giovedì 25 novembre 2021

Un Mese al Natale

 Ore 09.23
Sono in attesa che inizi l'ennesimo, inutile webinar organizzato dal mio ordine professionale. Siamo già in ritardo, come in una qualsiasi sessione d'esame. E non posso fare a meno di chiedermi come riesca 'sta gente ad essere presa in considerazione.
Sono già afflitta e desolata, e sono in piedi da sole tre ore.
Chissà quali altre mirabolanti sorprese di m***a avrà in serbo per me la vita?
Sì, hai capito perfettamente caro Bloggy, oggi post-sperimentale.
Aspettati deliri di ogni genere.

ore 15.26
Era un incontro molto interessante... Poi le slide sono diventate illeggibili. E ho perso il filo del discorso.
Un vero peccato.
Forse risolvono.

Mi manca il mio lavoro.
E dopo quello che mi hanno detto i miei, mi sento una truffatrice. Non mi merito la famiglia che ho. Sono pessima. L'unica cosa che posso fare è fingere di stare bene. Glielo devo. Comportarmi come si conviene e sorridere, sorridere sempre. Anche se so di non meritarli e questo dolore mi opprime. 

ore 15.48
Ho bevuto troppi caffè, ma devo ammettere che un altro ci starebbe bene. Sono in piedi dalle sei. Mi sono svegliata per prendere le solite pillole, e non ho ripreso sonno, niente! Fuggito via. Ero nel letto e mi ero quasi convinta che potessi vedere sorgere il sole. Non escludo di fare una stupidaggine un giorno o l'altro. Nel frattempo le notizie dal mondo sul Covid sono nuovamente preoccupanti. Non mi spaventano le chiusure, ma i morti. Spero di non rivivere mai più il periodo di Marzo 2020. 

ore 17.03
Sto pensando di scrivere in modo retroattivo.
Ho letto alcuni libri che non ho avuto modo di raccontare. E non voglio farli slittare a dicembre. Perché, se le cose vanno come mi auguro, a dicembre dovrò parlare dei dieci libri del dodicesimo mese. E potrebbe essere la prima volta in vita mia che riesco a portare a termine un progetto.
Quindi non escludo che potrebbero comparire post datati 19 Novembre e simili.
Ma è tutto in costruzione.

ore 17.14
Abbiamo finito. Ritiro il commento iniziale: l'argomento del webinar è stato interessante. Però l'intervento del primo relatore è stato troppo lungo e complesso. Poteva essere più chiaro. Ma non è un lavoro facile. Lo so bene anch'io. Persona mi ha abituato ad un linguaggio chiaro e lineare. Lo adoro.
Ma nessuno è come lui.
Sai Bloggy, queste giornate mi deprimono perché oggettivamente mi rendo conto che ero capace di fare il mio lavoro. E l'ho sempre fatto bene. E anche gli studi li ho condotti bene. Perché allora mi vedo sempre come un'incapace? Perché ho sempre paura?
Non sono un alieno quando si parla di quelle cose. Anzi! Mi sento la migliore. Che scema vero? Una vera idiota.
Dai basta, ti faccio vedere una cosa bella. Stamattina, ore 7.46. Dimmi, non era meraviglioso? Non ho usato filtri. Era così lui. Bellissimo come sempre.
Il mare: sempre uguale, sempre diverso. Vorrei diventare una cosa sola con lui.
Ero nata per proteggerlo o studiarlo. Ma non ho creduto in me stessa. E naturalmente nessun altro l'ha fatto. Morirò schiacciata dalla mia tristezza. Dalle mie maschere. Non saprò mai chi ero realmente e cosa ero destinata, anzi più semplicemente, cosa ero capace di fare. Sono la vera carnefice di me stessa. La mia aguzzina. La mia assassina. Il corpo resiste. Ma lo spirito lo ha abbandonato da tempo.


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