mercoledì 21 luglio 2021

Juan de Timoneda

 Cos'altro ancora mi manca?
Dimmelo, se non lo so:
però, non voglio più dormir sola.


Spagna, XVI secolo.
Timoneda è commediografo e novelliere di notevole fama presso i suoi contemporanei.
Editore e divulgatore di molte opere letterarie, amava in modo particolare raccogliere e diffondere i detti popolari, le tradizioni letterarie del popolo.
Questi pochi versi sono tratti dalla poesia Non voglio più dormir sola. Che mi piace per lo stile fresco e sfrontato con cui la protagonista femminile si rivolge alla madre, per farle sapere che è stanca delle convenzioni sociali. Una sorta di moderno "il corpo è mio e ne faccio ciò che voglio". Rivoluzionario.
Il sesso è un argomento nebuloso. Per secoli considerato naturale, è diventato tabù forse dopo l'avvento del Cristianesimo. Ma non vorrei commettere una leggerezza scrivendo cose non esatte.
Fatto sta che per le donne è sempre tutto difficile, anche amare o sviluppare la propria sessualità, appagare il proprio desiderio. CHE NOIA!

"Non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te!"
Credo sarebbe un mondo migliore se tutti seguissimo questo consiglio.
Inizieremmo ad amare noi stessi per poi essere pronti ad amare gli altri.
E amando gli altri, apprezzeremmo i luoghi, le bellezze che ci circondano.

Chi non ama rimane nella morte.

Oggi è stata semplicemente una giornata stupenda. Dalla settimana prossima recupero un po' di letture. Per il momento resto sulla mia nuvoletta d'amore, sospesa tra l'immensità del cielo e la profondità del mare.
Così mi sento, quando mi invade l'amore che provo per Lui.
Spesso cerco di spegnerlo, soffocarlo, rinchiuderlo in un luogo dimenticato del mio cuore.
Ma le catene si rompono, i cardini cedono, le porte si spalancano: l'amore trabocca e inonda il mio spirito.
Ti amo immensamente, profondamente.

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