sabato 27 novembre 2021

L' Attesa

In spagnolo aspettare si dice “esperar”
perché in fondo aspettare è anche sperare.
(Anonimo)

Caro Bloggy,
più in basso di così non posso andare.
Ho deciso di smetterla di pensare a lui come fosse una persona reale.
Guardavo i miei libri.
Questi sono gli ultimi comprati.
Penso che non li leggerò mai perché sono sempre stanca e priva di entusiasmo. Ma da alcune settimane la cosa non mi turba più. Tutto è iniziato quando su Instagram ho letto del concetto di anti-biblioteca. Un'idea che nasce da una riflessione di Nassim Taleb, ispirato a sua volta dalla biblioteca di Umberto Eco.
Nel suo Il Cigno Nero, Taleb scrive (la citazione non è fedele):

Lo scrittore Umberto Eco ha una vasta biblioteca personale (con più di trentamila libri) e divide i visitatori in due categorie: quelli che reagiscono con un "Quanti di questi libri hai letto? ".
E gli altri - una piccolissima minoranza - che sanno che una biblioteca privata non è un'appendice per stimolare l'ego, ma uno strumento di ricerca.
I libri letti hanno molto meno valore dei libri non letti.
La nostra biblioteca dovrebbe contenere tanto di "ciò che non sappiamo" quanto i nostri mezzi finanziari, il mutuo e il mercato immobiliare ci permetterebbero di collocare. Accumuleremo più conoscenza e più libri man mano che invecchieremo.
Infatti, più sappiamo, più lunghe sono le file di libri non letti.*
Chiameremo questa serie di libri non letti anti-biblioteca.


Un concetto molto vero, profondo, condivisibile. Non riusciremo mai a leggere tutti i libri che meritano di essere letti. Ma dovremmo tenere sempre viva la nostra curiosità. *I libri non letti aumentano con la nostra cultura. Perché è un po' come con le scatole cinesi. Appena inizi una nuova avventura, uno studio, ecco che compare un nome che non conosci, una parola di cui ti interessa l'etimologia. E apri, apri infiniti collegamenti che ti portano inevitabilmente verso un nuovo libro, link, sito (per i più moderni).
Ovunque si posi il nostro sguardo, ecco nuove parentesi da studiare, da esplorare, spalancare.
Nessun argomento può ritenersi esaurito.
E la nostra anti-biblioteca dovrebbe ricordarci questo: le infinite cose che ancora non conosciamo e che potremmo un giorno decidere di osservare da vicino.

ore 02.17
Un Giorno In Pretura è finito. Credo che avremo le repliche prima di essere abbandonati al nulla della pausa invernale.
Significa che io e Persona non avremo più niente da dirci.
E sono molto afflitta per questo. Ma contemporaneamente voglio vederci un segno del destino.
Siamo solo due utenti come altri milioni nel mondo. Non siamo niente.
E se proietto questo pensiero su quello che cullavo qualche ora fa, allora scopro che non è importante ciò che già è stato fatto, letto, visto, conosciuto.
Ma devo pensare a ciò che sarà, a ciò che ancora posso conoscere, vedere, leggere.
Mi è capitato spesso di pensare ad alcuni libri, mentre faticosamente leggevo un romanzo.
Magari Persona è stato importante per conoscere Sonia, Amica e anche se non lo sento da anni Il Mago.
Forse è stato importante per aiutarmi a conoscere il mio cuore.
Ho sempre pensato di essere una persona fredda e orgogliosa.
Ma con lui ho messo l'orgoglio da parte.
Infinite volte.
E infinite volte ho sentito il mio cuore riscaldarsi per lui.
Ma ora direi che è il momento di tornare nel mio antro oscuro.

Sono stanca.

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