Quello che ti presento oggi è un favoloso saggio scritto dall'antropologa, accademica e scrittrice italiana Cecilia Gatto Trocchi.
Mentre ti scrivo, scopro che è morta da qualche anno. Si è tolta la vita. Non riusciva a sopportare la morte del giovane figlio 30enne, che una leucemia fulminante le aveva portato via.
Quanto deve essere doloroso per una madre? Certe cose accadono e noi non siamo capaci di spiegarle, di accettarle. In questo senso la lettura di Navarro mi ha aiutato: perché le cose vanno così, senza un perché. Ma com'è facile accettarlo quando si è seduti comodamente nella propria stanza, al sicuro, lontano da ogni male e preoccupazione.
Ma ad una madre non puoi dire una cosa simile.
Eppure non era una madre qualsiasi. E c'è chi non è convinto del suicidio. Chi trova sospetto l'incidente terribile cui era miracolosamente scampato il figlio tempo prima (fatalità! Poi morto per una malattia.).
Chi la conosceva la ricordava come una donna combattiva e risoluta. E anche ai più era parso che stesse reagendo alla morte del povero ragazzo. Naturalmente nessuno può capire veramente cosa attraversa il cuore di una persona, quali sentimenti.
A me piace ricordarla viva, e ironica tra le pagine del suo saggio. Per scriverlo, aveva studiato il nemico dall'interno. E così era riuscita a intrufolarsi nel numero più disparato (e sì, disperato) di sette e affini. Un decennio di esperienze vissute in prima persona, con interviste a maghi ed esponenti dell’occulto qui sapientemente raccolto.
Eppure c'è una parte che non dimenticherò mai e che all'epoca mi colpì molto.
Aveva una Zia particolarmente cattolica e credente. La Zia pregava anche per lei, la sua Cecilia. E Cecilia non risparmia ironia e battute anche alla vecchia e zitella Zia (diciamo uno riflesso di come potrei diventare un domani...se campo).
Eppure il giorno in cui entra a far parte di un gruppo di satanisti, la nostra razionale, ironica, intelligente e combattiva Cecilia non nasconde di aver pensato intensamente a sua Zia, di averle chiesto mentalmente di pregare per lei, di non aver fatto il segno della croce con la sinistra, ma di essersi segnata in modo normale, come la Chiesa insegna. E, la cosa più importante di tutte, lei ammette di aver sentito la forza, la protezione, l'amore della Zia devota alla Madonna, scendere e avvolgerla in uno dei momenti più bui della sua vita.
E resta un fatto: il suo J'accuse, contro quelle sette popolate non solo da ciarlatani, ma anche da loschi figuri che ne occupano i vertici dietro le quinte, e che sono personaggi di spicco del mondo politico, e intellettuale.
Nessuna smentita nessuna conferma.
Resta questa sua dichiarazione.
Uomini importanti maneggiano la magia come dei qualsiasi adolescenti col pallino gotico...
Direi che è un'immagine inquietante e abbastanza Halloweenosa!!!
Buonanotte Bloggy mio
Credo che Persona non stia bene. Ma non ne parla con me. Non può essere grave, perché razionalmente ho considerato anche altre cose. Però mi sento indegna di vivere, visto che lui non mi reputa degna di una sua confidenza o considerazione.
Naturalmente lo rispetto. Ma è chiaro come il sole: per lui sono solo un pagliaccio.
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