sabato 29 ottobre 2022

- 2 Halloween

Se aspettiamo il momento in cui tutto,
assolutamente tutto è pronto, non inizieremo mai.
(Ivan Sergeevic Turgenev)
 


Ciao Bloggy,
oggi finalmente mi fermo per scriverti di questo libretto scritto da Edgar Allan Poe, a proposito delle capacità di un Automa di giocare a scacchi.
In questo saggio egli spiega come non sia possibile che una macchina possa ragionare al posto dell'uomo.
E in modo chiaro e brillante, svela il trucco nascosto dietro questo ingegnoso spettacolo di intrattenimento.
Trovo curioso che mi sia capitato di comprare questo libro, di cui ignoravo il contenuto, ma attratta solo dal suo autore, nel momento stesso in cui dopo anni, finalmente leggevo Frankenstein.
Oggi inoltre, è l'anniversario di una importante scoperta tecnologica. Destinata a cambiare per sempre il mondo dell'umanità.

Sono le ore 22.30, lo studente Charley Kline effettua il primo collegamento remoto tra due computer che si trovano, rispettivamente, uno nell'università della California e l'altro nello Stanford Research Institute.
Il computer1 deve inviare la parola: login.
Ma al ricevente giungono solo le prime due lettere: l-o.
Poi tutto è bruscamente interrotto.
Non importa: è sufficiente.
Nasce Arpanet, la prima rete di trasmissione dati realizzata dal dipartimento della difesa degli USA. (Purtroppo ai militari, bisogna riconoscere, vengono fornite sempre le risorse opportune per realizzare i propri progetti. Noi civili ne usufruiamo dopo anni, se siamo fortunati; pena ai sonar e al gps!)
La strada è spianata; la struttura della futura "internet" non è più solo un'ipotesi.

Frankenstein - macchina scacchi - internet
Se nei secoli scorsi gli uomini erano affascinati eppure impauriti dall'idea che le macchine avrebbero potuto prendere il sopravvento, oggi la stessa idea non spaventa più.
Eppure siamo schiavi e tutti automi più o meno consapevoli.

Nessun commento:

Posta un commento