martedì 7 dicembre 2021

Lettere da Babbo Natale - J.R.R. TOLKIEN

 Penso che quest'anno appenderai la tua calza per l'ultima volta...


Ne è valsa la pena.
Caro Bloggy,
ti ho fatto aspettare un po' ma ora sono pronta. Sai già quanto io abbia sempre adorato il Professore, ma con questo libro si è definitivamente conquistato il mio cuore.
Chiaramente non sono una persona che può stare con gli altri. Questo piccolo tesoro ne è la prova.
Da oggi immagino me stessa creatura con le ali spezzate, fragile e malmessa, seduta su una specie di vetta lontana.
Mi sono proprio immaginata piena di venature, come una bambola di porcellana che qualcuno ha malamente tentato di ricostruire. Se fossi come il Prof. ti farei un disegno. Ma sono solo io. Una inetta senza speranza. Mi sento proprio una bestia. Mi sento malissimo. Vorrei solo morire. O semplicemente sparire. Ma sono ancora qua. A commuovermi per tanta bellezza.
Te lo immagini? Ricevere le lettere di Babbo Nicola Natale in persona! Quando ero bambina mi capitava e rimanevo sempre a bocca aperta per la sorpresa.
Ma in questa intima raccolta epistolare c'è un filo di nostalgia che attanaglia il mio cuore. E non posso fare a meno di piangere e sorridere allo stesso tempo.
È il 1920 quando il maggiore dei figli di Tolkien riceve la sua prima lettera. E negli anni anche gli altri fratellini verranno coinvolti nella vita di Babbo.
È il 1943 quando l'ultima arriva alla piccola Priscilla.
Toccante, commovente, ho gli occhi lucidi al solo pensiero.
Penso sia un bellissimo regalo da fare.
Natale per me è sinonimo di letture e libri belli.
In questo piccolo scrigno sono raccolte le lettere scritte da Babbo con la sua tremula grafia, ma anche messaggi dei suoi particolari aiutanti: l'Orso Bianco del Nord e il brillante elfo Ilbereth.
Il primo è un simpatico pasticcione che sta imparando l'alfabeto latino e ha ancora qualche difficoltà con l'ortografia; il secondo è un abilissimo ed elegante elfo. Entrambi aiutano Babbo tutto l'anno, non solo a Natale.
Insieme abbiamo vissuto una perfida guerra contro i goblin e anche la Guerra, quella vera.

Ho anche scoperto che Babbo è un bravissimo realizzatore di disegni. Ecco, vorrei provarci anch'io. Ma l'unico che mi venga bene è il mio Immy. Che sarei senza di lui? Sono un mostro. Un mostro che le persone si divertono a prendermi in giro.
Oggi fa molto freddo. Non mi sono presa un raffreddore solo per puro miracolo. Ma non valgo nemmeno una risposta. Così ho deciso di essere forte e dedicarmi alla mia attività preferita: fare schifo da sola. Forse riprendo il racconto che avevo lasciato in sospeso. Non che debba essere letto da qualcuno, sia chiaro. Ma solo per il gusto di finire una cosa che ho iniziato. 

Dopo questa lettera dovrò dirti più o meno "addio": voglio dire che ovviamente non mi dimenticherò di te.
Qui noi conserviamo sempre i vecchi numeri dei nostri vecchi amici e così le loro letterine; e più avanti negli anni speriamo di tornare una volta che saranno cresciuti avranno delle case tutte proprie con dentro dei bambini.

Caro Bloggy,
immaginami sulla mia vetta. Il mio problema forse è non essere mai cresciuta.
Ecco perché soffro così tanto.
I più grandi scrittori del mondo hanno scritto fiabe o racconti per bambini.
E lo hanno fatto con una dolcezza e maturità narrativa sconvolgenti. Ma sono cresciuti. Hanno avuto figli e sono diventati grandi.
Invece io sono ferma al mio: Letterina a San Nicola 5 dicembre 1985.


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