ma che ora non sapeva più dove finiva lei e dove cominciava lui.
Il nove settembre è una data magica. E deve proprio esserlo se sono nati tanti scrittori famosi e meravigliosi. Tutti, a proprio modo, profondi pensatori; indagatori dell'animo umano e delle proprie profondità.
Tolstoj nacque nel 1828 in Russia.
Scrittore di romanzi e saggi, lo si ricorda soprattutto come autore di Guerra e pace e Anna Karenina, considerati come i romanzi più importanti della narrativa realista.
Due romanzi difficili, a mio parere per la complessità dei suoi personaggi.
Egli fu come detto, un grande pensatore morale. E trovò forse pace e qualche risposta, nel cristianesimo.
Scrittore di romanzi e saggi, lo si ricorda soprattutto come autore di Guerra e pace e Anna Karenina, considerati come i romanzi più importanti della narrativa realista.
Due romanzi difficili, a mio parere per la complessità dei suoi personaggi.
Egli fu come detto, un grande pensatore morale. E trovò forse pace e qualche risposta, nel cristianesimo.
Senza una donna da serrarmi al cuore!
Mai l’ebbi e mai l’avrò. Solo, stremato
da desideri immensi di passione
e pensieri incessanti, senza meta.
Pavese era del 1908, italiano.
Pietra miliare del Novecento italiano, dell'animo umano cercò di comprenderne il cuore, scavando forse troppo in profondità. E proprio come per i nani di Moria, il troppo scavare lo portò a liberare il Balrog di Morgoth, che riposava nel suo cuore.
Cesare si sentiva sempre fuori dal mondo. Un estraneo. Come uno che scoperto il trucco del mago, non riesce più a divertirsi. Odiava le maschere che la gente impone, odiava il fatto stesso di lasciarsele imporre. Non riusciva a "far finta".
Chiudere gli occhi, non vedere? Allora a modo mio e con le mie regole! - deve aver pensato. Inutile dire che la discesa verso il male è iniziata con la sua morte.
Un periodo di pace lo abbiamo conosciuto dopo il 1945.
Ma ora è tutto finito.
Quando dico Pavese, penso a Calvino, a Einaudi, a Leone e Natalia Ginzburg, le traduzioni di Moby Dick e Whitman.
Dico Pavese e si aprono infiniti mondi.
Pietra miliare del Novecento italiano, dell'animo umano cercò di comprenderne il cuore, scavando forse troppo in profondità. E proprio come per i nani di Moria, il troppo scavare lo portò a liberare il Balrog di Morgoth, che riposava nel suo cuore.
Cesare si sentiva sempre fuori dal mondo. Un estraneo. Come uno che scoperto il trucco del mago, non riesce più a divertirsi. Odiava le maschere che la gente impone, odiava il fatto stesso di lasciarsele imporre. Non riusciva a "far finta".
Chiudere gli occhi, non vedere? Allora a modo mio e con le mie regole! - deve aver pensato. Inutile dire che la discesa verso il male è iniziata con la sua morte.
Un periodo di pace lo abbiamo conosciuto dopo il 1945.
Ma ora è tutto finito.
Quando dico Pavese, penso a Calvino, a Einaudi, a Leone e Natalia Ginzburg, le traduzioni di Moby Dick e Whitman.
Dico Pavese e si aprono infiniti mondi.
Toccami,
magari solo in sogno.
Soffia,
sussurra un'altra volta "vivi".
Io lo sarò.
Lindo Ferretti: 1953, italiano.
Beh, spero si definisca tale. Nutro delle riserve nei confronti di questo scrittore e cantante.
E se non avessi mai letto un suo libro, temo che lo avrei semplicemente archiviato "come uno di destra". E sai quanto io abbia in antipatia chi sostiene certa gentaglia.
Ma non posso negare che il suo modo di parlare del paesaggio, della terra, mi commuove e rapisce.
Beh, spero si definisca tale. Nutro delle riserve nei confronti di questo scrittore e cantante.
E se non avessi mai letto un suo libro, temo che lo avrei semplicemente archiviato "come uno di destra". E sai quanto io abbia in antipatia chi sostiene certa gentaglia.
Ma non posso negare che il suo modo di parlare del paesaggio, della terra, mi commuove e rapisce.
Magari è nato troppo presto. Ci sarebbe dovuto essere un "otto" nella sua data di nascita...
Ma non posso sempre parlare di ciò che mi piace, giusto?
Ma non posso sempre parlare di ciò che mi piace, giusto?
Quindi: buon compleanno anche a te, Giovanni Lindo Ferretti.