Sta arrivando una tempesta, Harry. E dobbiamo essere tutti pronti.
(Harry Potter, La camera dei segreti)
mancano sedici giorni ad Halloween. Il mio PiccoloPrincipe mi manda messaggini in cui mi scrive di essere emozionato e di voler venire da me, per festeggiare insieme. Naturalmente non mi sono trattenuta e ho sistemato un po' di cosine. Decorazioni simpatiche e coccolose. Perché per me Halloween non è una festa americana o di venerazione del male. Ma è un periodo di riflessione, durante il quale dedicarsi a chi non c'è più. La Morte è sempre con noi. Un angelo che ci accompagna dalla nascita. A volte mi fa paura. Altre volte la immagino come un essere di infinita pietà. Ha un compito duro e delicato. Per nulla piacevole. Ma inizio a comprendere quel "sorella Morte" di San Francesco. Sarà l'età...
La Morte e la magia di questo periodo mi portano inevitabilmente a Hogwarts. Lì c'è il nostro guardiacaccia preferito. Custode delle Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts. Eccolo andare a casa di coloro che ancora non conoscono le proprie capacità e dire: "Tu sei un Mago/Strega!".
Magari Robbie Coltrane sarebbe stato ricordato per altre cose, o così avrebbe preferito. Ma è più forte di me: in questo momento lo immagino sorseggiare una tazza di tè con la Regina e con Miss Price.
Anche alla mia Nonna piaceva il tè. O magari lo beveva solo per accontentarmi.
Non l'ho mai capito.
Ti penso Nonna. Tantissimo.
Sono sempre più affranta.
Oggi però mi ha scritto Persona. Ci siamo scambiati due parole scherzose.
Sai che è l'unica cosa che mi abbia fatto sorridere dopo settimane?
(Oggi un pensiero lo voglio dedicare ad uno dei miei scrittori preferiti Italo Calvino.)
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