mercoledì 24 novembre 2021

Il tempo di tornare a casa - Matteo Bussola

 Non è forse un'ambizione quella di vivere tranquillo,
[...]
avere un labrador di nome Freddie in onore del suo cantante preferito?

Caro Bloggy,
perdonami continuo a trascurarti.
Ma anche se sono stanchissima volevo scriverti. Quella che si sta concludendo è stata una giornata epica.
Cercherò di raccontartela con ordine.
Stamattina mi sono svegliata con un solo obiettivo: tartassare Persona di messaggi. Causa scatenante: una cosa che mi aveva scritto lui.
E così ho fatto, per un po'. Ed era bellissimo.
Sono andata in libreria. Quella enorme, in una città diversa dalla mia. Ho fatto incetta di libri. E a proposito, sto rispettando la tabella di marcia (a meno che non abbia sbagliato a contare!). Mi sono fatta consigliare dei libri di poesia dal librario, che è stato gentilissimo. E ho portato Persona con me, e non ho avuto paura. Per una volta.
Poi la crisi. Sono stanca di me stessa.
Allora nel pomeriggio ho letto; ho letto tutto d'un fiato questo splendido libro dello scrittore con il cappellino giallissimo e lo zainetto di un adolescente: Matteo Bussola.
C'è un filo rosso che lega le storie raccontate e un filo rosso, in un certo senso, lega tutte le nostre vite. Il punto è questo: in che modo ognuno di noi influenza l'esistenza di chi incrociamo per caso, per un secondo, per tutta la vita?
In questo delicato romanzo, Bussola cerca di dare una risposta. Bussola: nomen omen! Cerca di indicarci la rotta da seguire.
Le vicende narrate si svolgono tutte il 23 novembre. Direi "ieri". E quando ho letto del cane di nome Freddie, oddio! Ho avuto un tuffo al cuore. Il destino esiste.
Ed eccomi qui a scriverti.
Esattamente trent'anni fa moriva Freddie Mercury. Non ne parlo spesso, ma ho già avuto modo di raccontarti quanto abbia amato innanzitutto l'uomo e poi il performer. E oggi per me è stata una giornata particolarmente triste. Come se, fermandomi, crollassi.
Il mio caro Cavaliere Oscuro è l'unico che abbia pensato a me. E mi ha profondamente commosso la sua dolcezza.

Freddie è morto a quarantacinque anni. Aveva pochi anni più di me, oggi.
Ha vissuto cercando di nascondersi, o proteggersi. E nessuno può immaginare quanto abbia sofferto. 
Se ci penso ancora, sto male un'altra volta.

Oggi Persona mi ha mostrato la sua inesauribile bontà d'animo.
Ed io mi sento spezzata.
Avrei tanto voluto dirgli delle cose.
Ma so che non è giusto.
Mi sono limitata a chiedergli scusa. Perché io lo so quando sbaglio. E mi è dispiaciuto tanto.

Forse è come dice Philip Roth (ho letto ultimamente un altro suo romanzo, te ne parlerò): 

L’unica ossessione che vogliono tutti: l’amore. Cosa crede, la gente, che basti innamorarsi per sentirsi completi?
La platonica unione delle anime?
Io la penso diversamente.
Io credo che tu sia completo prima di cominciare.
E l’amore ti spezza.
Tu sei intero, e poi ti apri in due.

Ecco perché non posso amare nessun altro. Solo Persona mi fa sentire così.
Ho sempre paura di perderlo.
Antonio e Giulietta è per pochi. L'incontro con gli altri, con l'Amore, ci trasforma. Non si torna indietro. Come la Moka che non puoi pulire. E che trasforma ogni caffè in un buon caffè, perché ogni nuovo aroma si arricchisce dei precedenti. Ecco che noi siamo strati su strati di emozioni provate, vissute, sognate grazie agli altri. E non è possibile tornare indietro e farci tornare ciò che eravamo all'inizio.

Penso che Persona mi renda così: un caffè ogni volta migliore del precedente.
Non si mette indietro l'orologio, lo so. Ma com'è bello a volte, crogiolarsi nel ricordo.
Mi riconosco sempre nelle storie dei potenziali suicidi. Non credo sia una cosa positiva.
Appena Persona mi molla, io affogo.
Però c'è una novità: sono stanca della vita che sto conducendo.
Non va bene.

Caro Freddie,
sei diventato una leggenda. Ma quello che nessuno ti aveva detto è che una come me avrebbe sofferto della tua morte. 
Il 24 Novembre fa sempre male. Ero una bambina nel 1991. Ma mi ricordo di aver iniziato a vestire di nero per te. Era un lutto esteriore. Col tempo è diventato interiore.
Spero tu stia bene,

I still love you.

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