LE TRE LEGGI FONDAMENTALI DELLA ROBOTICA:
1. Un robot non può arrecare danno a un essere umano, o, mancando di agire, lasciare che un essere umano subisca un danno.
2. Un robot deve obbedire agli ordini che riceve da un essere umano, se ciò non è in conflitto con la Prima Legge.
3. Un robot deve proteggere la propria esistenza, se ciò non è in conflitto con le Prima e la Seconda Legge.
Manuale di Robotica, 56ͣ edizione, 2058 d.C.
Gennaio può essere visto in due modi: o come il Generale Inverno o come il mese di Asimov. Questo 2025 vede per la prima volta le mie mani posarsi su un libro di fantascienza e il risultato è un innamoramento epico!
Per me è stato un colpo di fulmine e pertanto sono impreparata! Non ho niente di Asimov e ora devo spulciare vari siti per decidere con quale libro continuare.
Contemporaneamente voglio procedere con il progetto Finnegans, quindi ho intenzione di alternare Joyce con Asimov.
Passerò da un mondo all'altro senza fretta e senza limiti. Il mio unico buon proposito per le letture sarà leggere!
Così spero di trascorrere le serate alternando la visione epica e futuristica di Asimov con il labirinto linguistico e intellettuale di Joyce.
Caro Blog, mi auguro tu sia entusiasta quanto me, perché non vedo l'ora di fare acquisti.
Nel frattempo ti racconto la mia prima conoscenza: Io, Robot - edizione 1950.
È una raccolta di 9 racconti, tutti scritti tra il 1940-1950. Il nome della raccolta non piaceva ad Asimov; infatti era identico al titolo di un racconto del 1939 di Eando Binder; racconto che ispirò un giovane diciannovenne (- proprio Isaac Asimov-) a tal punto da ispirarlo per scrivere il suo primo racconto: Robbie.
Robbie è ancora oggi il primo racconto della raccolta, mentre le tre leggi fondamentali della robotica sono state elaborate in un secondo momento.
I nove racconti possono essere letti in due modi: o in modo autonomo, come fossero singoli racconti, o come una lunga intervista alla robot-psicologa Susan Calvin che ci accompagna tra i suoi ricordi e i primordi del suo lavoro.
In ogni modo per il lettore sarà l'accesso all'esperienza letteraria più affascinante e coinvolgente della sua vita!!!
Siamo nel 2025; ci dividono solo 33 anni da quel manuale di Robotica che tutti gli scienziati e gli ingegneri del mondo di Asimov conoscono a menadito.
Iniziamo lentamente, vagamente ad intuire l'importanza e il potenziale di un'intelligenza artificiale, delle esplorazioni nel cosmo, dei robot in senso lato.
Personalmente ne sono anche intimorita. Non immagino un futuro dispotico come faceva Orwell, ma conosco il potere del marketing, dell'influenza sociale; e quindi voglio imparare a conoscere gli strumenti che potrebbero avere una qualche forma di influenza su di me.
Voglio conoscere chi è capace di conoscermi meglio di me stessa.
Asimov intendeva reagire all'idea di "robot come minaccia" espressa nella letteratura di inizio XX secolo; e lo fece secondo me riuscendoci, grazie all'invenzione delle sue famose Leggi fondamentali della Robotica. Conferendo agli automi la figura di strumenti versatili che aiutassero e accompagnassero l'umanità nella sua storia.
Beh almeno con me ha funzionato; Susan Calvin mi ha fatto capire l'importanza della conoscenza. E la narrazione di Asimov mi risulta speciale; ha come un dono incredibile di rendere la fantascienza non solo accessibile, ma anche profondamente umana e filosofica.
Il mio racconto preferito è proprio il primo: Robbie.
Non voglio anticiparti nulla ma è come se si lasciasse spazio all'amore, anche in un mondo freddo e rumoroso come quello in cui la tecnologia sembra dominare; come se ci ricordasse che anche nel futuro più avanzato, l'empatia e l'amore restano centrali.
E un altro posto speciale è dedicato a: Il conflitto evitabile.
In questo racconto si entra nel cuore dei dilemmi etici e delle implicazioni di un mondo sempre più governato dalla tecnologia. Non è solo fantascienza, ma una riflessione sulla nostra capacità di fidarci delle intelligenze che creiamo e su quanto siamo disposti a lasciare il controllo.
Mi permetto di dire: attualissimo.
Non mi dilungo oltre.
Se come penso parleremo ancora di Asimov, non voglio annoiarti più.
A presto Blog.