sabato 3 luglio 2021

Kafka e la Bambola viaggiatrice - Jordi Sierra i Fabra

 E Franz Kafa lo assorbiva come una spugna,
Lasciando vagare lo sguardo, attingendo energia per l'anima,
inseguendo sorrisi tra gli alberi.


Oggi è il compleanno di Frenz Kafka. Uno scrittore meraviglioso, incredibilmente contorto. Una mente brillante e inquieta, un corpo fragile, uno spirito delicato. Un autore che ha caratterizzato il XX secolo e che abbiamo conosciuto troppo tardi.
La Morte lo ha portato via all'età di 41 anni. Un pensiero che mi turba, quanto la vita di Pavese ferma ai 42. 

Le sue opere sono state pubblicate dopo la prematura scomparsa del giovane scrittore, grazie all'amico Max Brod che non rispettò le sue ultime volontà e non distrusse i suoi inediti.

Ho parlato spesso di Kafka. E ogni volta mi sembra di non dire abbastanza, di dire male, di dire senza esserne capace. Ma questo libro per ragazzi, scritto dallo spagnolo Jordi Sierra i Fabra, mi permette di ricordare in questo anniversario un fatto della sua vita bellissimo, che getta una luce nuova sulla vita di questo sfortunato scrittore.

Sappiamo dalla voce di Dora Dymant, l'amore di Kafka, di questo aneddoto. Diventato un po' leggenda, così bello che non posso non raccontarlo.

Seduto su una panchina all'ombra, avvolto dalle sue riflessioni, Kafka sente una bambina piangere. Non riesce a ignorarla. Scopre che l'infelice bambina ha smarrito la sua adorata bambola Brigida.
Il genio si illumina: racconta alla piccolina che Brigida è in viaggio e le recapiterà una sua lettera.
La lettera diventerà una lunghissima storia di amicizia tra Brigida, la bambina e il postino delle bambole.
Non esistono tracce di queste lettere ma non abbiamo modo di ritenere che Dora abbia mentito.

Il libro è molto bello. Un sorso di felicità in una giornata inutile.
L'ennesima. 

Per favore non piangere, sono partita in viaggio per vedere il mondo, ti riscriverò raccontandoti le mie avventure.

Devo riconoscere che ho trovato conforto anch'io.
Ero seduta anch'io su quella panchina ad ascoltare il racconto delle avventure di Brigida, dalla viva voce del Postino-Kafka. Ho avvertito l'emozione nella sua voce, i suoi occhi lucidi. Fremevo anch'io come la piccola Elsi.

Ogni cosa che tu ami è molto probabile che tu la perderai, però alla fine l’amore muterà in una forma diversa.

L'insegnamento più bello di tutti. Crescendo muore una parte di noi. Ma la morte è inevitabile. Libera il bruco e lo trasforma in farfalla.
Penso di essere ancora bruco. Di essere legata ad un posto, ad un punto fisso e immutabile.
Per questo non cresco. Non cambio. Non muoio.

Come si fa a vivere su questa terra?
Mi sento arida, povera.
Il mio unico nutrimento sono i libri.
Ho smesso di infastidire Persona.
Ma ogni giorno senza di lui è un giorno che non si salva.
Più inutile degli altri.
Ma imparerò vero? Saprò adattarmi a questa non-morte.

 

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