venerdì 10 dicembre 2021

Emily Dickinson e i suoi giardini - Marta McDowell

 Quando arriverà il mio turno, voglio un ranuncolo 
- l'erba me ne darà uno senza alcun dubbio:
non rende forse omaggio ai capricci di quelle creature effimere che sono i suoi figli?


Il 10 dicembre del 1830 nasceva ad Amherst, in Massachusetts, Emily Dickinson.
Oggi considerata una delle poetesse più importanti della letteratura mondiale, quello che non tutti ricordano della giovane donna statunitense è che lasciò la scuola in età adolescenziale per vivere una vita solitaria nella fattoria di famiglia, circondata dall'amore dei suoi cari. Coi quali manteneva una fitta corrispondenza, si parla di centinaia di lettere, di valore poetico, oserei dire, e che consentono di avere indizi sulla personalità di questa giovane donna. Troppo spesso ridotta ad una eccentrica, forse malata, depressa, che preferì isolarsi dal mondo.
Inoltre, alla sua morte, furono ritrovati numerosi quaderni, fitti della scrittura della poetessa che furono pubblicati nelle raccolte che conosciamo. C'è una cosa che mi colpì leggendo le epistole di Emily ai suoi amici, ai suoi cari: la sua schiettezza e quella tendenza a mandare fiori insieme con le lettere.
Nel giorno dell'anniversario della sua nascita, mi piace ricordare proprio questo aspetto della mia amata poetessa, e cioè la sua profonda conoscenza e la passione che nutrì per le piante e come le stesse ispirarono la sua poetica.

L'unico comandamento al quale ho mai obbedito:
"Guardate i gigli". 

Dal vangelo di Luca. La pagina che preferisco in assoluto. Che mi ha confortato da ragazza. E alla quale penso quando osservo il creato e ascolto gli uccelli del cielo.

In questo periodo di liste dei desideri o di persone a cui fare un regalo, non posso proprio fare a meno di consigliare questo libro, nella sua nuova veste ed  edizione, della giardiniera e professoressa Marta McDowell. Donna che rappresenta ciò che amo e che segretamente vorrei fare nella vita: insegnare e lavorare in un negozio di fiori come nel film Pane e Tulipani. Impazzisco leggendo la sua biografia. Donna bellissima e sorridente, il suo interessa si concentra negli anni, sugli scrittori e i loro giardini. Aggiungerei un nuovo interesse: gli scrittori e i loro viaggi. Perché se è vero che ci sono persone come Emily che si sono isolate e hanno vissuto un mondo fatto di poche stanze ed un immenso giardino, è vero anche che molti scrittori si sono formati negli incontri con altri Paesi. Mi piacerebbe cogliere la differenza tra chi viaggia con una valigia in mano e chi senza muoversi di un cm dalla propria casa.
Tornando al libro, direi che è bellissimo. Ci sono foto del giardino e della casa. E tavole illustrate di fiori e meraviglie che solo un giardino del cuore può vantare.
Il libro si srotola lungo la ruota dell'anno, descrivendoci le piante che Emily e suo padre curarono negli anni. Le piante preferite della poetessa. Il suo erbario. E a mano a mano che la passeggiata procede si scoprono dettagli della vita della giovane poetessa, che aiutano a capirla forse, e magari a comprenderne meglio anche gli scritti.

In realtà il mistero avvolgerà sempre questa brillante e solitaria figura.
Ma credo che faccia parte del suo fascino.
Che il tempo non potrà mai intaccare.

Se fossimo magari - giudicati
dai nostri minimi particolari
il più minuto cittadino con le ali
risulterebbe più cordiale di noi -
(1407, anno 1876)

Buon Compleanno Emily.







Nessun commento:

Posta un commento