Contro i sentimenti siamo disarmati,
poiché esistono e basta - e sfuggono a qualunque censura.
Possiamo rimproverarci un gesto, una frase, ma non un sentimento:
su di esso non abbiamo alcun potere.
questo che ho letto è uno degli ultimi libri scritto da quel grande genio che è Milan Kundera.
E tratta un argomento incredibilmente complesso: l'identità. E lo fa alla Milan Kundera.
Questo romanzo è perfetto: non troppo lungo, non troppo breve, i suoi personaggi alternano il loro punto di vista senza che l'uno prenda il sopravvento sull'altra, combacia tutto alla perfezione e il finale è brillante.
Quante volte guardandoci allo specchio ci siamo chiesti: chi sono io? Come mi vede l'altro? Esisto perché l'altro mi vede, o mi vede perché esisto? Sono quello che esprimo o quello che tengo chiuso nel mio cuore? Sono sempre la stessa persona con sbalzi d'umore o sono vera solo quando spengo la luce e mi addormento?
Cos'è la nostra identità? Un nome scritto su un documento?
E quando qualcuno smette di amarci, smette di vederci come ci vedeva una volta, cosa diventiamo?
Mentre cercano di rispondere a queste domande Chantal e Jean-Marc vivono.
Forse è questo il punto: continuare a vivere malgrado le mille domande e le crisi che investono ogni giorno le nostre esistenze.
Nel momento in cui perdiamo il nostro essere, perdiamo tutto il resto.
Distogliamo lo sguardo dall'amore e da ciò che ci fa stare bene.
E perdiamo noi stessi.
A volte pensiamo di essere destinati ad occupare una certa posizione nel mondo. Il baratro o il centro poco conta. Siamo quello che viviamo.
Ma esistiamo come specchi per gli altri e viceversa.
Forse da soli non solo non ha senso esistere, ma non ha senso nemmeno l'esistenza.
Dai, che cos'è che ti rende triste in questo momento?
Ho immaginato che tu eri un'altra.
In che senso?
Che eri diversa da come ti immagino io. Che mi ero ingannato sulla tua identità.
Forse da soli non solo non ha senso esistere, ma non ha senso nemmeno l'esistenza.
Dai, che cos'è che ti rende triste in questo momento?
Ho immaginato che tu eri un'altra.
In che senso?
Che eri diversa da come ti immagino io. Che mi ero ingannato sulla tua identità.
A volte mi chiedo se la vita non sia tutta un sogno di qualcuno che ha mangiato troppo pesante...
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