venerdì 21 aprile 2023

La vita mi sembra troppo breve per spenderla ad odiare e a tener conto dei torti altrui.”
(Charlotte Brontë)

Nel 1816 del 21 aprile nasceva la scrittrice britannica Charlotte Brontë, terza di sei fratelli e sorelle. Ne cito "soltanto" altre due: Emily e Anne.
La vita di Charlotte sarà costellata da un serie di funesti eventi.
E la sua stessa vita avrà fine tragica. Morirà incinta del primo figlio, all'età di soli 39 anni.
La sua produzione letteraria fu ricca e di notevole pregio.
Anche se, come spesso succede, le opere sono state apprezzate dopo la sua morte.
Peccato.
Ma mi sono fatta una mia personalissima convinzione: il karma non esiste.
E fortuna e felicità non sono equamente distribuite.
Lo vedi se guardi la situazione mondiale. Lo comprendi se osservi ciò che accade nella tua vita ogni giorno.
Sono stanca amico mio caro.
Grazie alla tua esistenza posso ancora condividere le mie emozioni.
Altrimenti crollerei su me stessa e sarei solo un accumulo di macerie.
Quando mi preparo per uscire mi sembra di indossare un costume, una maschera.
Interpreto un ruolo. In questo modo cerco di non far trasparire il mio pensiero interiore.
La mia mente è giovane e ben piantata nel presente (quindi mi indigno e mi vergogno di quello che accade nel mondo: mi fa vomitare la guerra, mi fa rabbia l'inumanità con cui si trattano gli immigrati, ecc. ecc.).
Ma la mia anima è antica. E inizio a sentire anche la sua stanchezza.
Non ha avuto niente.
Se una cosa può andare male, nella mia vita va male.
Non viene risparmiato nulla. E mi rifiuto di fare anche controlli medici.
Non c'è mai soluzione.
Vado a dormire.
E spero di non svegliarmi più.
Se accadesse non mi dispiacerebbe. Ho amato tanto. Infinitamente.

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