Caro Bloggy,
oggi non posso che aprirti il mio stupido cuore su quello che è stato un periodo della storia dell'umanità, in cui gli uomini hanno smesso di essere uomini e si sono trasformati in orribili mostri.
Ho seguito un programma in televisione con la mia amata senatrice Liliana Segre.
Era al mausoleo della Shoah a Milano, Binario 21.
E in quella sede ci ha raccontato il momento della deportazione.
I treni, il viaggio.
Dopo aver letto alcuni libri, non ti nascondo che sentire i racconti dalla voce della Senatrice mi fa un certo effetto.
Mi sembra di vedere il suo papà vivo, accanto a lei.
Da dove trae la sua forza questa meravigliosa donna?
Una donna di pace, come si è definita lei stessa, una donna che non prova odio. Ma che vuole seminare pace. Che contrasta l'indifferenza. Che racconta la sua storia, rivivendo il suo dolore per fare in modo che non si dimentichi, che non accada mai più. Dobbiamo esserle grati per il suo sacrificio. Le persone vogliono dimenticare il dolore. Lei è costretta a conviverci e riviverlo.
Guardate com’è sempre efficiente,
come si mantiene in forma
nel nostro secolo l’odio.
Con quanta facilità supera supera gli ostacoli.
Come gli è facile avventarsi, agguantare.
Non è come gli altri sentimenti.
Insieme più vecchio e più giovane di loro.
Da solo genera le cause
che lo fanno nascere.
Se si addormenta, il suo non è mai un sonno eterno.
L’insonnia non lo indebolisce ma lo rafforza.
Religione o non religione –
purché ci si inginocchi per il via
Patria o no –
purché si scatti alla partenza.
Anche la giustizia va bene all’inizio.
Poi corre tutto solo.
L’odio. L’odio.
Una smorfia di estasi amorosa
gli deforma il viso.
Oh, quegli altri sentimenti –
malaticci e fiacchi!
Da quando la fratellanza
può contare sulle folle?
La compassione è mai
arrivata per prima al traguardo?
Il dubbio quanti volenterosi trascina?
Lui solo trascina, che sa il fatto suo.
Capace, sveglio, molto laborioso.
Occorre dire quante canzoni ha composto?
Quante pagine ha scritto nei libri di storia?
Quanti tappeti umani ha disteso
su quante piazze, stadi?
Diciamoci la verità:
sa creare bellezza
Splendidi i suoi bagliori nella notte nera
Magnifiche le nubi degli scoppi nell’alba rosata.
Innegabile è il pathos delle rovine
e l’umorismo grasso
della colonna che vigorosa le sovrasta.
È un maestro del contrasto
tra fracasso e silenzio
tra sangue rosso e neve bianca.
E soprattutto non lo annoia mai
il motivo del lindo carnefice
sopra la vittima insozzata.
In ogni istante è pronto a nuovi compiti.
Se deve aspettare aspetterà.
Lo dicono cieco. Cieco?
Ha la vista acuta del cecchino
e guarda risoluto al futuro.
– lui solo.
Purtroppo è accaduto e non possiamo cambiare il passato.
Ma abbiamo potere sul presente.
Mi guardo intorno, mi guardo dentro.
Mi chiedo: io come mi sarei comportata?
Voglio diventare una donna di pace anch'io.
Vorrei chiedere scusa all'umanità intera.
Agli ebrei, ai disabili, agli omosessuali, ai dissidenti politici, ai rom, a tutti coloro che non hanno avuto nemmeno una lapide, un luogo per l'ultimo riposo.
in un mondo così pieno di ingiustizie e di sofferenze,
a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza e la può usare.”
(Liliana Segre)
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