giovedì 29 luglio 2021

Le Nostre Anime di Notte - Kent Haruf

 Sto parlando di attraversare la notte insieme:
E di starsene al caldo nel letto, come buoni amici.
Starsene a letto insieme, e tu ti fermi a dormire.
Le notti sono la cosa peggiore non trovi?


Domani mi impegnerò a tornare ad orari più decenti. Suppongo di essere ufficialmente un'insonne.
Il lato positivo dell'insonnia è che se hai una buona luce artificiale, puoi leggere senza affaticare la vista e senza essere disturbato dal telefono o dal citofono. Essere sempre connessi ha anche dei lati negativi: vieni continuamente interrotto, soprattutto quando stai parlando tra te e te.
Così, nella solitudine e nel silenzio della mia amata casetta, ho finito questo incantevole romanzo breve, iniziato ieri.
Non ho potuto finirlo prima perché ho aiutato degli amici a risolvere dei piccoli problemi. E la cosa mi ha reso felice; mi sono sentita utile; io adoro aiutare gli altri, non ne posso fare a meno.
I miei amici hanno ricambiato con il dialogo. Consigli e parole gentili, di cui avevo tanto bisogno. Vivo sempre nascosta, col timore di incontrare gente. Ho sempre paura. Non è giusto. In fin dei conti non sono una persona malvagia. Che male ho fatto per sentirmi sempre così a disagio, sempre così sbagliata e fuori posto?
Sono dispiaciuta per aver trattato in modo acido Persona. Scusami PA. 
Fai bene a tenermi a distanza. Io faccio schifo. 
Ma poi, perché do il peggio di me proprio con lui, quando l'unica cosa che vorrei fare è saltargli al collo e abbracciarlo forte? Sono amareggiata.
E anche stanca di me stessa. Nelle pagine di questo libro mi sono un po' rivista, soprattutto nei timori, poco nel coraggio.
Trama bellissima, finale dolce-amaro, personaggi meravigliosi. Ha ispirato anche un film, ma non ricordo il titolo.
L'unica cosa che non mi piace è il registro stilistico.
Quasi tutta raccontata attraverso i dialoghi dei personaggi, la storia vola via troppo velocemente. Le descrizioni non sono contemplate e molto è lasciato alla nostra immaginazione e deduzione.
Possiamo farci un'idea del carattere di chi incontriamo. Senza che lo scrittore ci suggerisca qualcosa. Be', questa è la sensazione.
Non sono una estimatrice degli scrittori americani, ma questo romanzo mi è piaciuto molto. Mi è venuta voglia di tornarci a Holt. E quando avrò letto tutti i libri acquistati, lo farò.

Una storia moderna, scandalosa senza far rumore.
Ho apprezzato molto la delicatezza dello stile. E il realismo implicito che ha caratterizzato lo snodarsi della storia.
Addie è stanca della sua vedovanza; è stanca di addormentarsi leggendo o solo dopo aver preso qualche pillola.
Ha settant'anni e ha voglia di vivere.
E chiede a Louis di condividere con lei lo spazio della notte. 
Questa voglia di vita scandalizza gli usi e i costumi di chi pensa che tutti ci si debba comportare in un solo modo. 
Nasci - cresci - lavori - ti sposi - fai figli - arrivano i nipoti - muori (anche se respiri ancora).
Addie e Louis sono vivi e respirano. Vogliono vivere. E se ne accorgono proprio stando insieme. Ma la vita è difficile. Non si ha sempre ciò che si desidera.
Ma in cuor mio spero che poi le cose siano cambiate.

Ancora non ci siamo capiti, vero?
Non voglio starmene qui da sola a rimuginare come fai tu, a risolvere le cose per conto mio.
Voglio che tu venga qui, così possiamo parlare.

Che voglia di dirlo a Persona.
Tutti mi dicono che devo avere pazienza. Che le cose cambieranno.
Invece questo assaggio di vita (le uscite degli ultimi giorni), mi ha solo ricordato quanto sia vuota la mia esistenza.
Voglio solo morire.
Aveva ragione Pavese.
Cugina mi ha detto che sono un'anima bella...
Io mi faccio schifo. Non credo ci sia niente di bello o buono in me.
Cerco di dare il meglio con la Family e Amica.
Ma per il resto sono un vaso vuoto; che si è rotto mille volte e i cui pezzi alla fine non si sono più potuti rincollare, perché parti si sono perse, altre disintegrate.
Un vaso vuoto e con tante crepe, così profonde che si intravedono anche degli spazi vuoti.

Non ce la faccio più.

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