domenica 18 settembre 2022

Scripta Manent - Paola Barbato

 la luce è importante nei luoghi, negli occhi...


Questa è la mia situazione ideale per leggere:
- bottiglietta dell'acqua (ma sto pensando di convertirmi alle bottigliette termiche; ne ho una che mi è stata regalata da quel tesoro di V.);
- igienizzante mani, che uso sempre in luoghi pubblici, come un'ossessione;
- segnalibri metallici che poi perdo nel libro e allora uso qualsiasi cosa, anche un vecchio biglietto d'auguri di Natale;
- linguette per sottolineare parole;
- matita;
- penne colorate per ricopiare le frasi più belle.
Leggere è un'arte. Ma alla fine mi ritrovo a leggere in posizioni assurde e così mi basta la matita e un foglietto di carta.

Questi ultimi giorni ho letto autori che volevo approfondire e imparare a conoscere; quindi avevo bisogno di una pausa, di leggere una cosa lontana da me, che sapevo in partenza non mi avrebbe coinvolto in prima persona.
Così sono tornata ai romanzi della Barbato. Ancora una volta il libro l'ho chiesto in prestito. (Pubblicato a luglio del 2021... non poteva essere tra i miei.)
Ancora una volta posso dire che Paola Barbato è veramente brava. Ma ne posso leggere un libro ogni tanto. Per staccare. Per non pensare e non sentire.
Si salta continuamente da una scena all'altra. Ritmo incalzante, veloce. Ma non riesco a riconoscere i tratti di una narrazione. I cambi di scena continui non mi hanno convinto molto. E avrei voluto conoscere meglio i personaggi.
I personaggi, in realtà li ho già conosciuti. E ora che li ho visti nel loro "prima", nel momento della loro nascita, mi hanno un po' deluso. Lo confesso.
Naturalmente il finale è di quelli accattivanti che ti fanno pensare: ehiiii, voglio sapere anch'io!

Non so se sia il libro o l'insieme delle esperienze fatte ultimamente, delle storie viste nelle serie TV (anche esse forma di narrazione moderna) ma sono un po' perplessa, delusa.
La vita è questa roba qui? 
Per esempio, il mondo televisivo è così squallido?
Quello dell'editoria così penoso? Diviso tra intellettuali snob e ignoranti arricchiti? Parlare di libri in Tv è veramente un suicidio? 
E che dire degli stereotipi femminili? Uno peggiore dell'altro.
La scrittrice televisiva, avvenente e provocatrice, fa quello che fa per i "like" sui social.
Quella brava e preparata, è brutta e con infinite turbe psicologiche. Una stalker pericolosissima. Che disprezza chi non scrive bene e correttamente.
(Non ti sembra di esagerare?)
Qui mi fermo, ma sono delusa, amareggiata.
Ho voglia di incontrare personaggi femminili normali e interessanti. Reali. VIVI!
Scrittrici e scrittori ma vi sembra così impossibile?
L'unico personaggio che mi mancherà è Zora, il cane quasi maremmano.

Domenica finita.
Sopravvivo.


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