giovedì 13 ottobre 2022

Ottobre 1307


Venerdì 13 ottobre 1307.
Per un ordine segreto di Filippo IV il Bello, re di Francia, tutti i Cavalieri dell'ordine del Tempio, i loro dignitari e il supremo Gran Maestro Jacques De Molay vennero arrestati e le loro immense ricchezze furono confiscate.
Iniziò una vera e propria caccia a tappeto per stanarli ed eliminarli tutti.
Nei loro confronti furono ordite accuse, sicuramente inventate, ma terribili: l’eresia, il rinnegamento di Gesù, lo sputo sulla Croce durante le cerimonie di iniziazione, l’adorazione dell’idolo pagano Baphomet.
Roba che lascerebbe di stucco anche un ateo!
Il processo fu in realtà una mera formalità.
La condanna a morte di tutti i cavalieri era stata già scritta.
Le assurde colpe furono ammesse da molti dei cavalieri templari, dopo lunghe e crudeli torture.
Anche Jacques de Molay, ultimo grande maestro dell’Ordine confessa. Ritratterà in seguito ma la sua sorte, come quella dei suoi compagni è ormai segnata.

Due anni più tardi quasi tutti i templari erano stati arsi sul rogo. 
Il 18 marzo 1314 a Parigi sono condotti al rogo i tre ultimi grandi dignitari dell’Ordine: di uno non si conosce il nome, il secondo è Geoffroy de Charnay e il terzo è Jacques De Molay, giunto al suo 71esimo anno di età.
Da qui la leggendaria maledizione lanciata da De Molay contro i suoi persecutori.
Leggenda o meno, coincidenze o meno, due grandi accusatori dell’Ordine non sopravvissero a lungo. Papa Clemente morì dopo un mese, il 20 aprile, mentre Filippo il Bello morì pochi mesi dopo, nel novembre 1314.

Furono 546 i cavalieri arrestati.
Inevitabile chiedersi quanti si saranno salvati? Cosa sarà sopravvissuta di quella notte nelle generazioni successive?
Siamo atomi che si ricompongono. Siamo energie che si disperdono.
Nella trama del tempo rimane un'orma, rimane un'impronta di noi.
Gli atti violenti liberano un'elevata quantità di energia.
E questa perdura e arriva nel mondo.
Oggi è diventato Presidente del Senato italiano un fascista.
Più nero di così!

Nessun commento:

Posta un commento