domenica 20 settembre 2020

Il Piccolo Libro dell'Amore - Gibran Kahlil Gibran

L'amore è più di un'emozione.
È una forza sacra che manda in frantumi
le nostre idee su noi stessi
e ci trasporta lungo un sentiero che attraversa
l'esistenza, e va al di là.


Ho già accennato alla poesia che mi ha fatto pensare a Persona.
Ma credo che questa raccolta sia semplice balsamo per tutte le anime dilaniate.
La vita è una corsa ad ostacoli. La maggior parte dei quali ho preso in faccia! E con la faccia gonfia e gli occhi lacrimanti non si vede niente.
Così tutti corrono, tutti sanno tutto.
Tutti tranne me, chiaro.

In questo periodo sto riscoprendo la bellezza della lentezza e con essa forse il gusto della lettura calma, placida. Poche pagine prima di addormentarmi (oh più che altro prima di spegnere le luci). Un sorseggiare flemmatico. Un decantare di parole. Perfino nella copertina riesco ad avvertire un sussurro appena accennato. Un frullo di ali. Una foglia mossa dal vento. In questo periodo ho bisogno di intimità.
Non voglio più rumori e urla. Ho bisogno di PAce.

Gibran scrive: se lo vuoi capire, non ascoltare ciò che dice, ma quel che tace.
Non sarà facile, ma ho deciso di mandare in frantumi le idee che avevo di me stessa.
Non voglio lasciarlo andare. Non ci riesco. 

Chi fra voi non sente
che la sua capacità d'amare è illimitata?

Io!
L'ho scoperto da poco quanto sia inesauribile l'amore. Ho sempre pensato che si trasformasse, passasse. Non questa volta. È caparbio, cocciuto e non si arrende. Non mi riconosco in questo sentire. Mi sono sempre vista arrendevole. Invece Cuore non molla. Non gliene importa niente di ridicolizzarci, di farci dire le cose più stupide. Sembra come quei girasoli che instancabili reclamano e accolgono fino all'ultimo istante possibile, ogni raggio di sole.

L'amore non dà e non prende
altro che se stesso.
L'amore non possiede e 
non sarà posseduto.

Perché l'amore basta all'amore.

Gibran Kahlil Gibran è il poeta che dà voce all'amore. Quell'amore che unisce gli uomini indipendentemente dalla fede, dalla terra che popolano. Siamo tutti fratelli. Ci uniamo per distruggere templi dello spirito e per costruire edifici terreni. Abbiamo bisogno dell'ignoranza per percorrere la strada della conoscenza. Siamo creature particolari. Se imparassimo a vivere tutti insieme, il paradiso sarebbe sulla Terra e per chiunque.

Deve esserci qualcosa di stranamente sacro nel sale.
È nelle nostre lacrime e nel mare.

E ho capito che per togliere il sigillo che blocca il mio cuore, devo spezzarlo!
Solo così potrò andare avanti.
Un'immagine, quella della rottura, della frattura, che avevamo già incontrato ne Il Profeta
Non ci sono alternative. Perché l'amore basta all'amore ma l'amore non ci basta mai. Non è il possesso che ci guida. Perché l'amore non si può possedere. Ma fa parte della vita come l'ossigeno, come il sangue che ci scorre nelle vene. Non ci si sofferma a valutare la sua importanza, a controllare che sia in salute e che non vi siano intrusi. Ma sappiamo che fa parte del nostro organismo. 


p.s. Una parola al giorno:

c. corazza
come quella che hai mandato in frantumi tempo fa.
I tessuti, gli organi sono ora tutti esposti. Colpirli è semplicissimo, non ci vuole una particolare destrezza nell'uso delle armi.
Il naturale mutamento delle stagioni può essere letale.
Ma ne è valsa la pena. Perché ho sentito.
Ho sentito il tuo calore, ho avvertito il tuo tocco. 
Lo rifarei ancora e ancora.
Non ho rimpianti né rimorsi.
Ho sentito il tuo respiro.



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