martedì 10 gennaio 2023

La lentezza

Perché è scomparso il piacere della lentezza? Dove mai sono finiti i perdigiorno di un tempo? Dove sono quegli eroi sfaccendati delle canzoni popolari, quei vagabondi che vanno a zonzo da un mulino all’altro e dormono sotto le stelle? Sono scomparsi insieme ai sentieri tra i campi, insieme ai prati e alle radure, insieme alla natura? Un proverbio ceco definisce il loro placido ozio con una metafora: essi contemplano le finestre del buon Dio. Chi contempla le finestre del buon Dio non si annoia; è felice.
(Milan Kundera)

Caro Bloggy,

quest'anno mi sto costruendo un'armatura meravigliosa, fatta di tanti specchi.
Vorrei che la gente guardandomi si riflettesse in me, e riuscisse a trovare un riflesso che restituisca una bella immagine.
Che possa strappare un sorriso, rievocare un piacevole ricordo.
Devo ringraziare Terzani che mi ha restituito il sapore della lentezza ed il gusto della lettura per me stessa.
Un libro che ho iniziato con entusiasmo, ma così pregno di emozioni da risultare difficile.
Ho faticato per arrivare in cima. Ed ora che sono a poche pagine dalla fine, ho paura.
Come al solito, quando qualcosa mi emoziona profondamente mi spaventa l'idea della fine.
E non riesco a fare l'ultimo passo.
Spero che questo 2023 mi doni qualcosa di bello.
Ma non so ancora cosa possa essere.
Ho pensato di bloccare Persona.
Ma la verità è che non sono ancora pronta.
Lui è ancora la mia isola felice.
Quella terra tra le nebbie di Avalon dove rifugiarmi ed essere felice.

Mi sento prosciugata.
Una terra da cui tutti attingono qualcosa, continuamente.
Prosciugano prosciugano, ma non piove mai.

Scruto il cielo alla ricerca di nuvole...

Nessun commento:

Posta un commento