martedì 29 settembre 2020

Vite di Caravaggio - Stefano Zuffi

 "Lombardo per i lombardi
romano per i romani
napoletano per i napoletani,
Caravaggio appassiona e divide ormai 
da più di quattrocento anni."


In altre parole oggi nacque l'artista italiano per antonomasia.
L'ho rincorso ovunque, quando ho potuto.
Animo tormentato e ribelle, ha donato al mondo dei capolavori di inestimabile valore.
Di lui tanto hanno già detto e scritto che non mi sembra il caso di aggiungere parole su parole.

Quello che non posso fare a meno di pensare è che le sue opere siano sparse per il musei più importanti del mondo. Come se tutti fossimo uniti in un solo abbraccio grazie al genio e al tormento di Michelangelo Merisi.

La sua vita è legata alla morte. Per evitare la condanna a morte per un omicidio commesso nel corso di una rissa girovagò tra Napoli, la Sicilia e Malta, lasciando in ogni luogo impronte preziose della sua incomparabile arte. Il Destino sa essere davvero molto ironico a volte.
La mia giornata è scivolata tranquilla. Sono anche riuscita a dormire un po'.
Ma la cosa più importante di tutte è che sto cambiando.
Mi sto trasformando.
Proprio come accade per le piante. Dalla morte del seme nasce, nel buio della terra, una piccola vita.
Sicuramente sono morta, sono rimasta al buio tanto tempo.
Ma qualcosa inizia a muoversi.

Filippo Neri disse a Caravaggio:"Vedo in te due lupi che lottano uno contro l’altro e devono sbranarsi a vicenda."
Caravaggio rispose:"Quale dei due riuscirà a vincere?" 
Filippo Neri ribatté:"Quello che tu avrai nutrito di più."

Credo che sia una metafora applicabile a tutti.
Oggi sono serena.


Una parola al giorno

n. nebbia

C'è qualcosa di affascinante nella nebbia.
Nel suo modo di sfumare ogni contorno e colore.
Il suo modo di avvolgere e attutire ogni suono.
Mi è sempre piaciuta la nebbia.
Si adatta al mio cuore malinconico.
I miei battiti si uniformano. Mi sento un'ombra tra le ombre.
Mi sento sfumata nei contorni, ma tutta la luce si concentra al centro.
Ed è una luce dolce, che non abbaglia, non ferisce.
Mi è sempre piaciuta la nebbia.


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