tutto dimenticato.
Ora voglio camminare guardando davanti a me, col vento che mi accarezza il viso e il profumo del mare che mi circonda.

domenica 1 gennaio 2023

Buon anno!

Un ottimista sta alzato fino a mezzanotte per vedere il Nuovo Anno.
Un pessimista sta alzato per accertarsi che il vecchio anno se ne vada via.
(Bill Vaughan)

Buon Anno Nuovo
carissimo Bloggy.

Sono stata attenta, ho aperto porta per far uscire il vecchio e far entrare il nuovo, ho sorriso e brindato.
Eppure...
eppure io e cuore concentrati come eravamo pensavamo: ma che differenza vuoi che faccia lo scoccare della mezzonotte?
Ammetto di essere stata invasa da un po' di tristezza.
Non è stato un fine anno scoppiettante.
Ma guardandomi intorno ho capito che il mio mondo era tutto lì. 
Ho scambiato auguri con le persone che non erano vicine.
E mi sono finalmente convinta di una cosa: devo cambiare io!
La giornata è stata serena, bella. Poi la prima critica mi ha irritato.
Ma è un errore: io non posso governare gli altri, posso però imparare a controllare le mie emozioni.
Non ho ancora elaborato una lista di buoni propositi.
Ma per il momento: andiamo avanti.


Filastrocca di Capodanno:
fammi gli auguri per tutto l’anno
voglio un gennaio col sole d’aprile;
un luglio fresco, un marzo gentile;
voglio un giorno senza sera;
voglio un mare senza bufera;
voglio un pane sempre fresco;
sul cipresso il fior del pesco;
che siano amici il gatto e il cane;
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo, non darmi niente,

(Gianni Rodari)