sabato 3 settembre 2022

Il Generale Dalla Chiesa: "Qui è morta la speranza dei palermitani onesti."

Chiunque pensasse di combattere la Mafia nel "pascolo" palermitano e non nel resto d'Italia non farebbe che perdere tempo.

Essere italiani comporta tutta una serie di responsabilità morali che non sono sicura gli altri Paesi possa comprendere fino in fondo.

Il 3.Settembre.1982 quarant'anni fa, la mafia (volutamente minuscolo) uccide un Uomo dello Stato, un grande Uomo: Carlo Alberto Dalla Chiesa.
Aveva sessantadue anni. Aveva ancora tanto da vivere, da dare alla sua famiglia.
Invece la mano di vigliacchi assassini ha deciso che era giunta la sua ora.
La sua, quella di sua moglie e del ragazzo della scorta. Perché si sa, vieni trasferito come Prefetto a Palermo a contrastare la mafia e per scorta ti affidano un uomo solo.

Erano le 21.15 circa, il Generale e sua moglie Emanuela Setti Carraro percorrevano via Carini per raggiungere un ristorante. Una serata come tante; seguiva la loro auto, un'Alfetta con Domenico Russo, l'agente di scorta.
All'improvviso una raffica di kalashnikov AK-47 mise fine alle loro vite.
L'ennesima strage, l'ennesimo crudele spargimento di sangue.

Il mio rammarico è non ricordare a memoria tutti i nomi delle vittime di mafia. Tutti i nomi di quelle donne e quegli uomini che sono periti per un ideale, per il destino, per ingiustizia.

In Sicilia la mafia colpisce i servitori dello Stato
che lo Stato non è riuscito a proteggere. _ il Magistrato Giovanni Falcone

Il 25 Settembre andrò a votare. E il mio voto sarà per dire "no" a questa Destra disgraziata e violenta. Per dire "no" al ritorno in Italia di un clima di odio e ignoranza.
Questo è quello che posso fare da cittadino.

Con la mente osservo la Famiglia, i figli di Emanuela e di Carlo Alberto. Sento quella telefonata arrivata nel cuore della notte. Un trillo diverso, ne sono sicura, che risuonerà ancora nelle loro orecchie. Un incubo diventato realtà.
La mia immaginazione per oggi si interrompe qui.
Perché una cosa simile fa molto male anche solo pensarla.

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