mercoledì 29 dicembre 2021

Questo immenso non sapere - Chandra Candiani

 Ho sempre avuto la sensazione scomoda e stupefacente di non sapere niente.
A scuola mi sembrava che, anche studiando qualcosa, le lacune aumentassero a dismisura, fino a farmi smettere anche solo di provare a colmarle.
Restavo allibita dal non sapere.
Lo stesso poi con la letteratura e con la poesia: più leggevo e più mi sfuggiva tutto di mano.


Caro Bloggy,
il numero di positivi sale. E con il numero sale anche la mia paura. Ma io cosa devo desiderare? Cosa ci salverà? Nella mia testa è panico. Nel mio cuore è calma. Perché il mio cuore sa che ho sempre rispettato le regole e non posso rimproverarmi nulla.
E anche se nella vita non mi metto tra i buoni, posso dire di aver rispettato la salute degli altri e la vita nella sua essenza.
Cerco di proteggere anche gatto Pallino. E quando lo incontro mi igienizzo le mani prima di toccarlo.
Ma ultimamente mi chiedo: cosa sia la scelta? Cosa sia il libero arbitrio? Quanto di ciò che facciamo dipende realmente dalle nostre scelte? All'inizio dell'anno ho letto per caso un libro di meditazione. Concludo l'anno, per caso, comprando un libro che la sua autrice definisce "disordinato". E solo per questo motivo l'ho bevuto in un istante.
Poi mi sono resa conto che l'autrice era la stessa, che l'autrice era proprio colei che avevo incontrato tempo fa. All'epoca si chiamava ancora Livia. Oggi invece usa solo il suo nome religioso Chandra, che significa "luna". La bambina che risponde "anima" quando le si chiede cosa scorre nel corpo umano, oggi l'ho incontrata che disegnava un gattino al posto di case; per donare alla maestra una cosa diversa.
Sono rimasta senza parole.
Ho pensato a me bambina e a me insegnante. Saprei essere ancora entrambe le cose?
Non lo so.
Ma mi è piaciuto immaginare il mio cuore come un luogo in cui fare e ascoltare il silenzio.
In cui è presente una mappa piena di cicatrici che mi indica la strada per comprendere chi sono.
Un concetto che avevo letto anche In donne che corrono coi lupi.
Un libro che alla fine è diventato molto presente nella mia vita.
Io ascolto il mondo che mi circonda. E penso di essere protetta da una luce, da energie invisibili. Un tempo avevo una vasta collezione di fate e folletti che mi seguivano e guardavano da ogni angolo della casa. Oggi è un po' diverso. Vorrei un angolino tutto mio, solo mio. Ma non riesco ancora a realizzare questo sogno.
Ci riuscirò mai? Non lo so. La pandemia sta prosciugando tutto ciò che sono. Tutte le mie energie e i miei sogni.
Però questo libro mi ha insegnato una cosa: mandare gioia e messaggi d'amore.
Ed ora lo farò. Penserò a tutti quelli che soffrono e invierò loro auguri di salute e di sollievo.
(Sto impazzendo.)
Voglio dare risposte diverse al mondo. Voglio creare frequenze nuove. E magari riceverne di amore e di pace.

Quando parlo con Persona penso che si stia compiendo un miracolo.
Ho paura che finisca, ma non posso reagire così. Devo stare calma e tranquilla.
Lo so ci sono ferite che non guariscono e che fanno parte di me.
So che lui ed io non saremo mai qualcosa "di più". Ma per una volta, per oggi almeno, va bene così.

Continui ad essere il mio miracolo, caro P.
Chissà se lo sai. Se senti ciò che provo.
Chissà cosa provi anche tu.
Oggi mi hai fatto una confidenza (direi due).
E se ci sei riuscito allora vuol dire che anche tu ti fidi di me.
Questa manifestazione mi illumina la vita.

Spessissimo non sono intonata al mondo, stono.
Spessissimo prendo male qualcosa che male non è: magari ha più strati, magari non è luminoso o consapevole, ma dicono che male non è. Eppure fa male.

Ma non voglio smettere di amare e di sentire cosa prova il mio cuore.
Cosa vede il mio cuore. Il cuore ha una sua intelligenza.
Ed io voglio affidarmi a lui.
Piccolo, buio, spezzato, rotto.
Ma è meglio un cuore malandato ad un cuore-no.

Caro Bloggy,
ti ho mai parlato del cuore-no? 
Fa parte di un racconto che avevo iniziato tanto tempo fa.
Un giorno te lo leggo.
Buonanotte Persona, buonanotte Bloggy.

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