martedì 19 ottobre 2021

Brevi le notti felici - Ono No Komachi

 Le notti d'autunno
dicono siano lunghe;
ma se le passi con l'amato,
prima che tu possa accorgetene,
l'
aurora è già sorta.



La mia vita è un inganno. Sono stanca di essere una maschera.
Perché mi umilio così?
Che senso ha continuare? Ma soprattutto perché sono sempre alla ricerca di un senso?
Non riesco a trovarlo: basta! Non cercare più!

In questi giorni il mio unico conforto è camminare.
Riesco a non pensare a niente. Mi fermo però e mi rendo conto che quello con Pa non è un rapporto.
E ciò mi addolora. Io voglio viverlo! Ma capisco il suo non essere interessato.
Io non mi sopporto per più di dieci minuti al giorno. Perché dovrebbe lui?
Caro Bloggy,
sono stanca di vivere. Di non essere niente. Di essere inutile. Di non avere uno scopo nella vita. Di non essere mai felice. Sono stanca di non ricevere quello che vorrei.

Sì, oggi sono a pezzi.
E allora ti racconto di Ono No Komachi, bellissima poetessa giapponese.
La sua bellezza era così rinomata, che il suo nome oggi è usato per indicare donne di particolare bellezza appunto.
Viene ricordata tra i sei migliori poeti waka e intorno alla sua figura sono stati costruiti numerosi personaggi.
La sua poetica così forte e piena di passione ha lasciato intendere che avesse avuto numerose relazioni.
A lei è in un certo senso ispirato il libro Geisha della scrittrice inglese Lesley Downer.
Si racconta che Komachi avrebbe accettato il corteggiamento del suo amato, se questi avesse trascorso 100 notti consecutive all'agghiaccio.
Fukakusa no Shosho, questo il nome del suo innamorato, riuscì a farle vista per ben novantanove notti. Ma l'ultima sera non riuscendo a raggiungere la casa dell'amata, preso dallo sconforto, si ammalò e morì nel giro di pochi giorni.
Komachi, appresa la notizia, fu preda della più cupa disperazione.

Le notti d'autunno
dicono siano lunghe...
per me sono interminabili.

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