è come una frustata benigna al cuore.”
Ne è passato di tempo dall'ultima volta che ho provato a scrivere qualcosa.
La mia vita, per alcuni aspetti, credo non si possa dire cambiata.
Ma i miei studi mi hanno insegnato che i cambiamenti sono sempre in atto.
A volte sono evidenti, altre volte invece accadono in silenzio.
Siamo il risultato di forze esogene ed endogene che lavorano continuamente su di noi e dentro di noi. Crediamo di saperci difendere, di saper reagire ma ci illudiamo, più o meno tutti. Siamo semplicemente barche in mezzo al mare.
Alcuni di noi sono come il Capitano Achab, altri come il Capitano Nemo.
Ci sono anche i Jack Sparrow -pardon!- capitan Jack Sparrow!
Ci sono anche i Jack Sparrow -pardon!- capitan Jack Sparrow!
A volte non abbiamo gradi: siamo semplici Santiago, o giovani Jim Hawkins.
Tutti, abbiamo bisogno di una rotta da seguire e una meta da raggiungere.
La mia l'ho persa da un po'. Sembra che la mia Stella non voglia brillare.
Il problema è che mi comporto male proprio con chi meriterebbe di ricevere il meglio, per quanto scarso una come me possa offrire.
Da qui il mio ritornare, ma a testa bassa.
Sono sconfitta nel corpo e nella mente.
Non sono riuscita a capire cosa fare, non sono riuscita a dare ciò che avrei voluto dare.
Che devo fare? A volte chiedere scusa non basta. A volte le persone si stancano.
Dicono che basta fidarsi, lasciarsi andare e le cose vanno come devono andare.
A me non succede mai così.
A me succede che se non me lo dici che ci tieni a me, che non ti infastidisce la mia presenza, io penso di essere di troppo.
A me succede che se non mi rispondi ai messaggi penso che, sì sei impegnato, ma che non ti importi di rispondere.
A me succede che se mi tratti come un fumetto, divento fumetto per un po', ma poi i colori vanno via e di me non resta più traccia.
A me succede che se mi sento sola e non hai voglia di darmi un abbraccio (indipendentemente dalle misure anti Covid-19!), scivolo in un buco profondo e buio, e non ne vengo più fuori.
Sorry, it's all that you can say ed è l'unica cosa che mi sento di dirti.
Scusami se mi isolo.
Scusami se non riesco a parlarti.
Scusami se sono così inadatta da amarti profondamente ma da risultarti arida e indifferente.
Scusami se non sono capace di trattarti come vuoi.
Scusami se sono sempre di malumore.
Scusami se non mi basti mai.
Scusami per tutti gli errori fatti.
Scusami per tutti i messaggi fiume, di cui forse non hai compreso minimamente il mio sentire.
Scusami per tutte le volte che ti ho infastidito.
Scusami per tutti i pensieri che ti ho rivolto.
Scusami per averti coinvolto, quando volevi solo tenere le distanze.
Scusami per la mancanza di ironia.
Scusami per quello che ho detto e per quello che non sono riuscita a dirti.
Scusami.
Sono una persona maledettamente imperfetta e misera.
Forse questa storia non sarebbe mai dovuta nemmeno iniziare.
Non lo so.
Forse questa storia non sarebbe mai dovuta nemmeno iniziare.
Non lo so.
So soltanto che tu continui ad essere la Favola ed io un semplice e distante lettore.
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(Esopo)