sabato 15 aprile 2023

La Perla - John Steinbeck

E, come con tutte le storie raccontate che sono nel cuore delle persone,
ci sono solo cose buone e cattive
e cose in bianco e nero e cose buone e cattive e nessuna via di mezzo.
Se questa storia è una parabola,
 forse ognuno ne trae il proprio significato e vi legge la propria vita.


Breve. Diretto come un pugno.
Quando l'uomo riesce a vivere in simbiosi con la natura, sente la musica dell'universo.
Ma quando il cosiddetto mondo reale entra sulla scena, ecco che la musica si interrompe.
"Attenzione a cosa desideri, potrebbe realizzarsi."
Si dice così, quando si vuole mettere in guardia il prossimo. Quando si vuol dire in modo gentile, "ehi dai, la tua vita non è tanto brutta".
Che se cambi lo status quo non è detto che le cose migliorino.
Che il materialismo, la ricchezza, intesa come oggetti da possedere, che è conseguenza dello sfruttamento del prossimo e dell'ambiente, non rende le persone più felici.
Un libro che si legge in un respiro, ma che può depositarsi come un peso difficile da digerire. Pagina dopo pagina avverti la tensione crescere e speri che ci sia una speranza. Ma questa è una quasi favola, non è possibile il lieto fine.
Un dolore in parole. Steinbeck in questo è maestro. Il suo stile realistico e fantasioso è semplicemente unico.

C'è un momento, durante la lettura, in cui hai la sensazione di galleggiare sul mondo e di osservare come vanno le cose in alcune realtà. E provi vergogna. Provi vergogna per quelli che si approfittano degli altri. Altri che sono sempre poveri e indifesi.

In questo libro ho trovato risposta ad un mio dubbio del 14 aprile:
Kino resiste all'invidia degli dèi, che non gradiscono - per dirla guardando le cose dall'alto - gli uomini che fanno progetti e vogliono impadronirsi del proprio destino.

Nel caso di Kino però bisogna ammettere che egli combatte contro la concreta e tangibile cattiveria umana, non contro gli dèi. Che in un certo senso gli avevano perfino elargito una certa fortuna. Ma se vuoi lasciare il paradiso terrestre devi farlo pagando un prezzo molto elevato.
Forse anche troppo elevato, nel caso dei due protagonisti della nostra storia.
Nel mio caso invece, ho il sospetto che gli dèi si siano alleati per farmi rimanere nel mio ruolo di invisibile parassita.
Tutti noi siamo precisi tasselli di un grande disegno. Incastonati l'uno con l'altra non possiamo deviare dal nostro ruolo, percorso, cammino.

Ecco che mi resta un po' di amarezza nel cuore, quando un racconto come questo è finito.
La sensazione permane per qualche tempo.
Domani mi dedicherò a Virginia Woolf. Scrittrice della mia anima spezzata.

Buonanotte Bloggino mio.

Nessun commento:

Posta un commento