mercoledì 28 giugno 2023

Abbiamo tutti dentro un mondo di cose: ciascuno un suo mondo di cose!
E come possiamo intenderci, signore,
se nelle parole ch’io dico
metto il senso e il valore delle cose come sono dentro di me;
mentre chi le ascolta,
inevitabilmente le assume col senso e col valore che hanno per sé, del mondo com’egli l’ha dentro?
Crediamo di intenderci; non ci intendiamo mai!
(Luigi Pirandello)


Ciao Blog,
non ci sentiamo da un po'. La mia vacanza al mare è finita. Tutto bene, ovviamente. Il posto era meraviglioso. L'ultimo giorno in spiaggia, sono sbocciati alcuni gigli di mare. Per me una scoperta dal profumo di miracolo.
Purtroppo continuo a sentirmi inferiore a tutti. Penso che i miei genitori non saranno, non potranno mai essere fieri di me. E questo mi devasta interiormente. Mi auguro di morire ogni notte, e ogni giorno mi tocca constatare che sono ancora qua. Sono una persona fortunata. Eppure soffro. Sto malissimo. Mi sento vuota, incompleta.
Almeno ho imparato a soffocare dentro di me questo dolore.
All'esterno sembro sempre una fredda, distaccata; adirata con il mondo, che dà solo risposte acide. In altre parole: insopportabile.
È la mia maschera perfetta.
E nel giorno del compleanno di Luigi Pirandello, parlare di maschere è un atto dovuto.
Negli anni ho parlato spesso di questo scrittore originale, innovativo, avveniristico.
Oggi voglio essere didascalica e raccontare Pirandello come farebbe una brava insegnante di Letteratura Italiana, partendo da qualche dato biografico.

Luigi Pirandello nacque a Girgenti, oggi la meravigliosa Agrigento, in Sicilia.Essendo Estate, colgo l'occasione per suggerire la Sicilia tra le papabili mete vacanziere. Una città magica, che merita di essere visita in ogni stagione.
Famosa per la sua distesa di templi dorici dell'antica città greca posti nella cosiddetta valle dei Templi, che dal 1997 è considerata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, non delude nemmeno nel resto del territorio. Le persone sono cordiali e accoglienti, il cibo eccellente.
Un'esperienza da non perdere nella vita.

Luigi Pirandello ebbe un'infanzia serena e per i primi tempi felici. I problemi economici della famiglia, lo portarono a Palermo, dove completò i suoi studi. Roma e Bonn lo videro studente di filologia.
Per anni si è dibattuto sul suo ruolo negli anni del regime fascista. Ma non possiamo pensare che fosse "fascista" così come si può intendere una camicia nera.
Basti pensare che i controllori di regime guardavano con sospetto le sue opere apertamente anti-sistema.
Più che come scrittore, in vita ebbe successo come drammaturgo. Il regime stesso gli preferì altri scrittori.
Non so dire se sia stato fortunato o meno, ma sicuramente il Premio Nobel per la letteratura del 1934 fu il riscatto che si meritava e gli aprì le porte della fama internazionale.
Il mio romanzo preferito? Il Fu Mattia Pascal.

Siamo al XIII capitolo.
Anselmo Paleari spiega a Mattia, o meglio ad Adriano Meis, la sua lanterninosofia.
Esistendo ognuno di noi porta una luce, un lanternino, che proietta sulla realtà la propria luce e la modella; ogni luce quindi ha un'intensità diversa, una diversa sensibilità, un diverso modo di vedere la stessa realtà. ("Che cos'è LA verità?")
A queste piccole lanterne, si sovrappone la luce del tempo, una luce più grande: un lanternone. Che fornisce un colore predominante, un'idea da seguire comune: di color violetto, color deprimente, quello della virtù cristiana. Il lume di un'idea comune è alimentato dal sentimento collettivo.
Quando la luce sarà spenta saremo preda delle ombre. Saremo liberi dal mondo delle emozioni, delle percezioni.
Pirandello è il pessimista col sorriso.
E nelle sue letture mi sono trovata a mio agio.
Osserva l'uomo e lo vede in una eterna lotta nella società in cui vive.
Combatte contro la forma, gli obblighi e le maschere che la società gli impone, a tal punto da renderlo estraneo perfino a sé stesso. L'uomo è in trappola. La società lo ingabbia.
Da questa lotta l'uomo uscirà sempre sconfitto.
Questa consapevolezza però non ci deve abbattere. Ma provocare una riflessione ed un sorriso amaro, conclusivo: l'umorismo ci salverà.

Buon compleanno Luigi Pirandello.

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