mercoledì 14 settembre 2022

Il Tempo invecchia in Fretta - Antonio Tabucchi

 ... perché dove ci si trova non è mai il posto giusto.


Non sono in grado di dire quando sia stato pubblicato la prima volta, ma questo volume Feltrinelli è decisamente delizioso!
Quando ci sono le promozioni, cerco di cogliere l'occasione e comprare volumi che magari non leggerò immediatamente, ma dovranno avere la pazienza di aspettarmi.
Ora che ci penso: i miei amici libri sono gli unici ad avere pazienza con me. Mi aspettano silenziosi fino al momento in cui arriva il nostro momento.
Ecco perché non ho mai cuore di lasciarli incompleti.
Quando devo fare una scelta di accumulo ho imparato ad ascoltare l'istinto, e spesso ho scoperto dei veri e propri tesori letterari (es. Un'estate con la strega dell'ovest, Teresa degli oracoli, D'un tratto nel folto del bosco). Ma adesso ho imparato a comprare autori coi quali vorrei consolidare l'amicizia.
Sostiene Pereira è uno di quei libri che bisogna aver letto nella vita, ma avevo voglia di capire se la scrittura di Tabucchi fosse o meno per me. E con questa raccolta di nove racconti ho avuto la conferma che cercavo. I racconti puoi leggerli senza un ordine preciso. A me sono piaciuti tutti. Ma già il primo Il cerchio, mi ha rapito.
I personaggi sono tanti e tutti, per un motivo o per l'altro, si ritrovano a fare i conti con il tempo. Per alcuni è un mondo ancora da esplorare, per altri invece torna a reclamare i suoi ricordi come un fantasma del passato.

la realtà supera sempre l'immaginazione

Una frase che mi ha guidato come un faro per molto tempo (per l'appunto!).
Ed ecco che me la trovo lì, nero su bianco. Un padre ed un figlio: un rapporto sempre difficile da spiegare e capire. A volte il tempo si interpone tra le generazioni. E diventa difficile il dialogo tra le generazioni. 
E poi ci sono i dialoghi interiori, quelli nei quali cerchiamo noi stessi.
E in questo ho desiderato vedere un po' di me:

In vita sua aveva cercato sempre il mezzogiorno.
Però, dentro, sentiva una brezza di tramontana.
Pensò ai venti della vita, perché ci sono venti che accompagnano la vita: lo zefiro soave,
il vento caldo della gioventù che poi il maestrale si incarica di rinfrescare, certi libecci, lo scirocco che accascia, il vento gelido di tramontana.
Aria, pensò, la vita è fatta d'aria, un soffio e via, e del resto anche noi non siamo nient'altro che un soffio, respiro, poi un giorno la macchina si ferma e il respiro finisce.

Il tempo.
Ultimamente è un argomento che ritrovo tra le pagine dei libri, e tra le pieghe dei mie pensieri.
Mi sfugge. Non l'ho mai acciuffato. Mentre lo vivevo, era già scappato via. E se acceleravo in cerca di quel "qualcosa di bello arriverà", scoprivo che il bello era già alle spalle. E non lo avrei acciuffato comunque.
Il mio destino non esiste.
Non esiste l'amore della mia vita.
Non esiste nulla.
Nemmeno il tempo.
Siamo solo miliardi di agglomerati di atomi.
Tutto qui.
Niente mistero. Niente ricerca. Niente scoperta.
Sono molto triste.

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