- Come stai?
- Bene
Caro Blog,
quante bugie si nascondono dietro un "bene".
Quanti messaggi scritti e cancellati.
Quanti pensieri.
Quante lacrime.
Quanti sorrisi forzati.
Sono domande di circostanza, che vogliono una risposta di circostanza?
Sono domande prestabilite, cui bisogna rispondere in modo prestabilito, perché altrimenti il cervello rimane spiazzato, le maschere cadono e non si sa più come andare avanti.
La verità è che non puoi rispondere liberamente alle persone.
Non puoi dire niente di quello che provi.
Ma con te è diverso, con te risponderei in modo sincero.
-Come stai?
- (Caro Blog, sto male. Sono stanca. Mi sento inutile.
Mi sembra di aver buttato la mia vita. E sono stanca anche di chi "vuole aiutarmi" ma mi prende solo in giro. Sono stanca di questo mondo. Sono stanca di raccogliere le briciole. Sono stanca dei messaggi che arrivano una volta alla settimana.
Di sentirmi dire "poi ci sentiamo?" e vedere che le persone scompaiono.
Di rincorrere sempre gli altri.
Ricevere messaggi di due parole e poi niente.
Di cercare di intessere una conversazione, con una Penelope che non fa altro che disfare e lasciarti sola.
Sono stanca di sentirmi così sola e vuota.
Solo la lettura mi riempie.
Sono distrutta, sola, fragile e confusa.
Forse sono patetica, stupida e sempre sul punto di piangere.
Mi sento irritabile, nervosa, vuota, sconfitta, con il cuore a pezzi, mai abbastanza, triste e abbandonata.)
- Ehi?
- Scusa, dicevamo... Ah, sì...
Bene, grazie, tutto bene.
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